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HAILEY'S POV
È passata una settimana dal nostro ritorno da Berlino, i primi giorni sono stati tragici. Non riuscivo ad essere me stessa con Jamal, avevo paura anche se non so di cosa di preciso.

Lui mi è stato lo stesso vicino, le notti che ha passato mamma in ospedale lui è venuto qui. Ha portato la cena a me e alle mie sorelle, abbiamo passato la serata sul divano a vedere film.

Mi cullava nelle sue braccia, mi baciava ed io mi rilassavo sempre di più.

Isabel da quando siamo tornati si è chiusa in se stessa, se prima non stava mai zitta adesso è più silenziosa del solito. Cosa molto strana.

"Stasera verrai anche tu al Laguna blu?" Chiedo a Isabel che si sta asciugando i capelli, mi appoggio allo stipite della porta e la guardo.

"Non lo so." Si limita a dire guardandosi allo specchio. "Viene anche Nora." L'avviso.

Lei annuisce e continua ad asciugarsi i capelli. "Isabel che ti prende? Non rifiuti mai di venire ad una festa."

"Verrà anche Ethan?" Mi chiede spegnendo l'asciugacapelli. "Credo di sì."

"Perfetto allora è deciso che non vengo." Si pettina di capelli e posa tutte le cose nei cassetti. "E per quale motivo?"

"Non lo sopporto, la sua presenza mi infastidisce."

"Dicevo la stessa cosa anche io prima di fidanzarmi con Jamal." Ridacchio guardandola. Isabel mi supera ed esce dal bagno per poi tornare in camera. "Isabel." La richiamo.

"Hailey non lo so, ti farò sapere dopo." Mi sbatte in faccia la porta della stanza. Sospiro e scendo giù in cucina.

"È strana." Affermo guardando Nora che sta preparando della cioccolata calda.

"Quando mai è stata sana?" Si gira verso di me con un sopracciglio alzato. "Non capisco perché si deve tenere tutto dentro, siamo sorelle se ha qualche problema può confidarsi con noi."

"Hailey stiamo parlando di Isabel. La ragazza più testarda del mondo." Nora appoggia una tazza di cioccolata sul tavolo verso di me. Mi siedo e la prendo tra le mie mani.

"Al viaggio era strana?" Mi chiede sedendosi accanto a me. "No." Dico pensando.

"Dopo che siamo atterrati è cambiata totalmente."

"Sarà stato lo shock dell'attentato, anche se non siete stati coinvolti. Anche tu sei tornata completamente sconvolta." Alza le spalle bevendo un sorso della sua cioccolata. Mi sale un dubbio in testa e senza pensarci mi alzo e vado verso le scale quasi correndo

"Dove vai?" Mi chiama Nora. La ignoro e salgo le scale velocemente.

Vado verso la nostra stanza e la apro, trovo Isabel immersa a leggere un libro. "Isabel?" La richiamo dolcemente chiudendo alle spalle la porta.

Alza lo sguardo verso di me. A quest'ora già mi avrebbe urlato contro le peggiori parole perché l'ho disturbata.

Io lo avevo detto che era strana.

Mi siedo sul letto accanto a lei e la guardo. "Forse ho capito perché sei così strana, persa nei tuoi pensieri." Lei si acciglia.

"La sera dell'attentato, ti trovavi li?" Si mette seduta e corruga la fronte. "Come ti viene in mente?" Gesticola.

"Non mentire." La guardo dura. Apre la bocca per dire qualcosa ma la richiude ed annuisce.

Sospiro e la prendo per le braccia abbracciandola, ha avuto la mia stessa reazione. Persa nei suoi pensieri, chiusa in se stessa e non riusciva a realizzare come me.

Il mio riflessoWhere stories live. Discover now