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HAILEY'S POV
Apro e richiudo gli occhi più volte. Da quando sono uscita dalla doccia mi sono stesa sul letto a fissare il vuoto.

Se mi metto a pensare a ciò che abbiamo passato mi sale di nuovo l'ansia e la paura. Non so quante volte ho chiesto ad Isabel come si sentisse, l'ho vista abbastanza sconvolta ma adesso sembra essere tranquilla.

Io questa tranquillità ancora la devo trovare, mi sento sopraffatta da mille emozioni, rabbia, tristezza, malinconia, confusione e tante altre emozioni.

Sospiro intensamente chiudendo gli occhi. Li riapro e mi giro accedendo la luce del mio comodino, apro il cassetto per prendere un codino per i capelli che ho sempre a portata di mano.

Nel cercarlo trovo alcune foto e le prendo, mi metto seduta sul letto con la schiena contro lo schienale e le osservo.

Siamo io e Jamal.

Nella prima foto siamo io e lui a casa sua sul divano. Ricordo perfettamente che era giovedì e il giorno dopo lui doveva interrogarmi, così lo obbligai a studiare insieme e riuscì anche a convincerlo a farmi le stesse domande che mi avrebbe fatto mentre studiavamo.

"Me lo prometti?"

"Che ti farò queste domande all'interrogazione?" Alza un sopracciglio guardandomi.

Annuisco mordendomi il labbro. Lui appoggia un dito su di esso tirandomelo dolcemente per non farmelo mordere.

"Non te ne stai approfittando di me?" Alza un sopracciglio ancora. "Io? Ma no!" Faccio la vaga.

Forse sì, me ne sto approfittando ma chi non lo farebbe? Non capita tutti i giorni di essere fidanzata con il tuo professore figo.

Perché non approfittarsene almeno un po'?

Non si tratta di cattiveria, ma solo di furbizia.

"Sei furba." Mi legge nel pensiero.

"Non me lo faresti questo favore? Questo piccolo regalo?" Faccio il labbruccio e sbatto ripetutamente le palpebre.

Ridacchia. "Va bene."

Urlo contenta e gli do un bacio veloce. "Prendo carta e penna e mi segno tutte le domande!" Mi alzo dal divano correndo in cucina a prendere un quaderno e sento lui ridere dal salone.

Prendo la seconda foto, io e lui in discoteca che ci baciamo. Vedo la sua giacca sulle mie spalle e subito mi ricordo della scena, mi scappa anche un sorriso.

"Sei serio?" Mi giro verso di lui stizzita. "Tu così non entri." Indica il mio vestito mentre svolta a destra.

"E perché?"

"Ti guarderanno tutti!" Esclama ovvio. "Ma sono tua." Dico ovvia anche io.

"Non voglio minacciare nessuno." Dice duro.

"Non la fare così tragica." Sbuffo.

"Due sono le scelte, o ti metti la mia giacca sopra oppure torniamo a casa e ci vediamo un bellissimo film io e te sul letto e dopo ti riaccompagno a casa." Alzo un sopracciglio.

"Ho già detto alle ragazze che andavo.."

"Allora è deciso, metterai la mia giacca." Ferma la macchina ed io sbuffo sonoramente.

Scendiamo e lui viene verso di me con la giacca aperta. Mi giro e la indosso. "Brava la mia piccola." Mi lascia un bacio sulla fronte.

Mi stringe la mano e andiamo verso l'entrata, entriamo subito e andiamo verso il privè come sempre e li ci sono tutte le ragazze.

Il mio riflessoWhere stories live. Discover now