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HAILEY'S POV
"Vogliamo iniziare a vedere qualcosa per Parigi? Tipo, non so, quando partire di preciso?" Chiedo a Jamal mentre mangio delle patatine al pomodoro, le mie preferite in assoluto.

Dopo che abbiamo fatto pace questa mattina, non abbiamo fatto altro che stare stesi qui nel letto e vedere film, mangiare e fare l'amore in continuazione.

"Potremmo partire verso il sette dicembre e restare lì per quattro o cinque giorni." Rifletto.

"Quindi ad esempio partire il mercoledì e ritornare la domenica." Affermo masticando una patatina e lui annuisce.

"Però aspetta." Mi fermo di botto.

"Tra due settimane sarà dicembre quindi dobbiamo sbrigarci." Lo guardo e lui sorride. "Tranquilla, ho diversi contatti li non ci sarà nessun problema nel prenotare un albergo e per l'aereo se non troviamo i biglietti posso noleggiarlo come abbiamo fatto le altre volte."

"Ti sei fatto già tutto il programma." Lui mi fa un occhiolino e mi ruba una patatina. "Lo sai come sono preciso."

"Dobbiamo avvisare gli altri che partiremo a breve."

"Già fatto, ieri sera quando tu e le ragazze siete salite sopra io ho detto ai ragazzi di non prendere impegni per quella data."

Alzo un sopracciglio. "Loro sapevano che non ero serio quando ho detto che avevo un viaggio di lavoro con Charlotte. Ci eri cascata solo tu." Mi spiega e poi ridacchia guardando la mia espressione.

"Senza parole." Alzo le spalle.

"Resta il fatto che già all'inizio di dicembre iniziano ad abbellire con gli addobbi di Natale quindi vedremo tutte le luci e le decorazioni, i mercatini di Natale e magari nevicherà pure!" Sorrido iniziando a fantasticare.

È sempre stato il mio sogno andare a Parigi, l'ho sempre trovata affascinante e caratteristica. Sin da bambina ho sempre sognato di viaggiare e visitare posti nuovi e conoscere tradizioni diverse dalle mie, ma non abbiamo avuto questa possibilità.

Con tutto il lavoro che faceva mia madre ed anche gli extra giornalieri riuscivamo a tirare dritto per tutto il mese e quello che riusciva a mettere da parte era per il nostro futuro e per i nostri studi.

Sia io che Nora una volta cresciute volevamo trovare qualche lavoretto da fare per darle una mano ma nostra madre non ha mai voluto, voleva che ci concentrassimo sempre sullo studio per raggiungere i nostri obbiettivi.

Così, anche se non potevamo darle una mano economicamente ci rendevamo utile per la casa, cercando di non mettere in disordine e di gestirci noi il pranzo e la cena quando lei non c'era. Ci prendevamo cura di Isabel quando era piccola e abbiamo imparato ad essere responsabili sin da bambine.

"A cosa pensi?" Mi risveglio dai miei pensieri e mi giro verso Jamal che mi guarda attento.

"Nulla."

"Non mentire." Mi pizzica la punta del naso. "Ti conosco. A cosa pensi?" Ripete.

Non finirò mai di sorprendermi della sua capacità di capirmi con un solo sguardo.

"Sin da bambina ho sempre amato viaggiare e conoscere posti a me sconosciuti, ma non ho mai avuto questa disponibilità. Per cui, adesso andare a Parigi mi esalta parecchio." Gli spiego brevemente.

"Andremo ovunque tu voglia, te l'ho promesso. Faremo il giro del mondo intero." Mi lascia un bacio sulla guancia. "Ovunque tu voglia andare, ci andremo." Mi ripete.

"Vorrei andare anche sulla luna e visitare le stelle." Affermo. "Non credo che sia possibile andare lì fisicamente, ma sei vuoi posso mostrarti le stelle in due minuti."

Il mio riflessoWhere stories live. Discover now