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ANGELA'S POV
Spengo il monitor del mio computer e afferro la mia borsa, sono già andati via tutti ed io mi sono dovuta trattenere per organizzare tutte le riunioni che ci saranno in questi giorni.

Non sento più la mia schiena per tutto il tempo che sono stata piegata a scrivere e nemmeno i piedi me li sento più, non sono abituata ad indossare i tacchi.

Preferisco centomila volte le scarpe comode e pratiche, certo non sono eleganti come i decoltè ma sono veramente comodi.

Inserisco all'interno della mia borsa alcuni documenti che controllerò una volta tornata a casa e metto al suo interno anche il mio telefono.

Sistemo le cartelline mettendole in ordine e anche tutte le penne che ho usato. Non mi piace lasciare in disordine.

"Ancora qui?" Alzo lo sguardo trovandomi Alan davanti con le mani nelle tasche. "Adesso vado." Sospiro.

Una volta sistemato tutto prendo la mia borsa e vado verso l'ascensore. "Sei venuta con la macchina?" Si mette accanto a me.

"Mi ha accompagnato Hailey." Guardo fisso davanti a me. "Hai bisogno di un passaggio?"

"Chiamo un taxi."

"Un taxi a quest'ora?" Entro nell'ascensore, faccio per premere il tasto per andare nella hall ma lui mi precede cliccando il tasto per scendere giù nel garage. "Alan.." mi stoppa.

"Ti accompagno io, non voglio che prendi un taxi a quest'ora."

"Non ci vedo nulla di male."

"Non sai chi potresti trovare, soprattutto vestita così." Indica il vestito rosso ed io abbasso lo sguardo guardandolo. "Cosa c'è che non va?"

"Evidenzia tutte le tue forme." Si schiarisce la voce. "Quindi vorresti dire che Alex può vestirsi in questa maniera mentre io no?"

"Non ho detto questo."

"Certo." Incrocio le braccia al petto e una volta arrivati al piano terra lui esce mentre io rimango ferma. "Vieni?"

"Salgo su per chiamare un taxi." Allungo la mano per cliccare ma lui me la afferra di scatto facendomi uscire.

"Lasciami." Tiro la mano ma sembra essere impossibile. "Puoi essere arrabbiata quanto vuoi ma non ti lascerò prendere un taxi." Mormora.

Si avvicina ad una grossa macchina nera, credo sia un Mercedes. Ricordavo che avesse un'altra macchina, non questa. Apre la portiera e mi fa entrare. Entro sbuffando e mi allaccio la cintura.

Fa il giro entrando anche lui, indossa la cintura e parte. Rimango in silenzio a guardare fuori dal finestrino, con una mano strofino su una mia gambe sentendo leggermente freddo e dei brividi.

"Hai freddo?"

"No." Mormoro scocciata, sento una mano calda appoggiarsi sulla mia coscia ed io abbasso lo sguardo per poi alzarlo. "Sei fredda." Toglie la mano per poi accendere l'aria calda.

Sento ancora più brividi, causati dal suo contatto su di me. "Va meglio?" Annuisco.

Sposto di nuovo il viso verso il finestrino sospirando, vedo due ragazzi tenersi per mano e camminare insieme. Ridono e scherzano.

Sono davvero una bella coppia, lei castana con i capelli corti e lui leggermente biondo e riccio. Guarda la ragazza con occhi innamorati, osservando la sua risata. Si vede che è completamente preso da lei.

Non mi è mai successa una cosa del genere, stare con una persona e sentirmi così. Così libera e spontanea. Forse solo con Alan, ma è stato completamente diverso.

Il mio riflessoWhere stories live. Discover now