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ANGELA'S POV
Saluto da lontano Hailey e vado verso la mia macchina. È una Fiat molto vecchia ma in compenso mi porta dappertutto. Capita che alcuni giorni che fa i capricci per partire ma dopo svariati tentativi parte.

Il mio meccanico mi ripete sempre di cambiare macchina dato che quasi ogni settimana vado da lui per aggiustare qualcosa ma ormai ci sono affezionata.

"Questa è la tua macchina?" Mi giro trovando Alan osservare la mia macchina. Annuisco sorridendo. "È il mio bolide." Ridacchio osservandola.

"Hai bisogno di un passaggio?" Chiedo gentilmente.

"Sono venuto anche io con il mio bolide." Indica la macchina davanti alla mia. Precisamente è una Porsche nera credo ultimo modello.

La mia macchina in confronto alla sua è una vera e propria scatoletta di tonno. Però almeno la mia è una macchina umile che non da tanto nell'occhio..

"Bella." Affermo mentre vado verso la portiera e inserendo la chiave all'interno la apro.

"Alex ti sta più dando fastidio?" Mi giro verso di lui. "Non sono più scesa giù al bar."

"Come mai?" Si appoggia al lato del cofano della mia macchina. "Non mi va più."

"Per Stefano?" Sussulto nel sentire il suo nome e abbasso lo sguardo. "No, no che dici." Dico balbettando.

"Ma sei ti piace perché non glielo dici?"

"Non mi piace." Rido nervosa. Lui alza un sopracciglio. "Non riesci nemmeno ad ammetterlo a te stessa."

Mi appoggio anche io vicino alla portiera e guardo le mie scarpe, dei semplici mocassini bianchi.

"Devi essere più sicura di te." Afferma.

"Se ti piace una persona, diglielo. Se ti da fastidio qualcosa parla."

Alzo lo sguardo verso le stelle osservandole. Ha ragione, ma io sono fatta così e non posso cambiare. È come dire ad una persona ansiosa di stare tranquilla.

"Preferisco evitare."

"Più stai in silenzio più ti attaccano." Sospira.

"Dovrei quindi rispondere a tutte le cattiverie che mi fa la tua Alex?" Dico senza pensarci.

"La mia Alex? Noi ci divertiamo solo, quello che dovresti fare anche tu." Mi guarda. Scuoto la testa e mi sposto per aprire la portiera.

Io non sono il tipo di persona che fa queste cosa e mai le farà.

"Ehi aspetta." Chiude la portiera prima che io salga.

"Mi dispiace non volevo dire che devi scopare con tutti." Sgrano gli occhi. "Nel senso di andare da tutti."

"Voglio proporti una cosa." Afferma subito dopo. "Cosa?" Sgrano gli occhi.

"Non pensare a quello."

"Non sto pensando a niente."

"Si che hai pensato a quella cosa." Dice convinto.

"Assolutamente no."

"Voglio aiutarti." Afferma di botto.

"A?"

"Conquistare Stefano." Sgrano gli occhi. "Perché dovresti aiutarmi?"

"Perché ti piace."

"E cosa ci guadagneresti tu?"

"Nulla."

Scuoto la testa. "Impossibile."

"Ti sembra così strano che io voglia aiutarti?" Alza un sopracciglio ed io annuisco guardandolo.

"Ci vediamo domani nel mio ufficio." Si alza e girandosi va verso la sua macchina. "Non ho accettato." Allargo le braccia alzando di poco la voce.

Il mio riflessoWhere stories live. Discover now