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HAILEY'S POV
"Mamma devi stare tranquilla." Sospiro spegnendo il motore. Questa mattina ho davvero fatto tardi, dovevo solo passare dalla sarta per controllare a che punto erano i vestiti delle damigelle, pensavo di far presto ma invece ho impiegato più tempo del previsto.

"Come posso stare tranquilla, tesoro?" Dice lei emozionata. "Tra una settimana ti sposi ed io non vedo l'ora. Mi sento completamente emozionata."

Scendo dalla macchina recuperando la mia borsa sul sedile del passeggero e metto la sicura. A passo svelto vado verso l'ascensore e nel mentre controllo che in borsa non mi manchi nulla.

"Quando hai la prova ufficiale del vestito? Domani o dopodomani?"

"Dopodomani mamma, dopo la prova me lo consegneranno due giorni prima del matrimonio insieme agli abiti delle damigelle." Sospiro.

I mesi sono come volati, non posso crederci neanche io che manca una settimana al matrimonio. Ormai già da due settimane mia madre, le mie sorelle e Angela mi fanno il conto alla rovescia ogni giorno. Ed ogni giorno che passa sento l'ansia salirmi sempre di più.

"Adesso devo staccare, sono in ritardo per una riunione." Affermo. "Buon lavoro tesoro e salutami Jamal." La saluto e dopodiché stacco la chiamata.

Entro all'interno dell'ascensore e premo il piano, mentre sale controllo i messaggi e osservo le foto che ha inviato Isabel del piccolo Alex che mangia da solo della frutta tagliata in piccoli pezzi.

Ha il viso completamente ricoverato di rammenti di frutta sparsi per lo più sulle sue guance paffute.

Sorrido e mando un cuore nel gruppo, dopo qualche secondo mi arriva una chiamata da parte di Isabel.

"Dimmi." Rispondo. "Buongiorno anche a te sorellona, ti chiamavo per ricordarti che mancano sette giorni al fatidico giorno. Come ti senti?"

"Come mi sentivo ieri e l'altro ieri, ogni giorno che passa mi sale sempre di più l'ansia." Sospiro.

"È del tutto normale." Ridacchia e nel mentre sento il piccolo lamentarsi. "Ecco a te il ciuccio." La sento mormorare.

"Comunque non devi avere l'ansia, ci saranno solo innumerevoli persone che ti fisseranno mentre entrerai in chiesa e camminerai per tutto il tappeto rosso fino ad arrivare all'altare. Osserveranno ogni tuo passo.."

"Hai finito?" La interrompo sospirando.

"Volevo solo metterti al corrente di ciò che andrai incontro e farti preparare mentalmente." Dice con innocenza. "Certo." Sospiro.

"Stavo pensando, per il tuo.."

Le porte dell'ascensore si aprono ed io esco. "Adesso devo staccarti, ho una riunione." Affermo appoggiando il telefono tra l'orecchio e la spalla e afferro dei documenti che mi porge sorridendo Angela.

"È iniziata la riunione?" Mimo con la bocca e lei annuisce.

"Già da quasi mezz'ora." Sgrano gli occhi. "Avvisa che sto per andare per favore." Lei annuisce sorridendomi.

"Mi stai ascoltando?" Sento la voce di Isabel.

"Non del tutto." Entro nel mio ufficio, posando la borsa sulla sedia e appoggio i documenti sulla scrivania.

"Ti stavo dicendo, dovremo organizzare un addio a nubilato. Cosa ne pensi?" Mi chiede.

"Mi va bene anche una pizza solo noi." Affermo mentre recupero la cartellina con il dettaglio del progetto del cliente in riunione in questo momento.

"Seria? Lo sai che ci si sposa solo una volta?" Squittisce. "Non ho pensato ad organizzare qualcosa."

"E che ci siamo a fare io, Nora ed Angela? Organizziamo tutto noi." Afferma.

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