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HAILEY'S POV
Mi metto in punta di piedi e afferro dal mobile più alto il pacco di biscotti alle mandorle.

"Cazzo." Affermo non appena il pacco di biscotti mi cade per terra, fortuna che è ancora sigillato.

Se fossero caduti tutti i biscotti per terra per il nervoso che ho adesso li avrei lasciato lì.

Lo afferro e contemporaneamente sento il mio telefono suonare sul mobile. Mi avvicino ad esso prendendolo e rispondo.

"Pronto?" Sospiro mentre torno in salotto velocemente, mi siedo e porto la coperta su di me.

"Sorellona!" Sento urlare e allontano il telefono dal mio orecchio.

"Isabel." Sospiro. "Sei in ufficio?"

Apro il pacco di biscotti e porto un biscotto alla mia bocca. "A casa." Dico con la bocca piena.

"Come mai?"

"Ho finito prima." Mento.

Di cento non posso dirle che ho litigato con Jamal perché era convinto che io fossi incinta e ha iniziato a dare di matto.

Non posso avere un momento di debolezza che pensa che io sia incinta.

"Tu come stai?" Cambio argomento dando l'ultimo morso al biscotto e ne prendo subito un'altro.

"Affamata. Molto affamata." Ride e accenno un sorriso. "Quando hai la prima ecografia?"

"Mercoledì alle sei." Sospira. "Ansiosa?"

"Non sai quando. Ethan si è interessato di tutto, vuole addirittura già preparare tutto il corredo pur non sapendo ancora il sesso. È come se fosse diverso, ieri avevo voglia di ciambella ripiena di crema e non appena gliel'ho detto è andata a comprarmela." Dice entusiasta.

"Quindi è cambiato." Affermo contenta. "Tanto, ero convinta che non fosse pronto invece sembra di esserlo."

"Quando hai intenzione di parlare con mamma?" Le chiedo mentre mangio un'altro biscotto, da stamattina ho solo bevuto il tè del bar che ho anche rigettato e in questo momento sto come morendo di fame.

"Dopo l'ecografia." Sussurra. "Andrà bene, lo sai com'è fatta mamma." La tranquillizzo.

"Spero solo che papà non le abbia detto nulla."

"Se lo avesse fatto fidati che mamma si sarebbe presentata lì."

"Quando mi sono trasferita qui mamma mi ha chiesto una spiegazione non sapevo che dirle, le ho detto solo che ho preso la tua stessa scelta. Convivere con la persona che amo, lei ci è rimasta per un po' però dopo ha ceduto." Sussurra ancora.

"Penso che dovremmo parlarle, Hailey." Afferma subito dopo. "Insomma sono passate due settimane e passa, papà non si è fatto vivo e non avrà detto nulla a mamma. Dobbiamo chiarire la situazione una volta e per tutte. Non credi?"

"Non so se riesco." Dico sinceramente. "Non voglio vederlo, non voglio più parlargli ne tanto meno perdonarlo."

"Nemmeno io."

"Possiamo parlare di altro?" Sospiro portando un biscotto alla mia bocca. "Cosa mangi?"

"Biscotti." Affermo con il biscotto in bocca.

"Ethan!" Allontano di nuovo il telefono dell'orecchio facendo una smorfia.

Che odio quando urla in questo modo. Non era piacevole soprattutto la mattina quando sbraitava per tutta la casa perché non trovava i suoi pantaloni preferiti.

Ogni cosa per lei era un motivo per urlare e dare di matto.

"Dimmi piccola." Sento in lontananza la voce di Ethan.

Il mio riflessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora