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ISABEL'S POV
"Alice non insistere." Sbuffo mentre vado verso l'ascensore di questo enorme edificio. "È un'uscita a quattro, non sarai da sola." Ripete per la quarta volta da quando stiamo al telefono.

"Mi scocciano le uscite a quattro." Affermo mentre premo il pulsante dell'ascensore e aspetto. "Isabel fallo per la tua migliore amica." Mi prega, rimango in silenzio.

"Andremo a quel bar che ti piace tanto, un paio d'ore e torniamo a casa. Una serata molto tranquilla." Continua.

"Domani sera?" Chiedo. "Si."

"Ti faccio sapere più tardi, a dopo." Attacco il telefono e non appena si aprono le porte dell'ascensore entro ma mi blocco vedendo di fronte a me Ethan appoggiato allo specchio che guarda il telefono, ma dopo qualche secondo alza lo sguardo fissandomi e posa il telefono nella sua tasca posteriore.

Entro e gli do le spalle. "Ciao." Saluto fredda. "Ciao." Mi risponde con altrettanto freddezza.

Le porte si chiudono velocemente ed io sospiro, non ho mai amato gli ascensori. Ho sempre avuto la paura che potessero cadere da un momento all'altro oppure bloccarsi, sono anche di claustrofobia ma cerco sempre di non pensarci.

Questo palazzo è alto più di quindici piani e di certo non mi metto a salire a piedi, troppo pigra.

Quando ero più piccola mentre giocavo a nascondino con Nora ed Hailey, mi rinchiusi nell'armadio di mamma. Ero sicura che fosse un posto fantastico dove nascondersi ed ero ancora più sicura che non mi avrebbero trovata e che avrei vinto ad occhi chiusi, ma i minuti sembravano non passare mai.

Ad un certo punto iniziai a tossire mentre mi guardavo intorno, era tutto buio. Sentivo il mio cuore fuori dal petto e persi i sensi, quando mi risvegliai mi trovavo sul mio letto stesa e le mie sorelle erano affianco a me preoccupate.

Eravamo sole in casa e questo episodio non lo abbiamo mai detto a mamma per non farla preoccupare. Da quel giorno odio i posti bui e piccoli.

Alzo lo sguardo verso il piccolo schermo che indica il piano dove ci troviamo, siamo al quinto piano. Sospiro e chiudo gli occhi, un ascensore più veloce non esiste?

Ad un certo punto sento un tonfo e subito osservo lo schermo notando che è fermo al numero cinque.

"Si è bloccato." Affermo girandomi verso Ethan che anche lui si guarda intorno.

"Si." Annuisce.

"Fallo partire." Dico guardandolo. "Mi hai preso per un mago? Come posso farlo partire?" Alza un sopracciglio. Sbuffo e vedo verso i bottoni premendoli tutti.

"Non toccare niente." Ethan prende le mie mani staccandole dai pulsanti.

"Ethan tu non capisci, siamo bloccati." Urlo.

"Isabel tranquilla usciremo." Si gira e preme il pulsante giallo facendo suonare un allarme.

Mi appoggio alla parete dietro di me, la mia più grande paura sta diventando reale. Rimanere chiusa dentro un ascensore, ed è in questi momenti che mi maledico per essere così pigra.

"Non può essere vero." Scivolo per la parete stendendomi per terra e nascondendo il viso tra le mie gambe iniziando a piangere, ho il cuore a mille.

"Si saranno bloccati.. Isabel?" Sento Ethan avvicinarsi a me e piegarsi.

"Stai bene?" Appoggia una mano sul mio braccio ma io non mi muovo.

"Hai paura dell'ascensore o di rimanere chiusa qui dentro con me?" Ridacchia continuando ad accarezzarmi il braccio.

Alzo il viso e torna serio. "Perché piangi?" Porta la mano sulla mia guancia accarezzandomi.

"Soffro di claustrofobia, odio gli spazi stretti." Affermo portandomi una mano sul petto sentendomi mancare il respiro.

Il mio riflessoWhere stories live. Discover now