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HAILEY'S POV
"Mamma!" La abbraccio non appena apre la porta di casa, è da un po' che non ci vediamo. Sono quasi sempre impegnata con il lavoro e non trovo mai tempo per passare qui a salutarla e siccome questa mattina lei non lavora ho deciso di passare ed entrare a lavoro più tardi.

"Tesoro mio." Mi abbraccia forte, non appena entro lei chiude la porta.

"Vieni ho preparato la cioccolata calda." La seguo in cucina e sento subito un buon odorino.

"Che odorino." Affermo mentre mi siedo vicino alla tavola. Mi appoggia davanti una tazza fumante di cioccolata ed io la afferro subito scaldandomi le mani.

"Come sta andando a lavoro?" Mi chiede sedendosi di fronte a me.

"Bene, abbiamo tanto lavoro da sbrigare. Ci sono tanti progetti da presentare e anche altri da realizzare. Spesso Jamal esce dall'ufficio per andare a visionare i lavori e quando posso lo accompagno. Non so come faccia a tenere sempre tutto sotto controllo." Porto la tazza vicino alle mie labbra bevendone un po'.

"Si vede che è responsabile, maturo. Riesce a gestire tutto senza problemi." Sorride.

Annuisco. "Già quando lo vidi la prima volta mi sembrò un ragazzo maturo."

"Ricordi ancora?"

"Certo, quando dovevi fare il viaggio a Berlino. Ho sempre avuto una buona impressione di lui e questo già te l'ho detto, ho sempre notato come ti guardava. Non ti guardava come una semplice alunna ma un qualcosa in più." Mi fa l'occhiolino ed io abbasso lo sguardo alla mia tazza imbarazzata.

Anche se facevamo di tutti per non farci beccare alla fine siamo stati scoperti proprio da mia madre.

"Stavamo già insieme." Sospiro e lei annuisce. "Ti vedevo diversa in quel periodo, più solare, ti vedevo più donna. Non facevi nemmeno più tardi a scuola." Ridacchia e stessa cosa faccio anche io.

"Ora che ci penso, è stata la prima cosa che ho notato. La mattina ti alzavi di scatto e correvi in bagno per prima per prepararti e con un sorriso smagliante uscivi di casa. Non ti ho mai vista così in cinque anni."

"In effetti hai ragione, avevo più voglia di andare a scuola solo perché volevo vederlo e stare con lui prima di entrare in classe."

"Prima non era così, ti scocciavi, volevi fare sempre assenza anche se andavi molto bene a scuola e su quello non hai mai dato problemi."

"Non volevo andare perché non sopportavo la Franchi, diciamoci la verità non mi sopportava." Dico ovvia.

"E tu non sopportavi lei. Glielo facevi capire." Beve nella sua tazza.

"Non è vero."

"Hailey." Sospira. "Glielo facevi capire, alle riunioni sbuffavi in continuazione vicino a lei."

"Sbuffavo perché non faceva altro che ripetere che non ero brava nella sua materia, che non ci mettevo impegno e che davo fastidio durante le lezioni." Scuoto la testa ricordandomi.

"Adesso invece le farei vedere cosa sono diventata e di cosa mi occupo, alla faccia di quando diceva che non avrei avuto successo nella vita." Le faccio l'occhiolino e mamma scoppia a ridere.

"In effetti hai ragione."

"Come va con papà?" Le chiedo mentre poso la tazza sul tavolo quasi vuota.

La cioccolata calda di mamma per me e le mie sorelle è un qualcosa di sublime, niente a che fare da quella che bevi nei bar.

Da piccole ci disse che aveva un segreto per farla così buona ma non ci ha mai voluto dire quale. Fin quando una volta io e le mie sorelle non la spiammo mentre le preparava e vedemmo che dal mobile prese il barattolo piccolo di cannella ed aggiungerne un po' all'interno.

Il mio riflessoWhere stories live. Discover now