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HAILEY'S POV
"Io vado a dormire, buonanotte ragazze." Ci saluta mamma alzandosi dal divano. "Vado anche io, tra due giorni ho un esame e domani devo svegliarmi presto per studiare." Sospira Nora alzandosi.

Subito dopo si alza anche Isabel per parlare al telefono con Alice. Rimango completamente da sola e mi stendo sul divano cercando un film da vedere ma le uniche cose che mi escono sono documentari.

Mi fermo ad un documentario e lo guardo scocciata, dire che lo sto guardando è un eufemismo perché sono immersa completamente nei miei pensieri.

Dopo la conversazione con mamma non ho fatto altre che pensare alle sue parole, la gelosia è come se fosse una base della relazione. Essere gelosi non significa non fidarsi di quella persona ma significa avere la paura di essere abbandonata da un momento all'altro.

Da quando sto con Jamal il tempo sembra essere passato in un battito di ciglio, ed è strano come sia passato dall'essere la persona che odiavo di più alla persona che adesso amo di più.

Mi viene da sorridere nel ricordarmi come ci siamo conosciuti, il primo giorno di scuola nel corridoio. Per non parlare di quando ho scoperto che sarebbe stato il mio supplente di italiano. Già pensavo di essere bocciata e quindi di non essere ammessa all'esame ancor prima di iniziare l'anno scolastico.

Il mio telefono vibra sulla mia pancia e lo afferro e rispondo direttamente senza nemmeno guardare lo schermo. "Pronto?"

"Ehi.." sento la sua voce, è davvero lui? Allontano il telefono dal mio orecchio per controllare il nome ed effettivamente è lui. "Cosa fai?"

"Sto vedendo un documentario." Dico fredda. "Ti va un po' di gelato?" Mi scappa un piccolo sorriso ma lo reprimo subito. "Lo tengo in casa, se lo voglio basta che vado in cucina."

"Peccato, avevo trovato un nuovo gusto: cioccolato salato. Non so se può piacerti ma dall'aspetto sembra essere buono, per non parlare della vaniglia con il caramello." Sospira. "Cioccolato salato?"

"Esattamente." Sospira ancora. "Allora lo vuoi?"

"Mh."

"Esci fuori allora, ti sto aspettando." Mi metto seduta sul divano e poi mi alzo, vado verso la finestra e sposto leggermente la tenda. Jamal è appoggiato alla sua macchina proprio fuori casa mia con in mano una vaschetta bianca, guarda nella mia direzione e sorride. Mi allontano dalla finestra e stacco la chiamata senza dirgli nulla.

Metto le mie pantofole a coniglio, afferro le chiavi ed esco fuori. Mi stringo nella mia vestaglia nera e vado verso di lui. "Carine le pantofole." Guarda in basso e sorride ancora.

"Voglio il gelato." Mi porge la confezione bianca. "Tutta tua, piccola."

"Fa freddo qui, entra in macchina." Si sposta e mi apre la portiera, entro dentro e apro la confezione, mi lecco subito le labbra e prendo il cucchiaino di plastica che è attaccato al coperchio.

Assaggio il cioccolato ed è spaziale, è dolce ma ha anche un tocco di salato che lo rende ancora più buono e interessante. Jamal entra e ridacchia mentre mi guarda. "Posso?" Indica il gelato.

Alzo lo sguardo verso di lui e stacco l'altro cucchiaino e glielo porgo. Inizia a mangiare il gelato e mentre lo fa mi guarda.

"Cosa ne pensi di questo nuovo gusto di cioccolato? È molto buono." Lecca il cucchiaino. Rimango incantata nel guardare le sue labbra ma subito dopo mi riprendo abbassando lo sguardo alla confezione.

"È spettacolare." Sussurro, assaggio quello alla vaniglia ed effettivamente sa anche di caramello. Buono anche questo ma mai quanto quello al cioccolato.

"Mi dispiace per stamattina." Resto in silenzio. "Non volevo dire che tu non mi rispetti, non era questa la mia intenzione. Non riesco a vederti con un'altro ragazzo, mi fa uscire fuori di testa. Per me questa è una sensazione del tutto nuova, non sono mai stato geloso. Forse solo di mia madre quando era gentile con gli altri bambini." Sorrido appena.

"Non potrei mai lasciarti per un'altra donna, non ne avrei motivo. A quella donna di stamattina, le ho detto che sono fidanzato e che la mia ragazza è la più bella dell'universo. Si prende cura di me e mi sta dando tutto l'affetto che mi è venuto a mancare in questi anni." Lo guardo, mi sorride.

"Tutte ci provano con te, mi irrita questa cosa. Appena una donna ti vede è come se si illuminasse. Un po' come me quando vedo il gelato." Scoppia a ridere e si avvicina a me per lasciarmi un bacio sulla tempia.

"Sono felice che tu sia uscita. Pensavo che mi avresti snobbato completamente."

"Non ti fare strane idee, io sono qui solo per questo." Alzo la confezione davanti ai suoi occhi. "Non potevo rinunciare a questo gelato e ho fatto una scelta."

"Ossia?"

"Il cioccolato." Prendo un cucchiaino e lo porto nelle mia labbra guatandolo. "È bastato così poco per fare pace? Ti basta solo del gelato? Allora te lo porterò ogni qualvolta che litigheremo." Dice sicuro di se.

"Litigare fa parte dell'amore." Affermo ricordandomi il discorso di mamma.

"Sai che noia sarebbe non litigare? Forse non c'è cosa più bella, litigare per poi finire sul letto a fare l'amore e risolvere tutto così."

"O col gelato." Aggiungo continuando a mangiare, credo che domani starò male con la pancia per tutto questo gelato che sto mangiando.

"Anche." Si avvicina di più a me e mi stringe tra le sue braccia. "Sei tutta sporca di gelato." Mi osserva.

Si abbassa sulle mie labbra baciandomele e poi mi afferra per le guance approfondendo il bacio. "Hai proprio ragione, questo gusto è spettacolare ma lo è ancora di più mischiato al sapore delle tue labbra."

Il mio riflessoWhere stories live. Discover now