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HAILEY'S POV
Apro gli occhi di scatto sentendo il campanello suonare. "Aspettavamo qualcuno?" Mormoro nel sonno.

"In realtà no. Vado a vedere chi è." Jamal si alza dal letto ed io osservo i suoi pettorali scolpiti.

Diamine quanto è dotato e scolpito.

Esce dalla camera e mi alzo anche io, ormai il sonno mi è passato. Entro nel bagno faccio i miei bisogni e mi lavo i denti. Sistemo i capelli ed esco, metto la vestaglia nera di seta ed esco dalla camera.

"Jamal?" Lo richiamo senza ricevere alcuna risposta. Vado in salotto ma non trovo nessuno e vado in cucina.

"Amore?"

Mi giro e guardo fuori dalla porta finestra che è aperta, vedo Jamal di spalle parlare con qualcuno. Mi avvicino alla porta uscendo.

"Penso che sia una grande idea anche se non pensavo facessimo questa raccolta in così poco tempo."

"Jamal?" Si gira verso di me e solo adesso vedo chi c'è davanti a lui.

"Charlotte." Lei mi sorride falsamente guardandomi.

"Che ci fai qui?" Alzo un sopracciglio.

"Ho appena finito di organizzare la raccolta fondi per la scuola, ho anche chiamato molte persone abbastanza note." Guarda Jamal sorridendo soddisfatta e abbassando lo sguardo sulla sua canotta nera aderente.

Sospiro. "Non potevi aspettare domani per comunicarlo?"

"Assolutamente no, la raccolta è prevista per domani sera." Sgrano gli occhi.

"Mi sembra un po' presto."

"È una cosa importante e ho abbastanza conoscenze quindi sono riuscita ad organizzare tutto in pochissimo tempo." Alza le spalle.

"Penso che vada bene, se è tutto organizzato." Mi giro di scatto verso Jamal che guarda a sua volta Charlotte.

Se vuole morire, questa è la volta buona per lui.

"Credo sia l'ideale festeggiare, non credi Jamal?" Sorride.

"Ma certo, in cucina ci sono i calici e nel frigo c'è del vino. Servitevi pure." Rispondo al posto di Jamal guardandolo male.

Mi giro ed a passo svelto rientro in cucina e vado verso le scale e nel frattempo maledisco mentalmente Jamal e penso fine fargli fare dopo quando saremo soli.

"Non ho parole, continua a provarci pur sapendo che lui è fidanzato. Mi sta dando veramente sui nervi." Sbatto la porta dietro di me.

Levo la mia vestaglia buttandola per terra e mi siedo sul letto afferrando il telefono e chiamando Isabel.

È l'unica che può consigliarmi come uccidere il mio presunto fidanzato.

"Pronto?"

"Sto per compiere un omicidio e ho bisogno di un tuo consiglio. Sei l'unica malata di mente tra me e Nora." Affermo velocemente.

"Cosa?"

"Ti ricordi in ufficio quando incontrammo quella ragazza che mi guardava.."

"Quella che sculettava e con la gonna attillata?"

"Esatto! Ecco lei non sta facendo altro che provocarmi, si è presentata adesso a casa per parlare con Jamal della raccolta fondi che ha organizzato magnificamente per domani sera." Sbotto alzandomi e iniziando a camminare per la stanza.

"Che stronza. Non si arrende." Esclama. "Adesso dove sono?"

"Sono giù in cucina a bere un calice di vino per festeggiare io sono sopra in camera."

Il mio riflessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora