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HAILEY'S POV
7:25.
Così presto ed io già sono qui nell'ascensore dell'ufficio, ieri sera sono andata a dormire subito dopo cena e dopo circa quattro ore, se non di meno, mi sono svegliata e da lì non ho preso più sonno.

Sono rimasta immobile nel letto ad osservare il nulla, solo l'oscurità della notte.

È come se non fossi più abituata a dormire da sola, da quando siamo tornati insieme ogni volta che dormivamo insieme io mi appiccicavo a lui e mi addormentavo con le sue continue carezze e grattini.

Proprio come ci ritraeva la foto che ho visto ieri sulla sua scrivania.

Ha sempre avuto un grande potere su di me, sapeva tranquillizzarmi in ogni momento, sapeva strapparmi un sorriso solo dicendomi una piccola cosa e sapeva rendermi felice solo regalandomi attenzioni.

Il mio amore per lui cresceva giorno dopo giorno e adesso che non stiamo insieme continuo ad amarlo incondizionatamente.

Sono rimasta così per ore a guardare il nulla attorno a me, fin quando non mi sono scocciata e mi sono alzata per andarmi a preparare.

Anche Nora si era appena svegliata quando mi sono alzata e siamo uscite insieme, e come ieri, mi ha lasciato fuori l'entrata.

Si aprono le porte metalliche dell'ascensore ed io esco, vado spedita nel mio studio e lo apro.

Poso la mia giacca dietro la sedia e mi siedo accendendo il computer.

Oggi dovrebbe esserci la presentazione del progetto per i signori De Santis ed io devo ripassarlo assolutamente.

Anche se Jamal ieri ha detto che andava bene ma non si può mai sapere, devi sempre avere un'alternativa.

Prendo la copia della bozza iniziando a studiarla nei suoi particolari. Scrivo appunti accanto e poi trasferisco tutto sul computer rendendolo quasi del tutto realistico.

Proprio come mi insegnò Jamal all'inizio che venni a lavorare qui.

Inserisco i file su una penna usb e li stampo anche. Una volta fatto tutto questo mi alzo e prendendo la mia borsa e il telefono mando un veloce messaggio ad Angela per dirle di aspettarmi fuori all'entrata del bar.

Per affrontare una giornata impegnativa come prima cosa ci vuole una grande colazione.

Esco dal mio ufficio e rapidamente raggiungo l'ascensore per scendere.

Mi specchio aggiustandomi la camicia bianca lunga e sistemo anche il jeans alzandolo su in vita. Oggi mi sono vestita un po' diversa dal solito ma pur sempre semplice.

Esco dall'ascensore e vado verso il bar trovando Angela che si guarda intorno.

"Carina la borsa." Indico la sua borsa nera con un enorme girasole sopra. Gira lo sguardo verso di me e sorride. "Grazie." L'abbraccio.

"Entriamo sto morendo di fame." Affermo sorridendole ed entriamo nel bar, passiamo davanti ad alcuni tavoli e il mio occhio cade verso un tavolo.

Vedo Charlotte con un ragazzo di fronte girato di spalle, riesco a riconoscere le sue spalle possenti.

Il mio stomaco si contorce proprio come ieri, quando li ho visti insieme che si sorridevano nel garage.

Io ed Angela ci sediamo al tavolo dietro di loro ed io do le spalle ad entrambi, non voglio guardarli mentre faccio colazione.

Vomiterei tutto.

"Stai bene?" Sussurra Angela sporgendosi davanti a me. Annuisco e abbasso lo sguardo.

"Ragazze buongiorno." Alzo lo sguardo trovando Stefano che ci sorride e in particolare si concentra su Angela.

"Cosa posso portarvi?"

Il mio riflessoWhere stories live. Discover now