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HAILEY'S POV
"Allora signor Thompson come si sente ad essere l'architetto più famoso negli ultimi tempi?" Chiedo a Jamal e lui scoppia a ridere girandosi verso di me.

Tra poco dovrà fare l'intervista ed io mi sto divertendo a fargli le domande.

"Non mi ritengo famoso, sono solo bravo nel mio lavoro." Risponde lui tranquillo.

"Ha progettato edifici, case, alberghi e chi ne ha più ne metta. Ha trovato difficoltà nella loro realizzazione?" Chiedo professionale e lui si gira verso di me per un istante come prima.

Non mi sta prendendo seriamente.

Chiudo la mano in un pugno come se fosse un microfono e avvicino la mano verso di lui.

"Allora?"

"Niente è impossibile." Afferma svoltando a sinistra ed io annuisco.

"Ci deve pur essere qualcosa che non è riuscito a realizzare." Avvicino di nuovo la mano a lui.

"Andiamo al dunque, posso avere il suo numero signorina Cooper? Potremmo organizzare una cena solo io e lei, poi magari la porto nella mia villa per mostrargliela e principalmente mostrarle la mia camera da letto." Sorride malizioso.

Afferra la mia mano aprendola e ci lascia un bacio sopra.

"Non fa parte dell'intervista." Gli schiaffeggio il braccio scherzando.

"Peccato, sarebbe stato divertente."

"Peccato che se fai un'affermazione del genere ti decapito vivo." Sorrido falsamente e lui alza un sopracciglio.

"Sono ancora troppo giovane per morire."

"Continuiamo con le domande che è meglio." Sospiro.

"Piccola mi hai fatto tutte le domande possibili ed immaginabili." Mi ricorda.

"Io non so come tu faccia a prendere tutto con semplicità, io se fossi in te starei completamente in ansia al sol pensiero di dover fare un intervista."

"Per me non sono cose importanti e quindi non mi portano ad avere nessuna ansia. Non è neanche la prima intervista che faccio." Afferma lui tranquillo.

"Non ne ho mai letta una." Ragiono ad alta voce.

"Non leggi mai i giornali." Dice ovvio e poi scoppia a ridere.

"Dovrei iniziare allora."

Parcheggia fuori ad un hotel lussuoso e scende, afferro la mia borsa e mi tolgo la cintura, Jamal fa il giro e corre ad aprirmi la portiera.

Ha sempre avuto questa ossessione di aprirmi la portiera della macchina, proprio come un principe con la sua principessa.

"È questo l'indirizzo?" Annuisce.

"Un luogo semplice." Dico ironica osservando l'hotel di fronte a noi.

Si avvicina un signore salutandoci e Jamal gli pone le chiavi della macchina e iniziamo a camminare verso l'entrata.

"È davvero bellissimo." Mi guardo intorno, il colore che predomina è il bianco e per terra è tutto rivestito con particolarità di marmo.

Amo il pavimento così, da un tocco moderno.

"Buongiorno, posso esservi utile?" Mi giro vedendo un signore in giacca e cravatta.

"Sono Jamal Thompson ho un intervista con Ursula Martini." Il signore annuisce.

"È al decimo piano." Annuiamo e ci dirigiamo verso gli ascensori poco più lontani da noi.

Quanti piani ci sono qui?

Il mio riflessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora