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<<Beh perfetto allora.
Famiglia scusatemi tanto, ma il lavoro mi aspetta. A dopo tesoro. >> Da un bacio alla sua compagna e saluta me e il suo nuovo secondo figlio con un cenno e se ne va.
Sorseggio il mio succo di frutta mentre Daniel addenta una mela verde.
<< Kelly se non ti dispiace questa mattina vorrei uscire e visitare le strade di New York. E già che c'ero avrei dato un'occhiata a qualche vestito da indossare per il matrimonio.>>
Daniel tamburella le sue dita nel bancone e si comporta come se fosse da solo nella stanza.
<< Certo che non mi dispiace Rosie anzi sarei più che felice di venire con te se tu ne hai voglia, ci accompagnerebbe Daniel. >>Cerca approvazione dal figlio e lui subito si irrigidisce, ho come la sensazione che rifiuterà.
<< E se andiamo noi due, da sole? Non sono tanto sicura che voglia passare il suo tempo in un negozio di abbigliamento. >> Dico guardando Daniel per convincerlo proprio a non venire.
<< Sarebbe un peccato dal momento che oggi avrei proprio voluto passare la giornata in tua compagnia>> Canzona lui prendendomi in giro.
È suscettibile questo è sicuro.
Resto zitta per non commettere un omicidio, non oggi almeno.
<<Daniel!>> Lo rimprovera sua madre mortificata.
Lui alza gli occhi al cielo e sbuffa svogliato.
<< Vado a prendere le chiavi. Vi aspetto di sotto.>>
In un batter d'occhio scompare e a quanto pare oggi resterà con noi, o meglio ci farà da autista. Mi viene quasi da ridere.
<< Mi dispiace non intend..>> Comincio in tono di scuse.
<< Non dispiacerti per il suo modo di interagire. Passiamo una bella giornata, poi è domenica l'unico giorno in cui le aziende sono chiuse e io non devo lavorare quindi è il minimo che possa fare>>
Quindi lei lavora? Non me lo aspettavo. Chissà se anche Daniel lavora. Beh Kelly ha detto di si l'altra sera a cena ma mi chiedo seriamente di cosa si occupa il ragazzo, lo domanderò a lui stesso quando sarà in grado di intrattenere una conversazione.
Dopo aver preso la borsa e la giacca io Kelly ci dirgiamo alla macchina dove Daniel è lì che ci aspetta.
Lei si mette davanti, per mia richiesta, mentre io dietro al posto del passeggero.
Partiamo e nessuno dice una parola, c'è una strana calma.
<<Daniel andiamo da Beauty, ti ricordi vero? È quel negozio accanto alla gioielleria. >>
Lui annuisce e fa come gli è stato richiesto senza lamentele.
Guardo fuori dal finestrino quando vedo che Daniel mi spia dallo specchietto retrovisore, mi sale il cuore in gola e lui torna con lo sguardo sulla strada.
<< Potresti accendere l'aria condizionata? Fa molto freddo>> Tento a chiedere. È vero si congela qui dietro.
<<No.>> sbotta.
Kelly gli fa un'occhiataccia.
Il ragazzo sembra ripensarci.
<< Solo per due minuti, dopodiché spengo.>> Dice distaccato.
Com'è strano, un secondo prima è in uno modo e il secondo dopo in un altro. Volubile, e non poco.
Annuisco per non creare inutili discussioni. Sembra un po' sorpreso. Si aspettava una scenata?
Dopo 10 minuti arriviamo a destinazione.
<< È questo il negozio?>> Chiedo guardando fuori.
Kelly sta per rispondermi ma fa prima Daniel.
<< Si, ora scendi.>>
Scendiamo ed entriamo dentro.
È tutto molto elegante e molto..costoso! E a chi diavolo apparteneva questa roba, a Lady Diana?
Daniel guarda il suo cellulare, credo stia mandando un messaggio e poi da un'occhiata ai vestiti anche lui, beh in realtà sta guardando l'intimo ma non mi meraviglia più di tanto.
<< Ehm Kelly? Il matrimonio ha un tema in particolare? >>
In vita mia ho partecipato solo a due matrimoni ed erano i classici tradizionali, ma da questa donna mi aspetto del diverso.
<< Ci sarà molto rosso, è comunque vicino al natale, il tema è proprio quello e visto che tu sarai la mia damigella d'onore mi piacerebbe molto che indossassi un abito rosso.>>
La sua damigella d'onore?
La cosa non mi dispiace anzi ne sono felice. Daniel si vestirà in rosso? Rido all'idea che verrà scambiato per il babbo natale cattivo.
<< È generoso da parte tua. Sarò più che felice da farti da damigella e di indossare un abito rosso. >> Ammetto. Mi piace quel colore.
Dopo quasi 20 minuti non trovo ancora nulla che possa starmi bene.
Eppure dev'esserci qualcosa in questo maledetto negozio.
<<Tieni. Prova questo. >> Sussulto per lo spavento. Daniel, per mia sorpresa, si presenta di fronte a me con un abito in mano. Arretro di qualche passo.
Ma che..??
<<Mi prendi in giro? >>
Esplodo in modo eccessivo.
La sua espressione interrogativa mi lascia un po' di stucco.
<< Cos'ha che non va? >>
Chiede osservando l'abito.
<< Scherzi? Farei prima ad andare nuda! Io non so a che soggetti di ragazze sei abituato ma se pensi che metta questo ti sbagli alla grande.>>
Per chi mi ha presa?
<< Ei ei, stai calma. Ti sto solo chiedendo di provarlo. Sono 20 minuti che stai li a guardare quei vestiti da prima comunione.
Non fare la difficile e provalo. Anche perché avrei da fare e vorrei che scegliessi un cavolo di vestito almeno entro la fine della giornata >> Ringhio e lui tenta di nascondere un ghigno.
<< Poi ovviamente se vuoi venire al matrimonio come una meringa fai pure. >> Aggiunge con nonchalance.
Ci penso due volte.
Che mi costa provarlo..
Alla fine glie lo tolgo dalle mani di prepotenza e mi lancio nel camerino. Il suo sguardo è vittorioso alle mie spalle.
Ma si, accontentiamolo.
Provo il vestito: è di un rosso acceso, la stoffa è seta lucida, un po' alla Jessica Rabbit, attillato e lungo fino a terra con spacco laterale. Ha una scollatura generosa il che mette il risalto il mio seno prosperoso ma non troppo. Le spalle sono scoperte insieme alla schiena. Ci sono piccolissime bretelline per sostenere la parte superiore del vestito. La chiave di violino che ho tatuata nella spalla frontale è in bella vista.
E devo ammettere che da luce ai miei capelli color biondo cenere. Mi sento quasi.. sexy, senza essere volgare. Non è così male infondo. Non lo avrei mai e poi mai pensato. Adesso esco di qui e vedo cosa ne pensa Daniel.
No volevo dire Kelly. Vedo cosa ne pensa "Kelly".
<< Come..come mi sta?>> Sono un po' nervosa senza motivo quando scosto la tendina. Non ho mai indossato, nemmeno per prova, qualcosa del genere.
Kelly ,con un paio di abiti in mano, studia il mio vestito con il sorriso più grande che riesca a fare.
<< È perfetto, ti dona Rosie! E sai, a casa ho le scarpe che fanno proprio al caso tuo.>>
Batte le mani ed io sono contenta che le piaccia.
<< Beh allora che avete deciso voi due?! Oh...>> Daniel resta attonito.
<<Stupenda non è vero? >>Dice sua madre. Deglutice e non batte ciglio.
Mi scruta accuratamente da capo a piedi, il ché mi da un senso di eccitazione.
Non ho mai usato questa parola, come mi è saltato in mente..
Arrossisco d'un tratto.
Una scarica di brividi percorre il mio corpo tremante.
Abbasso il viso perché so che sto andando letteralmente a fuoco, e faccio un mezzo sorriso.
<< Si, stai.. stai bene. >> riesce a dire.
Si lecca il labbro inferiore e sembra notare il mio tatuaggio. In questo momento è a disagio, lo vedo. Si passa una mano dietro la testa e la scuote.
Eh si è molto a disagio. Eppure dovrebbe essere abituato a vederle direttamente senza vestiti le ragazze..
Restiamo tutti in silenzio, tranne Kelly che è talmente entusiasta da urlare.
<< Em.. ora ce ne andiamo ok?>> Dice Daniel cercando di distogliere lo sguardo. Rientro in camerino e mi guardo ancora una volta.
Deciso.
Tolgo il vestito e lo porto in cassa.
<< Ci penso io tesoro, voglio regalartelo, in fin dei conti è a questo che serve la sposa. Vai pure in macchina arrivo tra poco>> Kelly mi fa l'occhiolino prima che io riesca a obbiettare.
Le do un forte abbraccio per ringraziarla e mi ritiro come detto.
Arrivo nell'auto con il sorriso e vedo Daniel che cammina avanti e dietro, sta parlando con qualcuno al telefono.
<< .. Non è la mia vera sorella e no non verrà alla festa. Senti devo andare, ci sentiamo dopo. >>
Sia lui che Kelly tornano nell'auto.
Ed io divago, non voglio che si accorga che stavo origliando ciò che diceva. Non sono comunque affari miei.
<<Dovete andare da qualche altra parte? Perché io avrei davvero da fare. >>
Parla di quella festa a cui non vuole che io venga? No impossibile, le feste sono di sera non di mattina. E poi perché non mi vorrebbe? Difficile non immaginarlo, non gli piaccio.
<< Lasciaci al ristorante tu vai pure, chiamerò John per riportarci a casa.>>
Risponde Kelly.
Jhon è il loro autista personale.
Arriviamo al ristorante dopo nemmeno 3 minuti e Daniel, essendosi liberato di noi, va via come un ladro senza salutare.
Pranziamo benissimo e la giornata sembra andare a meraviglia.
Kelly mi parla di ogni minimo dettaglio che riguarda il suo matrimonio. Vorrei tanto sapere come si sono conosciuti lei e mio padre.
Lui non me ne ha mai parlato.
Effettivamente su Skype come ho già detto non facevamo grandi conversazioni.
<< Come vi siete conosciuti tu e papà? Raccontami voglio tanto saperlo.>>
Si prepara per parlarmi della sua storia preferita.
Com'è carina..
<<Beh io diciamo che lavoravo per tuo padre, in una azienda pubblicitaria nello stato di Washington. Si trovava lì per affari e per sistemare alcune questioni, quando un giorno si presentò nel mio ufficio e.. niente. C'è poco da dire: è stato amore a prima vista.>>
È bello sentirla ascoltare, sentire dire che finalmente mio padre ha trovato la pace e la felicità insieme a qualcun'altro di speciale come Kelly.
Non è al mio solito dare giudizi affrettati sulle persone, ma è quello che sento, Kelly sarà una moglie fantastica.
<< Ci siamo frequentati per circa un anno e poi abbiamo incominciato la convivenza, è un uomo buono, ha dato davvero tanto sia a me che a mio figlio.>> Papà è sempre stato così, lo era con la mamma, con tutti.
Io mi sento come lui sotto questo punto di vista.
<<..Daniel inizialmente non accettava la situazione, non era abituato a vedermi con un uomo. Era all'ultimo anno di liceo, sai l'adolscenza.. È sempre stato un po' particolare, mio figlio. >>
"Particolare"? Oh ci sono altri aggettivi che possono sostituire quel "particolare".
Aggrotta la fronte e si strofina gli occhi.
Dal tono triste di Kelly capisco che non è stato per niente facile..
<< E.. il padre di Daniel?>>
Il suo volto s'incupisce. La mia maledetta bocca..
Forse non avrei dovuto.
<< Oddio scusami Kelly non volevo.. io, beh capisco se non vuoi parlarne non preoccuparti.>>
<<No no Rosie, voglio raccontartelo. Fai pur sempre parte della nostra famiglia ed è giusto che ti confessi delle cose..>>
Fa un respiro profondo e la lascio continuare.
<<Il padre di Daniel fu arrestato per violenza domestica anni fa, ma non nei nostri confronti..>>
Oh mio dio.
<< Cos'è accaduto? Nei confronti di chi?>>
Spero di non sembrare invadente ma sono davvero incuriosita da questa storia.
<< Ecco è successo con i nostri vicini di casa, loro avevano una bambina e.. beh immaginerai cosa ha potuto fare. Ho denunciato l'accaduto io stessa quando l'ho sorpreso. Avevo paura per mio figlio, che potesse succedergli qualcosa o che gli fosse già successa.. credimi Rosie, sono ancora perseguitata da questo dubbio dopo 14 anni.>> Kelly scoppia a piangere ed io la conforto all'istante.
Le prendo le mani e le stringo.
Ha bisogno di conforto dopo una confessione simile..
<<Kelly ascoltami, andrà tutto bene. Andrà tutto quanto bene. Ti stai per sposare con l'uomo che ami ed è questo ciò che conta.
Non permettere mai al passato di intralciare il tuo futuro.
Se adesso sei dove sei è grazie a te e a nessun'altro. Ok? >>
Annuisce asciugandosi le lacrime.
Ne hanno passate tante e non li biasimo.
Non posso minimamente immaginare cosa madre e figlio abbiano dovuto affrontare. Ma sono contenta che me ne abbia parlato. Magari qualcosa sarà diverso adesso.

Sono le 18.00 e devo cominciare ad organizzare il guardaroba e controllare gli orari delle lezioni di domani.
In un ora riesco a finire tutto, sono accaldata, ho bisogno di un bagno.
A papà e a Kelly non penso dispiacerebbe.
Mi metto il costume intero e, con un asciugamano avvolto, corro nella piscina, mi sembra che si trovi al piano di sotto vicino la biblioteca.
Arrivo grazie all'aiuto di Sandra, prima o poi riuscirò a capire la disposizione delle stanze senza perdermi.
Entro ed è uno spettacolo, come rivederla per la prima volta.
Il soffitto è davvero particolare: ci sono sei rettangoli messi uno accanto all'altro, ognuno emette una luce di un colore differente.
Le pareti sono tutte in vetro bianco.
La piscina è molto ma molto grande
Levo l'asciugamano e mi butto nella grande vasca. Riemergo e portando all' indietro i capelli fradici.
L'acqua è tiepida, si sta una favola.
Mi abbandono completamente e resto un quarto d'ora così.
<<Posso entrare o dovrò aspettare che tu finisca di rilassarti? >>
Oddio! Daniel è li in piedi di fronte a me con indosso un costume che sembrano più boxer che altro.
Ho il batticuore, probabilmente mi farà venire un infarto.
<< È la terza volta che mi spaventi, pensi di riuscire ad arrivare in modo più ..normale?>>
Scoppia a ridere, il ché strappa una risata anche a me.
<<Non riesco a farne a meno.
Allora.. posso farti compagnia? >>
Assumo un espressione preoccupata.
<< Tranquilla non sono qui per violentarti, ho solo intenzione di rilassarmi proprio come stai facendo tu. >> Sospiro e gli faccio cenno di raggiungermi. O meglio di stare dall'altro lato della piscina.

Uncover.    #WATTYS2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora