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Casa di Bonnie è simile alla mia vecchia casa di Miami: niente lusso, solo un arredamento semplice con  oggetti vintage non perfettamente in ordine.
Percorrendo il corridoio, faccio particolarmente caso ad una fotografia appesa vicino la piccola bacheca. Una bambina sorridente con una finestrella in mezzo ai denti è su un immenso prato verde e indossa un completo da ballerina rosa confetto, Bonnie avrà avuto sei o sette anni, adorabile. Alle sue spalle ci sono una donna ed un uomo che le reggono la mano, quest'ultimo è molto somigliante alla mia amica. Devono essere i suoi genitori. Mi rattristo a quel pensiero, io Bonnie conviviamo con la stessa identica sofferenza. Ma dover perdere due persone così importanti dev'essere ancora più devastante che perderne una.
Per come si stanno svolgendo le cose qui, vorrei tanto rifugiarmi dalla nonna, farmi coccolare e sentirmi dire che andrà tutto bene come fa ogni volta che un problema entra in atto.
<< Fa come se fossi a casa tua, io preparo due camomille, così mi racconti. Tieni questi, accendo i termosifoni.>>
Mi dà una coperta con cui avvolgermi e dei calzettoni neri.
Quest'ultimi mi fanno venire un piccolo sorriso alla bocca.
Sono felice di averla come amica.
Si allontana in cucina e tolgo gli  stivali.
Infilo i calzettoni e mi appoggio sul divano.
Avrò sicuramente delle occhiaie da far paura.
Ha rovinato tutto e ho la sensazione che lo farà ancora.
Daniel.
Perché è così volubile..
Volevo solo chiarire con lui e invece la situazione è andata a peggiorare.
Mi turba dovermi attenere ai suoi umori.
Dopo cinque minuti Bonnie arriva con due tazze e si siede nella poltrona di fronte a me.
Le racconto tutto: da quando sono arrivata a New York fino a stasera, tralasciando l'episodio con il preside Clark (non so quando avrò il coraggio di raccontarlo). Nel corso della conversazione Bonnie sembra sempre più sorpresa.
<< Daniel Gheller? Stai davvero dicendo che Daniel è figlio della compagna di tuo padre?>>
Non ci crede. Nemmeno io se è per questo.
<< Si.. Per quanto ho capito sembra che tu lo conosca>>
Provo ad indagare attraverso Bonnie, magari lei sa qualcosa che io non so.
<< Se lo conosco? E chi non conosce Daniel Gheller al campus. Noi abbiamo più o meno le stesse conoscenze, in particolar modo però  Alex, perché è il migliore amico di entrambi.
Molti preferiscono non aver a che fare con lui >>
La cosa si fa interessante più di quanto pensassi.
<< E perché?>>
Sta sera per te Bonnie sarà un interrogatorio, perciò prendi in mano un antistress e preparati.
<< È un tipo strano, lo è sempre stato.. Molte persone hanno timore di lui non te lo nascondo, a volte è un ragazzo come tutti gli altri, altre volte diventa un lupo mannaro.
Una ragazza diversa ogni sera, mettendo in chiaro ad ognuna che non vuole niente di serio ecc. Be' chi vorrebbe un pazzo come fidanzato pensandoci.
Alex mi ha raccontato che una volta è finito dentro per aver rotto il setto nasale ad uomo anziano con le stampelle. Però tu più di me sai benissimo che è stato rilasciato dopo aver pagato la cauzione e ha dovuto risarcire quella persona per i danni subiti. 
Un'altra volta ,invece, si dice che ha tentato il suicidio. Lo hanno colto di sorpresa sulla rampa di un grattacielo qualche anno fa.. Si lo so è sconvolgente.>>
Resto scioccata da quelle parole.
Chi è Daniel Gheller? Chi è quella persona con cui vivo?
Kelly e mio padre sapranno? Secondo me no, non passano granché di tempo con lui..
<< Si conosce il motivo di tutti questi avvenimenti? Perché lo ha fatto?>>
Voglio chiarezza..
<< Rosie, ci facciamo tutti la stessa domanda da tempo.. Ho solo una teoria.
Ed è che magari è solamente un ragazzo incompreso bisognoso di attenzioni.>> Perché mai vorrebbe attenzioni? Non è proprio il tipo.
<< E con attenzioni mi riferisco alla parola "aiuto". Ma non credo voglia farsi aiutare, forse capirai il perché visto il suo carattere, perciò noi ci comportiamo come se niente fosse.>>
Precisa infine.
Daniel non ha molti amici, picchia chiunque gli rivolge parola.. tenta il suicidio una volta.
Sembrerà incomprensibile ciò che sto per dire, ma tutto quello che voglio adesso è vederlo.
Le parole di Bonnie mi hanno fatto riflettere.
Ho reagito malissimo prima.
Ho sbagliato forse più di lui.
Non avrei dovuto attaccarlo, dovevo farlo ragionare e capire le sue intenzioni.
In fin dei conti lo ha ammesso lui stesso che voleva proteggermi.
Non l'avrebbe fatto per nessun altro se è per questo.
Eppure sta sera è andata come io non mi sarei mai aspettata..
Perché?
<< Bonnie devo incontrarlo.>>
Dico.
<< Cosa? Sei sicura? Ti ricordo che è incazzato a morte con te, e poi non mi è piaciuto come ti ha trattata sta sera..>>
<< Lo so, ma gli devo delle scuse.
Pensaci: ha già fatto del male a un uomo tempo fa pagandone poi le conseguenze. Oggi mi ha difesa correndo lo stesso pericolo. Perché mai dovrebbe rischiare per me?
Ha odiato fin dal primo momento la mia presenza. Magari sono io a non averlo preso per il verso giusto>>
Mi alzo in piedi e ripiego la coperta.
Bonnie scatta in piedi e mi blocca il braccio.
<< Aspetta, mando un messaggio ad Alex per sapere se è con lui.>>
Annuisco e nell' attesa recupero anche io il mio cellulare e mando un SMS a Kelly e papà per la buonanotte e fargli sapere che qui va tutto alla grande.
Enorme bugia.
<< Rosie, Daniel non è con Alex. Se ne è andato.>>
<< Andato dove?>>
Chiedo sperando sia a casa, altrimenti non saprei dove andare.
<< Dice che non lo sa. Erano appena tornati a casa da Alex, poi lui dal nulla ha preso la sua moto e se ne è andato senza dire una parola.>>
Primo: non sapevo avesse una moto. E secondo: sono in pensiero per lui.
Ho davvero appena detto che sono in pensiero per lui?
Ok adesso non ha importanza, devo cercarlo.
Prendo il mio cappotto e rimetto gli scomodi stivali.
<< Aspetta aspetta. Cosa vuoi fare?!>>
La cerniera della scarpa si è bloccata cavolo.
<< Quello che pensi>>
L'agitazione comincia a farsi sentire.
<< Oh no no. È l'una del mattino e non sai dove andare. Non commettere sciocchezze Rosie, domani ci parlerai.>>
Non le rispondo e con rabbia cerco di chiudere questa maledetta cerniera dello stivale.
Sento la mano della mia amica sulla spalla.
<< Capisco che hai bisogno di parlarci, da parte tua è molto generoso voler chiedere scusa anche se non si ha granché di colpe. Ma adesso è molto tardi, Daniel sarà in giro chissà dove.
Domani sarai più riposata e saprai cosa fare. >>
Mi calmo e rifletto..
Forse ha ragione. Se esco ora nel bel mezzo della notte e girovagare nella speranza di incontrarlo, sono pazza.
A casa non ci sarà, ne sono sicura. Se c'è la minima occasione di potermi evitare non andrebbe lì. Non sa neppure che sono da Bonnie.
Mi arrendo e annuisco.
<< Bene, vai a dormire dai. Domani è un nuovo giorno>> Fa sottovoce con un dolce sorriso.
Questa frase me la diceva sempre la mamma. Mi incitava a non guardare mai indietro. Il suo motto era "realizza il futuro, vivi il presente e lascia il passato all'avvenire".
Ebbe me all'ultimo anno di liceo e si sposò subito con papà, una giovane donna molto molto saggia.
E me l'hanno portata via..
Penso ancora più affondo.
So che non c'entra un bel niente con il casino di oggi e so che non sono affari miei, ma voglio che Daniel sappia la verità su suo padre. Lui può conoscerlo, può avere una scelta. Io non ce l'ho avuta.
Si. Il papà ha commesso una cosa orrenda; io non lo conosco e non non so quali siano le sue ragioni per questo atto, ma tutti hanno diritto ad una seconda possibilità (anche se persone del genere a mio parere non si meriterebbero nemmeno di respirare).
Ho deciso. Domani chiamerò Kelly e le parlerò di questa faccenda. Sarà una giornata piena e prevedo che questa notte la passerò in bianco.
Mi sistemo nel divano letto e cerco disperatamente di pensare a qualunque cosa, pur che non sia  Daniel..

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now