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<< No, sono solo la figlia di William Price>>
Rispondo con chiarezza.
Cerco di nascondere il mio imbarazzo non rivolgendo lo sguardo a nessuno di loro.
<< La figlia di Mr Price? Questo non ce lo avevi detto Daniel>>
Fa il ragazzo vicino a me.
È moro con gli occhi scuri. Davvero un bel tipo.
<< Non era importante>> Dice Daniel accompagnato dalle spallucce che fa  in quella sua maniera menefreghista.
Abbasso la testa e mangio una patatina dal piatto di Bonnie per evitare l'ingombro.
È estremamente bravo nel farmi sentire a disagio.
Bonnie e Alex che sono vicini tra loro si sussurrano qualcosa all'orecchio.
Devo dire che quei due sono molto affiatati.
<< Il solito cazzone, arriva una bella ragazza a casa tua e non ce la presenti nemmeno?>>
Commenta "Mike"? Credo si chiami così, è seduto all'esterno del tavolo: è biondo e occhi azzurri, sembra un tipo formale (il classico figlio "di papà") ma non si direbbe lo stesso del suo modo di parlare.
Non so come reagire, non riesco a capire se mi ha appena fatto un complimento o sta solo cercando di mettere Daniel in difficoltà per gioco.
<< Chiudi quella fogna Mike>>
Risponde in tono esasperante.
Mike alza le mani in segno di resa in modo sarcastico.
Si crea qualche momento di oblio.
Bonnie mi guarda apprensiva quando nota che non faccio a meno di tenere gli occhi su Daniel. Senza farmi notare ovviamente.
<< Al contrario di Mike io sono abbastanza grande da potermi presentare da solo. Sono Finn>>
Interrompe il ragazzo moro accanto a me.
<< Un'altro cazzone..>> Bisbiglia sempre Mike.
Arrossisco alla gentilezza in cui mi rivolge la mano Finn.
<<Rosie>>
La stringo.
Ha un gran bel sorriso.
<<Rosalinda>>
Precisa Daniel. È lì che guarda un po' imbambolato, un po' infastidito.
Ditemi quando non lo è.
<< Fa lo stesso>> Interviene inutilmente Melissa.
<< Sei universitaria alla Columbia?>>
Si rivolge a me Finn ignorando entrambi.
Già mi piace.
<< Si, sono qui solo da una settimana, devo dire che mi sono quasi abituata, è bella New York>>
Ammetto con stupore tralasciando particolari.
<< Eh già, chi è che non ama New York. E da dov'è che vieni?>>
<< Miami.>> Rispondo con buona creanza. Sembra davvero simpatico Finn, soprattutto mi piace il suo interessamento.
<< Wow, ci sono stato una volta. È magnifica! Rimarrai qui fino alla laurea? O hai altri programmi?>>
Apro la bocca in segno che sto per rispondere..
<< L'interrogatorio è finito? No perché sai, non vorremmo disturbare.>>
Interviene quella testa calda di Daniel.
Finn lo guarda infastidito e acconsente.
Perché lo fa? Forse per evitare di discutere? O ha un po' di timore?
<<Ci state annoiando>> Enuncia Melissa subito dopo con gli occhi tronfi puntati su di me.
<< Scusa?>> Esordisco stridula.
Daniel guarda prima me poi lei sperando veramente che io non le dia corda.
Mi ripeto di non risponderle e stare buona..
<< Ok, che ne dite di andare tutti in centro? >> Propone Alex ad alta voce appena avverte la tensione.
Mike, Finn Bonnie e Melissa accettano annuendo senza incertezze.
<< Rosie?>> Alex aspetta la mia risposta e tutti mi guardano, particolarmente Daniel che sembra non voglia che io vada.
<< Em.. no grazie, credo andrò a casa a studiare, voi andate pure.>>
Ed è la verità. Non me la sento di uscire con loro, soprattutto se dev'esserci Melissa a tormentarmi.
Daniel mi lancia uno sguardo innervosito. Ma perché cavolo non la smette di fissare in questo modo la gente?!
Tutti fanno per alzarsi da tavola quindi anche io, lasciando la paga per ciò che ho mangiato.
Arrivo vicino alla mia auto, che si trova accanto ad altre tre: Quella di Daniel, Bonnie e Alex credo.
<< Rosie sei sicura di non voler venire? Ci divertiamo>>
Supplica la mia amica a mani congiunte.
Daniel non smette di fissarmi, pur avendo appiccicato la ragazza dai capelli ossigenati che mastica una gomma nemmeno fosse un cannellone.
Ha una finezza equivalente a zero quella lì.
<< Devo davvero studiare, sarà per la prossima volta giuro>>
Rispondo con educazione.
Ci abbracciamo e si allontana per salire in macchina.
Finn si avvicina a me.
<< Beh ci si vede Rosie, magari all'università. O in giro..>>
Dice balbettante scuotendo le sue dita tra i capelli.
<< Sicuramente Finn>>
Annuisco con un mezzo sorrisetto e arretra senza cessare di guardarmi, fino a che non entra in auto.
In fondo qualche amico in più non mi dispiace.. Non sarebbe male fare conoscenza con qualcuno tipo Finn o Alex.
Di certo non Mike: per carità, ha il suo modo di essere simpatico ma non mi piace chissà quanto.
<< Daniel tu che fai?>> Domanda appunto Mike che nel frattempo mi saluta con la mano e un occhiolino.
<< Non vengo, ho da fare.>>
Declina con tono monocorde.
Ha da fare. Sempre impegnato.
<< Vabbè.. Dai muoviti Melissa!>>
Ribatte Mike impaziente.
Melissa è ancora vicino a Daniel.
Riesce a vivere senza un qualche essere maschile che non le stia intorno?
<< Arrivo! Noi ci vediamo dopo?>>
Mette le sue luride braccia attorno il collo di Daniel. Ma a lui sembra infastidito da quel gesto.
<< No, te l'ho detto ho da fare. >>
Le toglie subito di dosso e lei alza gli occhi al cielo. La scena mi diverte quasi.
<< Come sei scorbutico, beh ci vediamo quando hai voglia allora>>
"Quando hai voglia?" Intendeva proprio quello? Ne sono disgustata..
Non so ancora perché sono qui quando invece dovrei andarmene a casa.
Se ne vanno tutti.
Tranne Daniel.
Apro la portiera della mia macchina per non dover affrontare un qualche tipo di conversazione con lui.
<< Dove stai andando.>>
Sbotta. S'incammina a passo deciso per venirmi incontro.
<< Dove credi che vada? A casa ovviamente>> Assumo un tono secco e distaccato.
<< Non avevamo un impegno noi due?>>
"Avevamo", ha detto bene.
Sta seriamente facendo finta di niente?
<< Oh ma davvero?! A quanto pare qualcuno non si è presentato questa mattina alle "10.00">>
Non ha scuse, inutile che alza la voce.
<< Ero impegnato. >>
Comincio ad odiare la parola "impegno". La sua espressione si fa tenue, quasi dolce..
<< Ho visto il tuo impegno, è appena andato via>>
Dico riferendomi a Melissa. Chi vuole prendere in giro. È sicuro che era con lei.
<< Perché cazzo ce l'hai così tanto con Melissa. E poi non ero con lei.>>
<< Io non ce l'ho con lei. È  questione di principio Daniel, forse ti è nuova questa parola>>
Alza gli occhi al cielo e contrae i muscoli. Ma mantiene una certa calma. Anzi, tenta ad accennare un sorrisetto.
<< Ok, ho sbagliato, è colpa mia e quello che ti pare. Ma ora ti sto chiedendo di non fare la difficile e venire con me.>>
<< Perché pensi di poter comandare la gente a tuo piacimento? È una cosa meschina>>
Infatti ne sono disgustata.
Nessuno ha mai creduto di poterlo fare. Non con me sicuramente.
Si mette a ridere.
<< Meschina? >>
<< Si. Meschina.>>
Metto le braccia conserte con altezzositá.
Ride ancora di più.
<< Cosa c'è di così tanto divertente?>>
Non la finisce e mi sta seccando.
<< Tu Rosie. >>
<< Ah io sarei divertente? Ok. Come vuoi.
Ci vediamo a casa Daniel.>>
Sono stufa delle sue prese in giro.
Mi volto e tento di andarmene una volta per tutte.
Afferra con fermezza la mia spalla prima che io possa salire in auto.
<< Dai. Mi farò perdonare, vieni.>>
È strano che le sue parole abbiano il sapore delle suppliche.
<< Mi irriti.>> Dico esplicitamente.
<< Appunto. È quello che provo anche io ogni volta che ti guardo.
Ma sbaglio o vuoi che diventiamo amici? Non volevi farlo per i nostri genitori?>>
Tira in ballo il mio essere moralista con suo solito gioco.
<< Si ma tu..>> Interrompe alzando una mano.
<< Ecco. Quindi adesso fai tu la prossima mossa Rosie. E con questo intendo di sforzarti di non opporti. Dopodiché salire nella mia auto, e restare in silenzio finché non arriviamo a destinazione.>>
Ecco cosa intendevo per "irritante".
Ho davanti a me una scelta.
Potrei liquidarlo e farlo pentire di sta mattina.
Oppure accettare senza storie.
Ora che ci penso sarei un ipocrita orgogliosa se rifiuto.
Infondo l'ho voluta io questa "amicizia" o conoscenza approfondita.
<< Ok. A patto di sapere dove andremo.>>
Lo oltrepasso continuando verso la sua Audi.
<< Rispetta quello che ti ho appena chiesto, silenzio fino a destinazione. Ricordi?>>
Dice a voce acuta dietro di me.
<< Ah si, come tu hai rispettato l'appuntamento ?>>
Entriamo e mette in moto.
<< Me la farai pagare per molto immagino>> Fa quel sorriso un po' cattivo ma senza tanta malizia che a me piace molto..
Mi sciolgo un po' e sorrido.
<< È probabile>>
Sussurro compiaciuta.
Finiamo in autostrada accompagnati da una musica rilassante.

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now