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Il suono fastidioso della sveglia mi fa sobbalzare. Scivolo via dalle braccia di Daniel che mi avvolgono, per allungarmi a spegnere la sveglia.
<<Altri 5 minuti, Kelly capirà.. >>
Dice Daniel beffardo coprendosi gli occhi con un braccio.
<< No, altri 5 minuti e Kelly mi ucciderà. Non ho ancora visto il mio cellulare e ho il presentimento di avere già qualche chiamata persa.>>
Percepisco gli occhi al cielo di Daniel.
Recupero il mio cellulare e come sospettavo 2 chiamate di Kelly e un messaggio.
<<Come non detto..>> Fa Daniel non appena vede la mia fronte aggrottata.
Scendo dal letto con tutto il lenzuolo scoprendo Daniel che resta nudo, o quasi. Ha i boxer.
<< Che bisogno avevi di trascinarti via il lenzuolo. Ti ho già vista nuda, e mi piacerebbe vedertici ancora se non ti dispiace.>>
Arrossisco di botto. Mi sento imbarazzata quanto adorata quando esprime il suo desiderio nei miei confronti.
<< Ho freddo. E poi te l'ho detto devo sbrigarmi. Mi vesto e corro da tua madre.>> Pessimo modo di divagare.
<<Balle. Non voglio che ti vergogni, soprattutto dopo quello che abbiamo fatto ieri sera.>>
Sento le farfalle nello stomaco e l'inguine infuocato se ripenso a quelle sensazioni.
Con i capelli spettinati e le guance rosse mi avvicino a lui che si alza subito a sedere. Mi infilo tra le sue gambe in piedi e lui inclina la testa all'indietro per potermi guardare.
<< Non mi vergogno.>>
Riesco a dire con un filo di voce.
Mi osserva attentamente con la luce riflessa negli occhi.
<<La mattina appena sveglia sei ancora più bella.. Cazzo non guardarmi in quel modo, me lo fai venire duro ancora prima di realizzare che ore sono.>>
Gli accarezzo i capelli e accenno un sorriso dolce. In che modo lo starei guardando?
<<È l'ora che ti vai a fare una doccia. Accompagnerai tua madre all'altare ricordi? Ti vorrà impeccabile. >>
Lo è già di suo impeccabile.
Vorrei starmene qui in questa stanza chiusa con lui tutto il giorno.
<< Sicura che devi andare proprio ora?>>
Prende il pacchetto per fumare e si alza per aprire la finestra. La luce del giorno lo travolge.
Un immagine pazzesca e a dir poco sexy..
<<Si, devo. Perché?>>
Domando con voce tremante mentre -ancora con il lenzuolo che mi avvolge- recupero un vestitino comodo da infilare in due secondi.
<< Ti volevo nella doccia con me sta volta.. >> Comincia e aspira un po' di fumo.
<<E devo essere sincero, anche se non avessi voluto, ti ci trascinavo dentro lo stesso.>>
Continua con autorità.
Vorrei correre verso di lui e saltargli addosso.
<< Per tua sfortuna non puoi. Sarà per la prossima volta. Abbiamo tutto il tempo.>> Dico quest'ultima frase con il sorriso alla bocca.
<< Vieni qui.>> Mi invita tra le sue braccia. Percorro questa poca distanza e in un attimo mi trovo attaccata al suo petto. Strofina la sua mano sulla mia nuca provocandomi dei leggeri brividi.
<< Prometti.>> Enuncio mantenendo forte la stretta di questo abbraccio.
<< Prometterti cosa?>> Domanda leggermente turbato.
<< Che non mi farai soffrire.>>
Pronuncio queste parole con vulnerabilità. Non dovrebbe essere così, non dovrei avere questo timore, ma Daniel è Daniel.
Mi afferra per le spalle e mi allontanata poco poco da sé, dopodiché mi tocca il viso.
<< L'ultima cosa che voglio è farti soffrire. Ma non posso promettertelo. È un controsenso, ma non posso essere ipocrita e prometterti qualcosa di cui non sono certo. Voglio renderti mia, o meglio, già ti considero mia.. Non ho mai avuto una relazione e ho paura che dovrai spiegarmi come si fa. Ma farò tutto quello che posso per non sbagliare con te.>>
Si riferisce al fatto che deve lavorare sul suo umore e sinceramente non mi sento di restarci male.
E poi com'è che si dice? Lui mi ha insegnato a fare l'amore. Io gli insegnerò ad amare.
<< Non sbagliare e basta. Mi conoscerai meglio e imparerai a capire che io non sono permissiva.>>
Assumo uno sguardo un po' irrisorio e Daniel ride sentitamente.
<< Questo lo so, non lo sei per niente, ma alla fine sei durata poco, non hai resistito al mio fascino.>>
Butto gli occhi al cielo.
<< Non puoi permetterti di fare il presuntuoso.>>
Gli faccio notare mentre mi distacco da lui per prendere borsa e cellulare.
<< E perché?>>
<< Perché il ragazzo super impegnato con la sua vita che non voleva storie serie e che mi prendeva costantemente in giro ha detto di provare qualcosa per me ieri sera.>>
Lo metto K.O. e lui sconfitto annuisce.
<< È vero.. Ma.. Non eri in ritardo tu? Guarda il tuo cellulare vibra>>
Cerca di svagare anche se.. Cavolo, Kelly mi sta chiamando. Rispondo con un gesto fulmineo
<< Kelly! Si, sto arrivando giuro, la sveglia non ha suonato..>>
Vedo nel frattempo suo figlio da per buttare la cicca e venire verso di me, o meglio dietro di me.
Cosa ha intenzione di fare con quello sguardo di sfida?
Sento il suo caldo respiro sul collo e le sue dita che scorrono dalla mia giù sino al polso. Chiudo gli occhi per i brividi e a mala pena capisco cosa mi sta dicendo Kelly.
Mi sta mettendo in seria difficoltà..
<< Oh si, certo.. La truccatrice..>>
Dico con tono di voce offuscata.
Cerco di bloccare la sua mano ma fallisco. Comincia a baciarmi delicatamente il collo spostando i miei capelli sul lato opposto.
Mi sento affannata.
<<Shh..>> Mima lui con il dito.
<< Ehm si.. Credo vada bene. Il mio vestito è lì giusto?>>
Mi sembra di parlare stupidamente.
Daniel mi sta torturando. Devo terminare la chiamata prima che Kelly si renda conto di qualcosa.
<< Ok, sono lì da te in un baleno.>>
Mi saluta e mi affretto ad attaccare.
Mi dimeno da Daniel e gli dò una piccola spinta che però non gli fa perdere l'equilibrio nemmeno di un centimetro.
<< Sei pazzo? Ero con tua madre al telefono e poteva scoprirci.>> Lo riprovero ma senza arrabbiarmi.
<< E allora? Tanto lo dovrà scoprire.
Sei talmente eccitata che secondo me non hai poi così voglia di raggiungere mia madre.>>
Si riavvicina e senza farmi replicare mi afferra per baciarmi.
Non faccio nulla per fermarlo e mi godo questo bacio appassionato.
<< Devo andare e sul serio Daniel.>>
Provo a dire tra i baci in corso.
Mi fa perdere la ragione.
<< Ok, Kelly dovrà sapere quanto l'ho odiata in questo momento.>> Dice.
Mi lascia andare titubante ed io mi tuffo subito alla porta.
<< Glie lo farò presente, ci vediamo dopo allora.>>
Mi chiedo come ci comporteremo al matrimonio, mi chiedo se sarò in grado di frenare i miei ormoni, la mia voglia di lui.
<< Suppongo di sì, a dopo.>>
Fa grattandosi la testa.
Apro la porta ed esito per un attimo.
Devo fare prima una cosa.
Mi giro e vado un'ultima volta da Daniel. Mi metto in punta di piedi e lo bacio.
<< Ti amo>>
Sorpreso dal gesto mi stringe forte e mi scruta intensamente gli occhi.
<< Io ti amo di più.. Cazzo ora vai altrimenti mi denunceranno per sequestro di persona.>>
Rido alla sua battuta e mi decido ad andarmene senza guardarmi in dietro.
Sono felice quanto spaventata.
Ho tutto ciò che volevo. Ed è proprio questo che mi spaventa.
È possibile essere felici e star male nello stesso momento per pura paura?
Ho paura della reazione di papà, ho paura di non riuscire gestire Daniel, ho il terrore di perderlo.
Arrivo da Kelly 10 minuti dopo, essendo in una casa/villa a pochi isolati dall'hotel.
È qui che staranno lei e papà dopo le nozze, è uno spettacolo. Il giardino è immenso con una stupenda piscina e la struttura della casa è in legno massiccio con delle vetrate da cui si può intravedere la sala relax con una grande jacuzzi.
La porta è aperta e naturalmente una delle guardie di papà e lì sulla soglia.
Mi saluta dicendo <<Buongiorno signorina Price.>> ed io ricambio semplicemente con un buongiorno perché non ricordo come si chiami.
Sento un grande chiasso provenire da una delle stanze di sopra, come non riconoscere la voce squillante della futura sposa di papà.
Ben 5 ore dopo sono pronta.
Capelli sciolti e ondulati, trucco leggero.
Il vestito è come lo ricordavo, semplicemente incantevole e spero solo di essere all'altezza di indossarlo oggi.
Le altre damigelle sono decisamente graziose con anche loro dei vestiti rossi corti tutti uguali tra loro. Non ho preso granché confidenza con queste ragazze, sembrano tutte conoscersi tra loro visti i continui pettegolezzi, avranno dalla ventina alla trentina d'anni. Kelly mi aveva detto che erano tutte colleghe di lavoro tranne una, quella con i capelli corti alla maschietto, che è sua cugina.
Non so perché ma vedendo loro mi sento quasi fuori luogo con quest'abito così appariscente con scollo a cuore che mi scopre spalle e schiena; per non dimenticare il lungo spacco. Avrei dovuto vestirmi come loro, cioè non come loro: per quanto ne so la damigella d'onore dev'essere diversa dalle altre damigelle. Però magari mi sarei accontentata di qualcosa di più sobrio.
Basta parlarne, i giochi sono fatti.
Trucco perfetto, capelli anche. Siamo tutte pronte. Aspettiamo Kelly scendere le scale e sono in estasi. Non vedo l'ora di vederla e temo che potrei emozionarmi. Mi chiedo se Daniel sia già in chiesa, molto probabilmente si.
Si sarà preparato insieme a mio padre.
E se gli avesse detto tutto? No, non lo farebbe ad un passo dal matrimonio.
Tutta questa smania deve finire.
<< È in ritardo di mezz'ora. La wedding planner continua a chiamare, che le dico?>>
Dice la cugina di Kelly.
Le ragazze entrano nel panico e continuano a controllare l'ora.
<< Dille pure che stiamo partendo da qui, vado un momento da Kelly a controllare come va.>>
Improvviso io, è probabile che si stia ancora mettendo l'abito.. Ma mi sembra strano, non ci dovrebbe mettere così tanto. Così mi decido a salire e raggiungerla.
Dò due colpi alla porta prima di entrare.
<<Kelly? Sono Rosie, posso?>>
Domando anche se ho già abbassato la maniglia per poter entrare.
<< Certo Rosie entra.>>
Mi accoglie la voce singhiozzante di Kelly.
Sta piangendo?
Entro e la vedo in tutto il suo splendore, ma con le lacrime agli occhi. Spero siano lacrime di gioia e ansia da pre-matrimonio.
<< Cavolo Kelly, sei incantevole! Cosa c'è? Qualcosa non va? Ci stanno aspettando e forse non ci crederai ma siamo in ritardo di mezz'ora.>>
Non appena le rivelo questa notizia i suoi occhi saltano fuori dalle orbite.
<<Oh Dio.. Siamo molto in ritardo, scendiamo in un istante!>>
OK non è stata una buona idea agitarla ancora di più.
Mi avvicino a lei frettolosamente.
<< Oh no, aspetta, non puoi andare così. E poi dimentica ciò che ho detto: una sposa non è mai in ritardo, sono gli altri ad essere in anticipo.>>
Riesco fortunatamente a strappargli un risolino.
<< Vieni, sediamoci due secondi.>>
Annuisce e ci sediamo sul letto.
<< Te la senti di parlare? Non so precisamente come ci si sente, ma deduco che siano lacrime di gioia e nervosismo le tue. Sfogati pure, sfrutta la mia posizione di damigella d'onore/ psicoterapeuta. Cos'è che ti preoccupa?>>
Trascorrono 10 minuti buoni e intensi per tirare fuori tutto, ogni pensiero.
Kelly si trova nella mia stessa situazione, è paradossale.
È talmente felice da stare male, ha paura, come me.
<< Ok, ti ho torturata abbastanza. Tuo padre mi sta aspettando, è ora che ci diamo una mossa o penserà che abbia cambiato idea.>>
Sono felice di averla in qualche modo tranquillizzata.
Ci alziamo, pronte per andare.
<< Rosie..>>
Mi chiama.
<< Si? >>
Mi ritrovo abbracciata a lei, calorosamente.
<< Grazie, davvero. E non solo per questo, ma anche per esserci. Per tuo padre, e anche per Daniel. La tua influenza gli fa bene, sembra protettivo nei tuoi confronti. Ed è bello un rapporto così tra fratelli.
Ha trovato una buona amica.>>
"Fratelli", "una buona amica"...
Abbraccio Kelly con la consapevolezza di tradirla, non le sto dicendo la verità. Con quale faccia le dirò che amo suo figlio? Il mio abbraccio si alleggerisce per via delle forti palpitazioni.
Se non si stesse per sposare le direi come stanno le cose. Ma purtroppo dovrò nascondermi, o meglio, dovremo nasconderci.
Stringi i denti Rosie..

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now