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Oggi è tutto decorato qui, parlo esternamente.
Ci sono rose rosse ovunque, la piscina è illuminata, il grande sentiero che conduce all'entrata del castello è ornato da luci dorate e argentate.
È estremamente elegante.
Direi che siamo soli a parte i camerieri che si occupano di sistemare i dettagli e le guardie. Ho come l'impressione che la cena si svolgerà al di fuori.
<< Bene, ora che siamo qui dove andiamo?>>
Domanda apparentemente sciocca, ma non capisco che senso aveva venire qui prima degli altri..
Abbiamo occhi ovunque e tutti potrebbero arrivare da un momento all'altro.
Daniel tira fuori dalla sua tasca una chiave.
<< Credevi non ci avessi pensato? Dobbiamo solo entrare nel retro per non farci vedere arrivare insieme.>>
Non avendo idea di dove andare lo seguo.
<< Ma guarda un po' chi si rivede nei paraggi!>>
Come non detto. Io e Daniel sobbalziamo in contemporanea.
È Jason.
Dall'espressione di Daniel percepisco le miriadi di parolacce che sta pensando.
<< Ei Jason! Come mai qui? Avevi detto che non potevi esserci oggi>>
Nonostante sia piombato in un pessimo tempismo sono felice di rivederlo.
<< Ho rivalutato l'idea, non potevo mancare al matrimonio dei Price.. Così mi sono preso la giornata libera, ne avevo comunque bisogno; sarebbe stato stressante prendere questa mattina un'aereo e dirigermi alla Juilliard.>>
Daniel con l'aria più stressata di quella che intende Jason comincia a fumare cercando di ignorarlo.
<< Sono felice che tu sia venuto alla fine. Ma eri alla cerimonia? Non mi sembra di averti visto.>>
Domando nella vaghezza più assoluta.
<<Purtroppo no. I miei erano lì ma li ho avvertiti che li avrei raggiunti qui al ristorante. A quanto pare sono in anticipo, e qualcuno ancora prima di me. Come mai così presto voi due?>>
Daniel borbotta qualcosa come di farsi gli affari suoi ma in modo più dispregiativo, ma Jason non lo ha sentito, almeno credo.
<< Beh.. Ci siamo dati alla fuga. Sai i paparazzi, i giornali ecc. Ed eccoci qui.>>
In fin fine sto dicendo la verità.. Però che frustrazione tutta questa ansia.
<< Si si, so cosa significa, lo capisco bene. Comunque cavolo, stai benissimo!>>
Arretra per scrutarmi meglio da capo a piedi.
<<Ma che cazz..>> Interviene Daniel ma sovrasto la sua voce anche se Jason lo guarda in modo strano.
<< Grazie! È stata Kelly a propormelo.
Mi sento un po' troppo... Beh non sono abituata. In fin dei conti sono subentrata da poco più di un mese nella vita di mio padre e trovo tutto troppo sopra le righe rispetto alla mia ecco.. Normalità.>>
Confesso anche se penso sia palese.
<< Ti ci abituerai presto. L'importante in questo "mondo" sono i falsi sorrisi ed evitare scandali, per il resto condurrai una vita normalissima.>>
Non appena pronuncia la parola "scandali" la mia faccia si rivolge verso quella di Daniel, che senza farsi notare mi fa cenno di stare tranquilla.
<< Grazie per l'inutile lezione di vita ma meglio andare che gli invitati cominciano ad arrivare.>>
Fa Daniel per cercare di togliere Jason dai piedi. O meglio, siamo noi a toglierci di mezzo. Accenno ad andare trovando le parole per liquidare Jason.
<< Ci vediamo tra poco.>> Mi precede Jason e io lo saluto momentaneamente con un cenno poiché tra poco lo rivedrò.
<< Ci mancava che quel coglione venisse oggi.>>
Esulta Daniel quando siamo abbastanza lontani da occhi indiscreti.
<< Jason parlava di scandali. Io non so nemmeno cosa significhi in questo "mondo" come diceva lui. È il caso di preoccuparsi?>>
Già lo sono preoccupata, al contrario di lui.
<< No. La vita è nostra, le decisioni sono nostre. Chi cazzo se ne frega di quello che pensano gli altri. Prima diremo di noi, prima potrò stare con te senza rotture di coglioni.>>
Dice amaramente. Qualcosa lo infastidisce.
<< Dopo natale lo faremo. Cos'hai? Dai Jason mi ha solo fatto un complimento, non intendeva provarci quindi evita di sbottare inutilmente. E poi hai visto anche tu la sua intesa con Spencer ieri. >>
Non nascondo che la sua gelosia mi piace da morire..
<< Ho sbottato? Non mi sembra.>>
<< No ma stavi per farlo.>>
Gli ricordo.
<< Già. Comunque un piccolo particolare che non sai è che a Spencer piacciono le donne.
Il tuo amico è andato in bianco ieri, quindi pensa di avere il libero arbitrio con te. Se tu la smettessi di essere così dolce e carina resterebbe al suo posto.>>
Cosa? Spencer è gay? Non lo avrei mai detto da come interagiva con Jason.
Però non ho voglia di discutere adesso per una stupidaggine.
<< Dolce e carina? Non perché debba darti giustificazioni, ma che ti piaccia o meno io sono questa. Ho scelto di stare con te ma non per questo devo costruirmi intorno una campana di vetro per garantirti la tranquillità. Non possiamo parlarne altre miriadi di volte.>>
Daniel sbuffa ma mi prende le mani.
<< Hai ragione, cercherò di comportarmi bene.>>
Gli sorrido ma non mi sporgo per dimostrare alcun tipo di affetto dato che vediamo persone arrivare.
<< Visto, non è difficile.>>
Dico.
<< Tu sei difficile però. E non hai idea di quanto vorrei averti per me in questo momento. Ma ci tocca.. Andiamo prima che si chiedano dove siamo finiti.>> Replica lui.
Gli sposi fanno il loro ingresso formalmente anche se Kelly avrebbe voglia di scatenarsi per la gioia.
Mi trovo in mezzo a persone del tutto sconosciute e Daniel si è immerso nella mischia, lontano da me, e scambia qualche parola con dei signori, anche se ogni tanto mi lancia qualcuno di quei suoi sguardi seducenti.
La wedding planner annuncia l'apertura del buffet, e ora come ora non posso fare altro che tuffarmici; dopo aver quasi digiunato ieri sera muoio di fame.
Riempio il mio piattino quando qualcuno mi tocca la spalla.
<< Papà! Congratulazioni, è tutto così bello. Te lo meriti.>>
Lo abbraccio improvvisamente.
<< Grazie tesoro, non era lo stesso senza di te.. Ma dove ti sei cacciata prima? Eri con Daniel?>>
Qualcosa mi va di traverso.
<< Perché lo chiedi?>>
<< Beh perché al momento delle foto io e Kelly ci siamo accorti dell'assenza dei nostri figli. Conoscendo Daniel ti avrà invitato a sfuggire ai giornalisti.>>
Cazzo,cazzo.
<< È andata così. Scusami papà non era mia intenzione essere maleducata o che so io ma..>>
Mi interrompe ed io continuo ad avere il cuore a mille.
<< No no, non devi assolutamente preoccuparti. Possono spaventare così tanti fotografi lo capisco.. Daniel poche volte si è fatto fotografare per questo ho fatto due più due. Ero solo in pensiero tutto qui; ma sono contento che voi due andiate d'accordo, lo dubitavo e ho sbagliato.>>
Il petto mi si alleggerisce e spero non abbia fatto caso al mio sudore freddo sulla fronte.
In una sola giornata sia Kelly che mio padre mi hanno espresso la loro felicità per quanto riguarda il mio rapporto con Daniel amichevole..
E il nostro è stato tutt'altro che amichevole. Ci siamo disprezzati per poi amarci, saltando letteralmente la tappa "amicizia".
Rabbrividisco se penso alla parola che addirittura ha usato Kelly: "fratellastri".
<< Beh mi scuso lo stesso, avresti voluto una foto con tua figlia..>>
Cerco di oscurare il discorso "Rosie e Daniel".
<< Non è tardi, possiamo farne una anche adesso.>>
Papà chiama da lontano uno dei fotografi che arriva immediatamente e ci scatta una foto. Ora mi sento un po' meno in colpa.
<< Senti.. Tua nonna ti ha fatto sapere quando sarebbe arrivata a New York?>>
Mi s'illuminano gli occhi.. Cavolo, quando diremo di me e Daniel ci sarà anche la nonna.. O forse no.
Se abbiamo intenzione di spifferare tutto tutto dopo natale nonna sarà già a Miami, almeno credo. Vorrei dirle subito come stanno le cose, una persona in meno è già tanto. E poi almeno lei non potrà rimanerne delusa.. Almeno spero.
<< Si, il 24 penso pomeriggio o sera ancora non ne so niente.>>
<< Il 24 dici? Strano io credevo arrivasse il 22..>>
Dice con un'espressione sospetta.
<< Ma.. È oggi il 22.>>
Faccio a tono risoluto.
<< Hai ragione.. Guarda lì.>>
Seguo con gli occhi il dito di mio padre che puntano dietro di me.
Mi volto e..
<< Nonna??>>

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now