20

16.8K 417 1
                                    

Mi sveglio con la luce proveniente dalla finestra. Sicuramente saranno le 8.00 .
Ho un braccio praticamente in cancrena e leggermente mal di testa.
Mi giro e realizzo strofinando gli occhi.
Daniel non è qui.
Ricordo di avergli chiesto di restare con me.. e lui è rimasto.
Si sarà ritirato nella sua stanza? Non credo. È un tipo mattiniero, quando vuole.
Decido di alzarmi e andare a fare una doccia veloce e dopodiché prepararmi per la fatidica uscita con Gheller. Avverto che questa sarà una giornata un po' frustrante data la nostra simpatia e antipatia che si alternano di continuo. Ma questa notte è stato..carino con me.
Dopo 40 minuti sono pronta e impeccabile. Indosso un vestito grigio a collo alto con dei stivali comodi e pratici. Decido di lasciare i capelli liberi e truccarmi come sempre.
Scendo in cucina dove già prevedo un tavolo ben apparecchiato con molte cose buone da mangiare.
Ma non vedo Daniel, solo Sandra che spazza il pavimento.
Si sarà dimenticato?
È proprio l'ultima cosa che voglio..
<< Buongiorno Sandra!>>
Le sorrido pippante.
Ricambia generosamente mentre nota la mia esuberanza.
<< Buongiorno Signorina.. Emh Rosie>>
Le ho detto che può chiamarmi per nome, il "signorina" mi mette ansia.
Mi siedo e prendo del succo e due pancake. Non sono proprio come quelli della nonna ma mi accontento.
<< Hai per caso visto Daniel?>>
Provo a chiederle.
<< No mi spiace, ma credo sia uscito presto, come fa di solito.>>
Si è dimenticato.
Come potevo pensare che gli desse importanza. Con lui non è mai niente certo.
Eppure ieri sera.. non so, ma è come se avessi avuto bisogno di un contatto in quel momento così particolare. E lui mi ha, come dire.. acconsentita in un certo senso.
Era lì. E a me bastava questo.
Mi angoscia solo il fatto che possa illudermi di un'amicizia tra noi.
Anche se a volte non la vedo proprio in questo modo.
Provo sensazioni estranee quando sto con lui, sia in discussione che in "armonia".
Eppure non è qui.
Sono le 10.30 .
Lascio il piatto vuoto e mi reco giù al parcheggio.
Forse mi aspetta lì.
Saluto Jhon con un cenno.
Sempre con aria seria, in divisa e occhiali neri, chissà di che colore ha gli occhi.
<< Hai per caso visto Daniel?>>
Chiedo dal momento che non noto la sua auto.
<<Si signorina, è partito da qui sta mattina molto presto.>>
<< E sai quando sarà di ritorno?>>
<< No mi spiace>>
Aggrotta la fronte. Ovvio che non lo sa.
Che domanda stupida.
<< Ok, grazie lo stesso. Credo prenderò la macchina>>
<<Ok. Stia attenta, e buona giornata>>
Saluto Jhon con la mano e vengo ricambiata immediatamente.
Sebbene non ho idea di dove andare, non ho proprio la minima voglia di stare a casa.
Prima di partire scrivo un messaggio a Bonnie per chiederle se ha voglia di mangiare un boccone insieme.
Come già previsto mi risponde all'istante "tra un quarto d'ora al Five Guys. "
Un fast food abbastanza frequentato.
E devo ammettere che non è niente male.
Mi metto in moto con la compagnia della musica e dell'aria calda. Si gela benché abbia indossato sciarpa guanti e cappello.
Tra non molto nevicherà qui a New York e la cosa non mi dispiace affatto, è bella la neve. Dà quel tocco in più di spirito natalizio che a me mancava a Miami. A proposito, non vedo proprio l'ora che la nonna venga, mi manca troppo.
Arrivo al ristorante con due minuti di anticipo. Parcheggio e scendo.
Metto le chiavi in borsa e nel frattempo intravedo dei ragazzi già visti da qualche parte.
Infatti tra loro c'è Alex, amico di Bonnie e Daniel.
Decido però di non andare a salutare. Non conosco nessuno, sarebbe imbarazzante sbucare lì dal nulla.
Poi tanto non mi ha vista, quindi faccio per entrare e attendere la mia amica seduta in uno di questi tavoli.
Vedo Bonnie, poco dopo, che valca l'entrata e gli faccio cenno di sedersi davanti a me.
<< Comincio a pensare che abbiamo fatto bene venire qui anche se è presto per mangiare. Fuori ci sono i pinguini>>
Dice sistemando la borsa sulla sedia.
Le sorrido.
<< Lo so, si gela. Ma avevo voglia di uscire..>>
Mi guarda comprensiva.
I suoi occhi si strizzano.
<< Qualcosa non va. Vero?>>
Immaginavo se ne sarebbe accorta.
<< Ma no, va tutto bene.. È solo che mi sento una stupida.
Sta notte ho avuto un bruttissimo sogno riguardo ciò che è accaduto nell'incidente.. e ho avuto una crisi.>>
La faccia di Bonnie è confusa.
<< E perché dovresti sentirti stupida?>>
Aspetta Bonnie, ora ci arrivo.
<< Daniel è venuto a "soccorrermi".
È stato carino con me e confesso che non mi aspettavo tante attenzioni. Se non altro mi avrebbe fatto avere un bicchier d'acqua e sarebbe andato via..>>
La storia si fa interessante e sono sicura che voglia saperne di più.
<< E invece?? Dai sono impazziente!>>
<< Beh, mi ha tranquillizzata in qualche modo.. e.. ecco è rimasto a dormire nella mia stanza. In realtà gli l'ho chiesto io>>
La sua espressione mi spaventa.
<< Oddio, non dirmi che è successo ciò che penso >> Sbotta con voce stridula.
<< Oh no Bonnie! Non è successo proprio niente, è rimasto e basta.
Il punto è che il giorno prima mi aveva invitata ad uscire.
L'appuntamento era proprio sta mattina alle 10.00 . Tu lo hai per caso visto? Perché ho proprio la sensazione che se ne sia dimenticato o che non gli abbia dato per niente importanza. Mentre io si. Per questo mi sento stupida. Mi sono forse illusa, non lo so..>>
<< Il ragazzo ti piace>>
Dice con due fossette alle guance.
<< Piacermi? >>
Resto allibita.
Ora perché dovrebbe piacermi? Si è un bel ragazzo, ma non abbiamo poco e niente in comune. E non dimentichiamoci l'antipatia reciproca.
<< Rosie, oramai ti conosco. Vedo il modo in cui parli di lui. Però voglio darti un consiglio da vera amica. Daniel è quel tipo di persona che agisce secondo ciò che è importante per se stesso. E penso tu lo abbia già capito dopo quello che ti ho raccontato. Te lo dico perché ormai è un po' che conosco anche lui, frequentiamo lo stesso gruppo di amici e abbiamo Alex, quindi.. ma poi d'altra parte ti dico segui sempre il tuo istinto a prescindere perché bisogna farlo se no ci si pente credimi.
Solo.. cerca di stare attenta >>
Le sue parole non mi stupiscono più di tanto. Già sapevo. Ma forse Bonnie mi ha fraintesa.
<< Bonnie. Da lui non voglio nient'altro se non che un'amicizia o magari ,proprio al massimo dei casi, una tollerabilità. Quello di oggi è stato un episodio isolato e pazienza, avrà avuto cose più importanti da fare. Ma non è nulla di ciò che pensi te lo assicuro>>
Non risponde, mi guarda solo sospettosa.
<< Ad ogni modo, se dovesse mai ferirti se la vedrà con me.>>
Conclude con un'occhiolino.
<< Allora dovrà stare in guardia>>
Ironizzo sorridendo.
Passa circa un'ora di chiacchiere e finalmente ordiniamo da mangiare.
<< A Natale che farai? >> Le chiedo.
<< Credo andrò in Canada dalle mie zie a festeggiare il 24, tornerò per la vigilia di capodanno. Ma non sono ancora sicura. Tu? Andrai da tua nonna?>>
<< No, in realtà verrà lei qui. Bonnie se non parti voglio assolutamente fartela conoscere! Sai, in un certo senso vi assomigliate >>
Sono entrambe scoppiettanti e solari.
Sarà una buona idea farle conoscere.
<< Davvero? Dai se non è a natale ci saranno altre occasioni, mi piacerebbe incontrarla!>>
Parliamo del più e del meno e nel frattempo ci portano i piatti.
Costine di maiale e insalata, nulla di speciale. Quei pancake stanno ancora facendo la guerra nel mio stomaco, quindi non ho poi così tanta fame.
Ad un certo punto entrano nel ristorante il gruppo di ragazzi che ho visto prima, compresa Melissa.
Vengono verso di noi.
C'è anche Daniel.
Non so perché ma comincia a formicolarmi tutto.
Bonnie non appena se ne accorge si alza a salutare Alex e il gruppo e mi lancia un'occhiata come per dire "Parli del diavolo e..." insomma abbiamo capito.
C'è Alex, Daniel, Melissa e due ragazzi già visti alla festa.
Io saluto con un cenno senza alzarmi e volgere alcuno sguardo a Daniel che fa finta di niente.
<< Ciao Rosie, è bello rivederti! Vi dispiace se ci uniamo a voi?>> Chiede ad entrambe.
Alex è veramente un ragazzo d'oro.
Bonnie aspetta il mio consenso.
Non sono sicura di volerli, solo per Melissa e Daniel, ma Bonnie si dispiacerebbe, perciò non mi resta che approvare.
<< Certo, ci fa piacere>> Rispondo in fine.
Facciamo spazio e si siedono.
Daniel e Melissa sono di fronte a me.
Che aria da spogliarellista. Proprio non mi piace. Probabilmente sarà già stata a letto anche con gli altri ragazzi del gruppo. Supposizioni cattive, ma è ciò che penso o che perlomeno ho già visto abbastanza l'altra sera.
Sorseggio un po' della mia coca-cola.
<< Ma lei non è quella tua sorella comparsa dal nulla?>>
Fa lei ad alta voce rivolgendosi a Daniel.
La coca quasi mi va di traverso.
Tutti mi guardano interrogativi.
Prevedo un pranzo colmo di tensione.

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now