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Daniel's pov

Vorrei davvero dirle che mi piacerebbe un mondo portarla lì dentro a farle fare un giro nella sua nuova e futura "scuola", pagherei se fosse necessario, andrei contro ogni regola se lo desidera.. Ma non ho la forza di compiacerla in questo momento. Sono scombussolato da ciò che ha detto prima a Jason.. A Jason per dio! A volte mi chiedo se lo faccia apposta, stuzzicarmi e scatenare reazioni.
Faccio l'ultimo tiro di sigaretta e lancio via la cicca. Guardo per un attimo Rosie, per vedere se ha intenzione di dirmi qualcosa, ma istintivamente non lo faccio più ed entro in macchina. Poco dopo entra anche lei che cerca il mio sguardo, ma io glie lo evito.. Proprio per questo non so che faccia abbia, e vorrei tanto saperlo.
Dopo aver messo le cinture di sicurezza, accendo il motore e mi metto in autostrada.
<< E va bene, parla.>> esulta dopo il silenzio assordante.
Le rivolgo uno sguardo agghiacciante per un attimo ma lo rimetto subito sulla strada.
<< Cosa vuoi che ti dica, è una bella casa.>>
Rispondo forzatamente pensando alla prima cosa che mi passa per la testa.
<< È molto bella secondo me.. Soprattutto comoda, ma non per due.>>
Cosa si aspetta che le dica??
Vuole farmi incazzare durante la guida?
<< Hai detto bene, non per due. È piccola, non potremmo farci niente.
A meno che tu non decida di andarci da sola.>>
Ecco, glie l'ho detto. Non ce la facevo a tenermelo ancora per un po'.
Rosie sorride tra sé e sé, una risata ironica..
<< Oh! Ecco dove sta il problema.>>
Esclama come se avesse risolto il caso Sherlock Holmes.
<< C'era un problema (?)>> Chiedo con voce stridula.
<< Si, temi che io prenda la decisione di andare a vivere da sola.>>
Risponde come se la sapesse lunga.
È odiosa in questo momento e io sto guidando fottutamente male a causa delle sue stronzate.
<< È quello che hai fatto intendere a tutti.>>
Rosie in un primo istante apre la bocca per dire qualcosa, ma si ferma e non lo fa. "A tutti".. Che cazzo c'entra Jason in tutta questa storia?
<< Un conto è investire su mattone e faresti bene se lo vuoi.. Un altro conto è dire "potrebbe essermi utile avere una casa 'mia' a disposizione"..
Il problema sta nel fatto che tu hai paura che tra noi possa succedere qualcosa, tipo che io perda la testa o qualcosa di simile e quindi stai cercando un possibile riparo altrove.>>
Continuo gesticolando in modo dispotico.
Quando incrocia i miei occhi si gira subito a guardare fuori dal finestrino, ma aspetto lo stesso che replichi.
<< È la tua insicurezza a parlare.>>
Sembra che si sforzi. A me pare solo che non sappia cosa dire perché sà che sto dicendo la verità.
<< No, che cazzo dici. È come dico io, lo so per certo.. E nemmeno ti biasimo se fosse, ma almeno sii sincera.>>
È vero, non la biasimo.. Nemmeno io mi fiderei di me stesso. Ma voglio una Rosie trasparente, che affronti le sue paure e timori.
<< Daniel, io voglio te. Voglio vivere con te, non c'è altro da dire. Se questo può spaventarti va bene: lascerò la casa.>>
Sbotta esasperata dopo qualche secondo di silenzio.
Aspetto un po' prima di replicare, mi gonfio il petto d'aria e di pensieri razionali.
<< No. Non voglio essere quello che ti condizionerà dal farti fare ciò che vuoi. Senti, mi dispiace. Se vuoi quella casa ti sosterrò. Tanto biosogna mettere in preventivo che tra qualche mese io me ne andrò in California...>>
Vorrei fiondarmi adesso fuori dalla macchina, aprire lo sportello e buttarmi in velocità. Rosie si scosta mentalmente da me e si volta a guardare altrove cosicché io non possa guardarla. Mi sento un schifo per aver ricordato questo dettaglio. Che poi non è proprio un "dettaglio".. È un fottuto casino, e anche bello grosso. Mi si storce lo stomaco pensando che sarà difficile stare insieme, "se" staremo insieme. Non lo accetto.. La mia unica scelta sarebbe quella di portarla via con me, trascinarla con le mie forze. Ma come al solito sarei un cazzo di egoista che pensa solo a sé stesso.. E la cosa più brutta è che non mi interessa: se sarà l'unico modo per averla con me è quello che farò.
<< Già, tu te ne andrai in California.
Allora sai cosa penso? Che questa è un'altra garanzia.. Perciò si, prenderò quella casa.>> Dice a tono. Non mi sento di alzarle la voce, era prevedibile che rispondesse inacidita.
<< Sai che non dovremmo per forza separarci.. Io mi laureerò, tu potrai finire gli studi online, per i concorsi che farai non sarà un problema spostarsi, abbiamo il Jet, il lavoro nemmeno sarà un problema, ho conoscenze ovunque e..>>
Parlo a vanvera. Più o meno.. Ovvio che tutto sarà risolvibile, mi serve soltanto cercare di essere convincente nel farle credere che la nostra vita insieme in California funzionerebbe. Al resto ci penserò.
<< Non è così semplice Daniel.. La tua vita sarà lì, la mia probabilmente sarà qui, o ovunque, non lo so ancora. Di certo non posso impedirti di andartene, ma nemmeno tu puoi pretendere che io scombini i miei piani per seguirti. Sto per entrare alla Juilliard Daniel, e ora mi dovrei tirare indietro?>>
Ma cosa scombinerebbe?? Ciò che fa qui, può farlo anche in California. La Juilliard è una grande opportunità, lo so bene.. Forse sto dicendo cose senza ragionare.
<< Ok, evitiamo di parlarne.. C'è tempo e non ha senso cominciare a discutere già da adesso non sapendo se tra noi andrà bene.>>
Concludo prima che il discorso divaghi. Dovrebbe essere una bella giornata oggi. Non per me ovviamente, anzi, prima finisce meglio è.. Solo per Rosie e il suo "quieto vivere" con la famiglia.
Si è spenta, fa solo spallucce e continua a guardare il vuoto.. Non mi piace questa tensione, vorrei abbracciarla, sentirla..

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now