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Ho brividi che mi percorrono ovunque.
Non ho appetito, ma rientro solo per rispetto di chi è li dentro, Kelly e papà.
Daniel è già seduto a tavola, così come Spencer.
Che darei per evitare di sedere qui.
Lancio un'occhiata a Daniel, che stringe le labbra. Ci fissiamo ad occhi assassini.
<< Comunque per rispondere alla domanda di prima sono qui per Kelly>>
Esordisce Spencer per cessare l'imbarazzo creatosi per via della forte tensione.
<< Fantastico. Sei una sua amica?>>
Le domando facendo finta di essere entusiasta.
<< Oh no, sono sua nipote. Mia madre e Kelly sono sorelle. "Sorellastre" a dirla tutta. Stessa madre, diverso padre.>>
Che mi venga un colpo.
Perché improvvisamente sono sollevata?
<< Oh, capisco. Quindi voi siete...>> Indico lei e Daniel senza terminare la frase, sembro così idiota.
Spencer può pensare che supponevo qualcosa.
Il punto è che è proprio così.
<< Si. Siamo cugini Rosie.>>
Interviene Daniel acidamente.
<< Esattamente. Quindi da domani avrò anche una nuova cugina, non vedo l'ora.>>
Arriccia il naso e sorridendo comincia a mangiare la tartare di manzo.
<< Spencer..>>
Fa Daniel.
<< Che c'è! È così. Ragazzi si celebrerà un matrimonio domani, dobbiamo essere tutti molto più uniti. >>
Risponde con tanta positività. Beata lei.
Cioè non per il matrimonio, per quello sono sicura sarà un gran successo.
È per ciò che è accaduto tra me e Daniel. Non riesco ad essere positività o spensierata adesso.
<< Ben detto, sono d'accordo. Buona la tartare vero? Rosie perché non mangi? È eccezionale te lo assicuro.>>
Jason cerca di mettermi il buon umore. Ma non è il cibo a migliorare le cose.
<< Oh ne sono sicura. Ma non ho molta fame, ve la concedo volentieri.>>
Passo il mio antipasto e dopo aver insistito più volte, Spencer e Jason si arrendono e se la dividono.
<< Che stai facendo..>>
Sussurra Daniel arrabbiato.
Non mi interessa cosa pensi, di certo non può obbligarmi a mangiare.
Faccio finta di non averlo sentito.
E lui si infuria silenziosamente ancora di più.
Uno dei camerieri si avvicina per riempirci i bicchieri.
Spencer e Jason intanto commentano la strana abitudine dei ristoranti di Baltimora di servire il vino a temperatura ambiente anziché mettere la bottiglia nella glacette per freddarlo.
Arriva il mio turno.. cavolo, il bicchiere viene riempito fino a l'orlo e me ne finisce un po' addosso.
Com'è freddo.
<< Oh, mi scusi, sono così mortificato.
Le prendo un tovagliolo.>>
Il cameriere arrossato come un peperone si agita sul posto.
<< No davvero non preoccuparti, non è niente. Andrò in bagno.>>
Non so perché ma sembro avere l'attenzione di tutti, per un po' di vino versato sulle gambe. Un po' sopra le gambe..
Soprattutto quella del cameriere stesso, intendo l'attenzione.
<< Ei bello, finisci di riempire i bicchieri e vattene.>>
Si intromette Daniel.
<< Scusate..>> Balbetta allontanandosi subito.
Tutti gli sguardi adesso si girano su Daniel, e tutti con aria di disapprovazione. Ma lui se ne infischia della gente.
<< Cara hai bisogno di una mano? Ho delle calze di ricambio se vuoi. Non chiedermi come faccio ad averle ma ho sempre l'impressione che possano servire, in caso si strappassero sai.>>
Spencer mi fa venire un attacco di ridarella. Non è così male dopotutto.
<< No grazie, non fa niente. In fondo nemmeno si nota. >>
Mento. Si nota eccome, non vorrei proprio alzarmi.
Il cameriere è in fondo alla sala che mi fissa mentre asciuga quei tre bicchieri di fronte a lui, è fin troppo mortificato.
Cerco di non farci caso e togliere questa macchia strofinando con vigore, tanto so che è impossibile.
<< Qualcuno qui ha un ammiratore.>>
Mi dice Spencer in falsetto.
<< Chi, il cameriere?>>
Dopotutto il vino versato ha il suo perché.>> Commenta Jason con un sorrisetto impertinente senza essere maliziosi.
Stava solo scherzando.
Guardo Daniel per assicurarmi che non stia per dire una delle sue cattiverie.
<< Ma no, era semplicemente distratto. Può succedere a tutti no? È successo anche a me. Spesso sono scoordinata e mi cadono le cose dalle mani. >>
Dico consapevole che Jason forse non ha torto.
<< Oh smettila. Sei così bella, è ovvio che tu abbia degli ammiratori qui dentro. E uno di loro ti ha appena versato vino rosso sulle calze. Peggio di così non può andare >>
Rido per le parole di Spencer. Jason fa finta di non aver sentito mentre finisce il suo ultimo boccone.
Daniel.. nemmeno lo guardo.
Tanto conosco già la sua espressione.
La cena trascorre piacevolmente adesso.
Jason e Spencer sembrano così in sintonia che non mi dispiacciono davvero insieme.
Spencer è la cugina di Daniel, Jason uno dei miei giudici alla Julliard.
Può essere talmente piccolo il mondo?
Io e Daniel non ci siamo rivolti nemmeno una parola, solo una manciata di sguardi, o poco più.
E come parlavano quegli sguardi.
Senza rendermene conto arriva il dessert. Un dolce al cioccolato bianco e cocco.
Sono ben consapevole di non aver toccato cibo questa sera.. La nausea è troppo forte. Solo Daniel mi incitava con aria prepotente a mangiare.
<< Ragazzi dopo cena pensavo di andare ad un pub a qualche chilometro da qui, dicono sia il migliore di Baltimora. Chi si unisce a me?>>
Fa Spencer tra un boccone e un altro.
Non mi entusiasma l'idea. I pub non fanno per me.
È già tanto che sia andata ad una festa universitaria.
E poi domani dovrò svegliarmi presto.
<< Perché no, io ci sto. Tu Rosie, che fai vieni?>>
Mi domanda Jason con gentilezza.
<< No grazie, questa sera credo guarderò solo un film o mi metterò a dormire direttamente. Domani già di prima mattina è una giornata impegnativa, sono la damigella d'onore e Kelly ci resterà male se non sarò lucidissima.>>
Daniel nasconde un risolino sotto il bicchiere di vino.
Non ne avrà bevuto un po' più del solito sta sera? Questo è il terzo bicchiere.
<< D'accordo, va bene. Mi dispiace però..>> Risponde Spencer.
<< Tu invece? Vieni naturalmente. Dai ci divertiamo, non facciamo tardi.>>
Si rivolge adesso a Daniel.
<< Forse, non lo so. Se non ho di meglio da fare..>>
Dice con voce rauca mentre mi scruta in modo penetrante.
Il mio respiro si fa pesante e la mia bocca si asciuga.
Ho come l'impressione che quel "da fare" si riferisse a me.
Abbasso lo sguardo facendo finta di niente.
Magari vorrà parlare..
Ahh non lo so. Sono stufa delle sue stupidaggini.
Penso a tutto quello che è successo e mi si annebbia quasi la vista.
È ingiusto.

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now