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Ho preparato due grandi borsoni, purtroppo sono riuscita a prendere poco. Ma va bene così per ora. Il resto lo recupererò con calma visto che si tratta di un appartamento momentaneo.
Dietro di me sento la porta cigolare. Mi volto di scatto e vedo Daniel con una piccola valigia, non mi stupisco.. Il suo guardaroba comprende vestiti uguali di tre colori differenti.
<< Sei pronta? Lascia pure le borse qui fuori. Jhon e Leo porteranno tutto in macchina tra un minuto.>>
Esordisce con tutto un altro umore.
È tranquillo, talmente tanto da sembrare quasi gentile con me.
Ma non io, sono ancora arrabbiata con lui.
Annuisco e faccio come detto impassibile.
<< Beh? Dove andremo?>>
Domando in modo irritabile.
<< Lo vedrai appena ci andremo.>>
<< No Daniel. Non usare quel tono come per dire "è una sorpresa". Perché non lo è, non c'è un bel niente per cui essere felici. Era l'ultima cosa che avrei sperato quella di essere "cacciata fuori di casa".. e tutto perché sono innamorata di te.
Quindi no, non sono dell'umore e soprattutto non puoi pensare di trattarmi come ti pare e piace. Ho scritto un messaggio a Jason. Domattina andrò a vedere l'appartamento di cui mi parlava, con o senza di te.>>
Mi sento abbastanza crudele ma sinceramente è quello che si merita.
Mi guarda per tutto il tempo con un sguardo interrogativo.
<< Nemmeno mi hai lasciato parlare. Rosie questo potrebbe non essere un appartamento momentaneo. Tempo fa mia madre aveva investito dei soldi su un immobile che un giorno sarebbe diventato mio, me lo ha ricordato lei stessa poco fa incontrandola per il corridoio. La casa non è stata nemmeno affittata, quindi potremmo andarci senza problemi.
È a qualche Km dalla Juilliard, l'arrederai tu come preferisci, lascerò i dettagli a te. Sempre che la tua idea sia quella di restare con me..>>
Appare addirittura euforico, felice.
Ma non voglio dargliela così vinta.
<< La mia idea è sempre stata quella di vivere con te, sin dal primo istante in cui me lo hai chiesto, ma sembra che tu questo lo capisca solo quando ti fa comodo. Comunque va bene. Andiamoci. Ma l'appuntamento di domani mattina non lo disdico, sappilo.>>
Faccio la dura e lo sorpasso per cominciare ad andare in macchina.
I suoi passi però sono veloci, riuscendo così a starmi vicino.
<< Non è vero, non ti ho mai vista sicura. E comunque perché? Che cazzo di senso ha andare a vedere quell'appartamento domani?>>
Siamo ormai al piano di sotto dove c'è il resto della famiglia, quindi evito di rispondergli.
<< Stiamo andando.>>
Enuncio senza essere fredda.
Mio padre con un'aria dispiaciuta mi viene incontro e mi afferra le mani.
In questo momento ho solo voglia di scoppiare a piangere.
<< Rosie, non sono mai stato un papà cattivo, né tanto meno voglio esserlo ora.. Mi dispiace. Susan e Kelly mi hanno fatto riflettere. So che era già vostra intenzione quella di 'convivere' ma non c'è bisogno che lo facciate oggi, senza neppure sapere dove andare.>>
Papà è in seria difficoltà.. Ma vista l'espressione infastidita di Daniel è meglio non assecondare le sue parole.
Ma sono felice che ci stia venendo incontro in questo modo. Forse d'ora in avanti, se Daniel cambierà atteggiamento, la nostra relazione verrà accettata e nessuno ci ostacolerà, o almeno credo.
Accenno un sorriso e sento di avere gli occhi lucidi.
<< Abbiamo già un posto papà, non preoccuparti. Forse è così che dovevano andare le cose.. Ti ringrazio per la comprensione comunque. Saremo qui domani sera per cena, come era già programmato, promesso.>>
Kelly e la nonna, vicine all'entrata della cucina, mi sorridono.
<< Ci ho pensato io tesoro.>>
Fa Kelly a mio padre riferendosi alla casa in cui stiamo per andare.
Papà annuisce impacciato e si avvicina per darmi un bacio sulla fronte.
<< Ti voglio bene.>>
Sussurra quando mi avvolge in un abbraccio. Mi si scioglie il cuore.. Il dolore si è alleviato, credevo di dover cominciare una battaglia.. E invece le cose hanno preso una buona piega.
Devo solo sperare che Daniel non rovini tutto, come al suo solito.
Papà prende distanza e guarda Daniel in modo autoritario.
<< Devi prenderti cura di lei.>>
Dice come se fosse una minaccia.
<< Lo farò, non sei tu a dovermelo dire questo.>>
Papà fa un lungo respiro.
<< Va bene. Hai ragione, ci vediamo domani sera allora. State attenti>>
Sono felice che non abbia dato corda alla provocazione di Daniel..
Mi sta letteralmente mandando fuori strada il suo comportamento e non gli permetterò di mandare in frantumi anche la possibilità di provare a mantenere un rapporto pacifico con mio padre.

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now