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Dopo quasi un'ora non posso ammettere di essere stanca.
Io sono decisamente negata a ballare, soprattutto con questo tipo di musica.
Ma stranamente mi sto adagiando.
Potrei addirittura divertirmi.
Bonnie ed Alex invece ballano a coppia, si muovono molto bene e vanno a ritmo con la musica.
Chissà se stanno insieme o se si stanno frequentando..
Dopo cinque minuti non li vedo più.
Daniel è li sul divano accanto al bracciolo; sulla sua gamba è seduta una ragazza mora con il seno sull'orlo della maglietta che ride come una cornacchia per aver versato involontariamente il suo drink a terra. Lui non le da molto retta, anzi la ignora completamente.
Ogni tanto lo becco che mi guarda.
Non gli sono indifferente, lo vedo.
Non so proprio cosa devo fare con lui..
Il ragazzo che prima mi ha chiesto di ballare avanza verso di me con malizia.
Ho capito bene le sue intenzioni.
Io continuo per la mia strada senza dargli importanza e cerco Bonnie con gli occhi, ma non la trovo.
Pazienza.
Riesco a prendere ritmo e muovo dolcemente il bacino e mi lascio andare alla musica.
<< Ei, bel culo, vieni qui>>
Il ragazzo si avvicina ancora di più a me e mi da una pacca sul sedere.
Cosa?
Lo spintono quanto posso.
<< Non toccarmi !>>
Perde un po' l'equilibrio ma lo riacquista subito.
Dovevo immaginare che a queste generi di feste nessuno bada a tenere le mani apposto. Ci provano continuamente finché non cedi e ti infili nel letto di uno sconosciuto.
Si strofina su di me come se niente fosse ed io cerco di respingerlo.
<< Oddio levati per favore!>> La mia espressione schifata mi ricorda qualcosa.. Sono disgustata.
Ma non per lui in particolare, nel modo in cui si è rivolto.
<< Perché non andiamo io e te da qualche altra parte? Conosco molte cose più divertenti che potremmo fare insieme >> Barcolla.
Bonnie dove sei.. l'ho persa di vista.
La tensione di Daniel si sente fin qui, forse ha sentito e ha visto..
La voce del ragazzo è impastata, ho paura che stia per vomitare.
Mi prende per la vita e mi attira a se.
<< Ei, ti ha detto di non toccarla, fuori dalle palle>>
In meno di un attimo Daniel è qui che si piazza tra la piccola distanza tra me e questo.. questo ragazzo.
<< Amico mi sto divertendo, non rompere il cazzo, non hai altro da fare?>>
La puzza dell'alcool si sente fin qui..
Daniel tenta di mantenere la calma e credo ci stia riuscendo.
<< No, non ho nient'altro da fare, ma se vuoi me lo trovo subito il da fare. Mi basta scaraventare la tua faccia a terra. Quindi vattene>>
Non so come comportarmi in questi contesti. Sono qui ferma come una stupida senza fare niente.
<< Tu..che..vuoi fare? Ok..fa niente, non sarà difficile trovare un'altra puttanella come lei.>>
A quelle sillabe Daniel lo butta a terra sferrandogli pugni continui.
Uno dopo l'altro.
È successo tutto talmente in maniera celere che non sto capendo nulla.
La musica si ferma. Si crea una sorta di cerchio attorno a loro.
Oh no.
<< Un'altra puttanella eh?! Giuro che ti rompo quella testa di cazzo che ti ritrovi con le mie stesse mani>> Mi fa paura, le vene del viso e del collo fuoriescono rendendosi evidenti. È così rigido e cattivo.
<< Io non stav..>> Prova a parlare il ragazzo con ormai il naso rotto.
<< Daniel basta!>> Il mio tentativo di salvare il contesto degenera quando lui continua a picchiarlo ancora più forte.
Tutti quanti stanno li impalati senza fare niente tranne che fare il tifo per uno dei due. Ma cavolo, non vedete cosa sta succedendo?!
Il ragazzo non reagisce più e la cosa mi preoccupa.
Comincio a piangere.
<< Lo ammazzerai fermati!>>
Urlo disperata.
Bonnie sembra sentirmi e arriva subito in soccorso insieme ad a Alex.
Quest'ultimo senza dire una parola con la calma più totale separa Daniel dal ragazzo ormai sanguinante: naso, bocca e fronte.
Lo tiene per le braccia.
<< Fattelo succhiare da tua madre figlio di puttana!>>
Per lo spavento prendo la mia amica per un polso e la trascino fuori di qui.
Voglio andarmene.
Respiro affannosamente e mi metto le mani sulla fronte sudata.
<< Rosie calmati mi stai terrorizzando!>>
Bonnie è preoccupata per me.
Io sono preoccupata per quello che ho appena visto. Mai assistito ad una rissa, se così posso definirla, in vita mia.. forse lei si, ma io no.
<< Bonnie l'ho visto! La testa..la testa gli sanguinava e..>>
Non riesco a fare nemmeno una frase di senso compiuto.
<< Ei, respira piano piano.. ce ne torniamo a casa d'accordo?>> Mi abbraccia ed io annuisco con ancora le lacrime al viso.
Alex esce fuori tenendo ancora stretto Daniel.
I suoi occhi sono infuocati.
So che voleva difendermi, ma perché?
Prima cerca di fare il carino, poi mi odia dicendo che sono solo un peso morto a casa sua e poi si metterebbe nei guai per...lasciamo stare non sono in grado di pensare.
<< Ma che cazzo volevi fare eh? Ti rendi conto che stavi per finirlo?>>
Lo rimprovera Alex alzando le mani in aria. Cammina nervosamente avanti e dietro.
Daniel prende una sigaretta, si siede sul gradino e rimane in silenzio, ma pensieroso.
Bonnie si allontana da me, dice qualcosa all'orecchio ad Alex e torna dentro per prendere i cappotti e le chiavi della macchina.
Vorrei parlare con Daniel, ma credo sia pericoloso in un momento come questo.
È così diverso.. ho passato pochi momenti con lui e in meno di una settimana sono riuscita a vedere distinti lati del suo carattere..
Qualcosa non quadra.
Tento di camminare verso di lui lentamente con le braccia in grembo.
<< Hanno chiamato l'ambulanza, devi andartene amico o sei nei guai. Sei fortunato che quel coglione era totalmente sbronzo, non si ricorderà niente di ciò che è successo, o almeno speraci.>>
Commenta Alex.
<< Perché lo hai fatto?! >> Sbraito involontariamente.
E menomale che dovevo mantenere la calma per non farlo infuriare ancora di più. I due mi guardano e Alex mi fa cenno di non parlare.. credo per la mia integrità.
Daniel butta via la sigaretta e si alza di scatto e avanza. È molto vicino a me, la sua altezza mi fa sentire piccola in confronto. Alex infila in mezzo a noi un braccio per non farlo appressare. Non mi muovo di mezzo millimetro, lo guardo dritto in faccia.
Occhi iniettati di sangue che mi trafiggono con furore.
<< Perché dici? Perché quelle mani sudicie di quel bastardo ti stavano addosso ecco perché! >>
Non doveva mettersi in mezzo..
Era ubriaco e me la sarei cavata da sola, piantandolo lì in mezzo alla pista.
<< Non avevi il diritto di farlo! Quel ragazzo avrà una commozione celebrale adesso a causa tua!
Avevo la situazione sotto controllo>>
Posso difendermi benissimo senza di lui.
O avrei comunque cercato Bonnie e quel ragazzo se ne sarebbe andato via, fine della storia.
Daniel si mette le mani sulla nuca e scoppia in una risata isterica.
<< Oh si, avevi tutto sotto controllo. Hai ragione, dovevo lasciare che ti portasse via.
Sei così stupida e ingenua, credevi che dopo averti portata in una stanza avreste fatto due chiacchiere? Non sai proprio un cazzo..>>
Perché pensa di potermi sottovalutare.. e poi non avrei mai permesso una cosa simile.
<< Non ho vissuto sotto una campana di vetro Daniel, so come funziona la vita e ne ho passate più di quanto credi, non ho bisogno che uno snob presuntuoso e arrogante me lo ricordi! >>
Lui impulsivo. Io razionale. Due poli opposti.
Ma sta volta l'impulsivitá raggiunge anche me.
<< Snob presuntuoso? Scusa se ho cercato di difenderti principessa. Ma il punto è che non ti meriti proprio nessuna cazzo di protezione. Andava tutto bene finché non sei arrivata tu.>>
Ribatte avanzando sempre di più.
Bonnie mi raggiunge, tempismo impeccabile.
<< Protezione? So badare a me stessa! Piuttosto, se hai il bisogno di dire ad una donna cosa deve o non deve fare, te ne torni dentro e ti fai una chiacchierata con le tue ragazze. Ah no.. dimenticavo che loro sono solo il tuo passatempo. Mi chiedo perché corrono dietro ad uno come te anche per una sola scopata.>>
Sconvolta dalle mie stesse parole.
Ma non mi interessa adesso, dirò tutto ciò che mi passa per la testa.
<<Sarò anche ingenua e stupida ma tu sei solo un ragazzino incapace di prendersi le sue responsabilità, pensa a crescere Daniel.>>
Forse sono brusca ma non mi importa, come non importa a lui.
Solo ora mi accorgo che il mio dito puntato verso di lui gli tocca il petto.
Difatti lo guarda per un secondo, poi i suoi occhi tornano a guardare i miei.
<< Delle mie responsabilità non te ne deve importare un fottuto cazzo.
E poi cos'è? Ti brucia che io vada a letto con altre?
Ora che ricordo, prima che tu arrivassi, è successo qualche volta  nella tua stanza. >>
Dice con tono derisorio.
Non capisco perché lo abbia detto.
Voleva suscitare in me qualche tipo di reazione?
Non nascondo che ci è riuscito..
La mia espressione cambia nel giro di un attimo. Nemmeno rendo conto a Bonnie che cerca di dirmi di andare via. Piatta, ne arrabbiata ne nervosa. Provo solo una sorta di ripugnanza.
Impressionato dalla mia reazione, Daniel abbassa lo sguardo.
Arretro di qualche passo dopodiché mi volto e schizzo in auto.
Bonnie senza pronunciare una vocale,  cerca le chiavi nella sua borsa.
Osservo attraverso il finestrino, come sempre.
Daniel è ancora li dov'è rimasto che mi guarda rammaricato.
Forse è pentito per l'ultima cosa detta. Forse no.
Alex gli mette una mano sulla spalla.
<< A casa mi spieghi tutto quanto.>>
Fa Bonnie quando accende la macchina.
<< Va bene.>>

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now