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<< Cosa vuoi? Hai già fatto abbastanza danni non ti pare? Vattene, dico sul serio. E poi è anche il bagno delle donne, lo hai delineato tu stesso questo particolare.>>
Porto le braccia in grembo e penso ad un miracolo che mi permetta di sfuggirgli.
<< Bagno delle donne o meno cosa pensi che me ne importi.. Allora? Te la fai con i miei amici, poi con i pianisti, adesso anche con i camerieri?>>
Il suo tono di voce non mi sembra il solito. Solo adesso mi rendo conto che non è il massimo della lucidità.
Cosa significa "con i miei amici"??
<< Ma guardati, sei ubriaco. Stai dicendo cose senza un filo logico e io ho la nausea solo a sentirti.>>
Dico questo a testa china mentre avanzo per andarmene.. ma Daniel mi blocca la via di uscita con il braccio.
<< Non sono ubriaco. Continui a far finta di non sapere di cosa parlo.>>
Ride amaramente.
<< Daniel basta! Sono stufa. Non so veramente di cosa tu stia parlando!
Arrivi, dici che dobbiamo parlare, poi mi tratti come un estranea, vuoi che resti con te di fuori e poi mi ritratti di nuovo male.. io non posso più continuare così.
Soprattutto credevo, o almeno so, di aver già preso un decisione definitiva..>>
Arrivo ad avere l'affanno. L'ultima frase è ambigua.. sono confusa, ha ragione quel Brad.
Ma devo cominciare a pensare un po' più a me stessa.. o mi farò malissimo.
<< Allora è vero che sei stata con Finn. So cosa è successo quella notte quando sei uscita con lui e sei tornata così tardi. Lo stesso giorno in cui ti ho detto cosa provavo cazzo. E poi il giorno dopo.. e io sarei quello ad averti umiliata? Quello che si scopa senza pietà la prima ragazza che mi cade ai piedi?>>
Il mio cuore cessa di battere, le mie gambe paralizzate.
Crede che io sia "stata" con Finn? Non può essere uscito dalla sua bocca, non voglio illudermi che sia così.
È come se avessi smesso per qualche secondo di pensare.
Ho il nero totale di fronte a me.
Il nulla. Il vuoto.
<< Daniel io non sono "stata" con Finn ne con nessun'altro in vita mia, come puoi pensarlo.. quella sera abbiamo sul serio fatto tardi al Bowling. Vuoi sapere cosa è successo esattamente dopo? Beh sì, ci siamo baciati, e basta. Ma quel bacio non ha significato niente. Credevo avessi capito ormai chi sono >>
Ed è vero che non ha significato nulla, dopo tutto come può pensare qualcosa di simile.
Lui stesso mi canzonava di essere una specie di suora di clausura.
Ancora adesso sono ossessionata da ciò che mi ha fatto provare lui, quelle strane sensazioni.
E lo sa molto bene. Come può minimamente pensare che io abbia...insomma che sia stata con un suo amico?
<< Vi ha visti andare a casa sua. Non negare l'evidenza..>>
Dice con tristezza nel volto.
<< Chi?! Chi ci ha visti Daniel..!!?>
Urlo sperando vivamente non sia stata Melissa o... Peter Clark?
No impossibile, non capisco perché mi sia venuto in mente lui. Forse perché è l'unica persona a volermi davvero male.
Daniel si strattona i capelli e da una botta al muro con la mano.
<< Lauren. Porca puttana Rosie, ho dato di matto.. Credevo che lasciarti partire da sola non fosse abbastanza per fartela pagare.>>
Adesso sono io a voler prendere a schiaffi questo muro. O forse lui.
<< Lauren? Daniel io non so più chi tu sia.. Dici di non fidarti delle persone e poi credi a delle parole simili. Non ti era venuto in mente che è stata solo cattiveria la sua? Dai è evidente che fin dal primo momento mi odia quella ragazza.
Farmi partire da sola senza alcuna spiegazione è da stronzi.
E la cosa peggiore è che tu lo abbia fatto per ripicca.>>
Provo una forte nausea se ripenso a quando mi trovavo su quell'aereo da sola.
Ero lì fuori l'università, ad aspettare Daniel entusiasta. Ma poi Jhon mi disse che lui era già lì in aeroporto ad aspettarmi e invece no. Non si era presentato.
Ha convinto e ingannato me così come ha preso in giro anche Jhon. Lui non era su quell'aereo.
<< Si, volevo fartela pagare. Con lui ho già risolto in un altro modo. Ora tutti sanno di quello che è successo tra noi, contenta? Tanto era questo che volevi.
Già che ci sono lo vado a dire anche a tuo padre che ti ho messo la mano nelle mutande, così completiamo la cerchia delle persone che devono ancora saperlo. >>
Istintivamente lo spingo per il disgustato delle sue parole. Ma lui, alto e forte non si sposta di mezzo centimetro.
Così adesso a New York tutti sono al corrente? Daniel avrà picchiato Finn? Oddio, mi sento come se avessi mille voci in testa.
Vorrei scappare via.. Ma non è così che ogni volta deve andare.
<< Tu devi solo ringraziare che io sia ancora l'unica persona che ancora non si è allontanata da te!
Sei psicolabile cazzo!
La colpa è la mia, che mi ostino ancora una volta a cercare di capirti.
Sai perché non ti ho detto di quel bacio? Perché non importava nemmeno a me una volta nella mia vita. E soprattutto, tra noi non c'era ancora un bel niente, sei l'ultimo che può farmela pagare.
Mentre io cerco di capire come abbia mai potuto innamorarmi di una persona così, tu vai pure da Louren a farti raccontare altre cazzate; forse vi meritate a vicenda.>>
Mi stupisco del mio lessico piuttosto arrogante.
Ma ancora di più quando Daniel sembra essere tornato lucido per qualcosa che io ho detto.
Cambia subito sguardo e si passa le mani sul viso.
<<Sei.. sei innamorata di me..?>> Mi domanda balbettando.
Si, mi sono resa conto di aver sputato fuori quello che provo.
Lo stomaco mi si contorce.
Non capisco se sia spaventato o se provi una sorta di felicità.
<< Rispondi>>
Insiste.
Non so se voglio rispondergli, andrei incontro a l'ennesima umiliazione.
<< Sai.. cosa ho detto.>>
Ammetto infine. Non ho nulla da perdere comunque.
<< Innamorata di me? No.. Non puoi esserlo Rosie.. >> Ride.
Il dolore che ho nel petto si moltiplica sempre di più.
Mi assale il terrore sapendo che gli ho appena spiattellato in faccia che lo amo, ancora di più sapere che calpesterà i miei sentimenti.
Perché lo farà, lo sta già facendo.
<< Tranquillo, stai facendo del tuo meglio per convincermi a non esserlo.>>
Tento di sorpassarlo insieme ai miei occhi gonfi e stanchi dei suoi comportamenti.
Ma si posiziona davanti a me senza dire una parola.
<< Se devi dirmi qualche altra delle tue cattiverie per farmela pagare o umiliami ancora fallo ora, non ho tutto il tempo. Vorrei andarmene in albergo.>>
Metto le braccia conserte in attesa di soffrire ancora di più.
Mi sento apatica.
<< La cena non è ancora finita. >>
Mi ricorda, impassibile a quello che gli ho appena detto.
<< Non ho fame e sono stanca.>>
<<Ti porto io..>>
Non lo lascio parlare.
<< So che questo è uno dei tuoi giochetti perversi che fai con tutte le ragazze che si innamorano di te, quindi risparmiati il divertimento e lasciami andare.>>
<<Non sto facendo nessun gioco perverso, voglio riaccompagnarti in albergo e basta. Dopodiché sparisco.>>
Perché ho sempre il timore che c'è di mezzo un tranello?
Vuole solo riaccompagnarmi. A quale scopo? Ha cambiato atteggiamento più volte nel giro di 5 minuti, e per giunta ha anche bevuto.
<<Non puoi ottenere sempre quello che vuoi in base al tuo umore. Saresti capace anche di lasciarmi per strada e farmi arrivare in albergo da sola se lo volessi.>>
Daniel assume uno sguardo spocchioso.
<<Mi credi capace di questo?>>
Un po' titubante annuisco.
<< Sei precipitosa nel dare giudizi.>>
Ribatte facendo piccoli passi intorno a me.
<< Se sei stato in grado di lasciarmi da sola in aeroporto senza chiedermi spiegazioni, ti credo capace anche di questo.>>
Daniel non mi risponde, forse non sa cosa dirmi perché sa che ho detto la verità.
I suoi costanti cambiamenti di umore possono averla sempre vinta. E io non posso farci niente se non sbattergli in faccia la verità, per evitare di far del male a me e a se stesso.
<< Ragazzi che succede?? >>
Per poco non scaccio un urlo.
Kelly è sulla soglia del bagno che saetta il suo sguardo tra me e suo figlio.
Guardo Kelly con sconcerto mentre sento lo sguardo di Daniel su di me.
Devo intervenire con qualche sciocchezza..
<< Nulla Kelly, non mi sentivo bene e sono venuta qui a darmi una sciacquata. Daniel controllava se era tutto apposto, vero? >>
Gli lancio un'occhiata come per dirgli di stare al gioco.
<<Più o meno.>>
Bisbiglia penetrandomi negli occhi da farmi provare qualche brivido.
<< Oh, se vuoi andare vai pure Rosie. Glie lo spiegherò io a tuo padre stai tranquilla. Hai fame? Ho visto che non hai mangiato granché, ti faccio incartare gli avanzi..>>
Kelly è così tenera a preoccuparsi.
Non ho la più lontana intenzione di mangiare, ma non rifiuto per evitare di darle un dispiacere.
<< Grazie mille, fai a papà le scuse da parte mia.>>
Si avvicina per darmi una carezza sulla guancia.
<< Non devi preoccuparti, vai a riposarti. Le damigelle d'onore di solito sono più stressate della sposa,  quindi.. fila dritta a letto perché domani dovrai essere tu a subire le mie paranoie>>
Mi mordo il labbro per trattenere una risata ma fallisco.
Kelly infine, senza scambiare mezza parola con Daniel, ritorna in sala.
Che paura.. Credevo avesse sentito tutto.
<< Mi concedi allora di accompagnarti? Per favore. Ti giuro che poi ti lascio in pace.>>
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
<< No.>>
Scandisco.
Daniel fa un respiro profondo e mi aspetto che rinunci e se ne vada.
<<Ok, ho solo provato a chiedertelo gentilmente.
Vado a dire agli autisti che ti porto io.>>
Ehh? Io lo ammazzo.
Deve imparare ad avere rispetto delle scelte degli altri. Non voglio stare con lui, non questa sera in auto.
Devo togliergli in qualche modo quel fastidioso sorrisetto spocchioso.
<< Vai, vai. Io in tanto chiamo un taxi.>>
Mi si avvicina e morendo il labbro inferiore rotea la testa indietro.
Lo ignoro nonostante ha sempre quel suo modo di fare che mi attira..
Fingo che non sia così e vado verso la porta, noto che lui mi segue.
<<Cosa stai facendo?>>
<<Vado ad scaldare il motore. I taxi te li scordi il sabato sera a Baltimora.
E non penso tu voglia fartela a piedi..>> Mi precede a passo svelto sghignazzando.
Resto imbambolata come un ebete.
Va bene. Glie la dò vinta perché sono stanca di litigare.
Devo ripetermi che mi accompagnerà in albergo e me ne andrò a dormire. Nulla di più.
Faccio due lunghi respiri e torno in sala almeno per salutare Jason e.. ah si, Spencer.
Arrivo nel bel mezzo di un clamoroso applauso.
Il quiz sarà finito.
Mi chiedo chi avrà vinto ma ho altri pensieri in mente per curarmene.
<< Rosie te ne vai? Ho visto che ti hanno incartato le cose da mangiare.>>
Fa Jason indicando il sacchetto sulla mia sedia.
Mi infilo il cappotto e afferro il sacchetto.
<<Si, ho già detto a Kelly che non mi sentivo bene, mi dispiace ragazzi..>>
Spencer e Jason con la stessa espressione comprensiva mi dicono insieme contemporaneamente che dispiace a loro.
<< Vuoi che ti accompagno io?>>
Si offre carinamente Jason.
Ma cos'è oggi con questa cosa dei passaggi?
Per un momento immagino la faccia di Daniel se io accettassi.
Sono tentata, pur sapendo a cosa vado incontro.
<< Grazie, sei gentile, ma ho già chi mi accompagna in albergo, tu goditi la serata.>>
Spencer non trattiene un sospiro di sollievo che cerca però di nascondere. Ho rifiutato anche per questo motivo. Insomma, si vede a distanza che tra i due c'è sintonia, e chi sono io per rovinarla.
<< Capisco, riposati. E soprattutto studia, voglio vederti a quell'audizione. Ci conto eh>>
Fa l'occhiolino.
<< Certo. Non mancherò promesso>>
Trastullo ricambiando.
Saluto velocemente Spencer che mi ribadisce che un giorno di questi dovremmo uscire tutti insieme.
Le dico che è un'ottima idea eccetto ipotetiche discussioni (o peggio) tra Jason e Daniel.
Lo "uscire tutti insieme" includeva anche Daniel giusto?
Mi chiedo se si riferiva ad una specie di uscita a quattro..
<<Ma noi non ci vedremo anche domani? Insomma so che Jason non ci sarà, ma tu? >>
<<Purtroppo no, te l'ho detto lavoro anche la domenica. Domattina devo essere sul primo volo per la California, e devo pregare a Dio di arrivare almeno nel primo pomeriggio.>>
California? È dove vorrebbe trasferirsi Daniel.
Chissà perché vuole andare proprio in California. Già che sua cugina abita lì potrebbe essere un piccolo indizio.
Magari qualcun altro della sua famiglia si trova lì.
Ma Kelly mi aveva detto di non avere nessuno..
Tralascio questi dubbi e saluto tutti quanti, compreso Brad, facendo scaturire in alcune persone delle critiche.
Che male c'è?? Io non capisco.
Dovrei disinteressarmi e andare via.
Ed è così che faccio.
Ogni tanto sembro veramente avere gli stessi atteggiamenti di Daniel..

Uncover.    #WATTYS2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora