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Nel momento in cui sto per aprire bocca un cellulare squilla. Ed è ancora una volta il mio. Lo recupero dalla borsa.
Bonnie. È il caso che le risponda? Si, devo, non posso ignorarla per l'ennesima volta.
<< Bonnie? Scusami se..>>
La sua voce disperante mi interrompe.
<< Rosie! Ti prego vieni! Siamo tutti in ospedale. Alex è svenuto e.. non so credo sia per l'alcool.. per favore aiutami, dillo a Daniel. Ora non posso spiegarti, raggiungeteci il prima che potete.>>
Daniel nota la mia espressione sconvolta e scatta subito in piedi.
<< Certo, arriviamo.>> Chiudo la chiamata e corro a prendere il cappotto.
<< Hanno portato Alex in ospedale. Andiamo e in fretta.>>
Dico in tono risoluto.
Daniel, anche se si porta le mani alla testa, sembra mantenere la calma.
<< Che cazz..? Ok va bene, sbrighiamoci.>>

Raggiungiamo l'ospedale in due minuti senza giri di parole.
Entriamo guardandoci intorno.
<< Dove cazzo è l'accettazione in questa merda di posto?>>
Daniel fa come un pazzo e non per caso la gente ci guarda sbigottita.
Decido di non riprendere Daniel per il suo atteggiamento. È più che giustificabile in questo momento.
A passo svelto e deciso chiediamo informazioni ad una signora seduta dietro il grande bancone.
<< Scusi, vorremmo sapere..>>
<< Un secondo prego.>>
Risponde alzando una mano.
Prende la cornetta del telefono per rispondere a chiunque ci sia dietro.
Dal tono di voce sembra più che si stia facendo i comodi suoi.. Non è di certo un paziente.
Guardo Daniel a spalle strette non sapendo cosa fare se non attendere.
Arriccia la bocca arrabbiato e si sporge sul bancone.
Come non mi sarei mai immaginata, acchiappa dalle mani della signora intimorita, il telefono.
<< Ora ci dice, gentilmente, dove cazzo si trova Alex Clark. Altrimenti dovranno comprarle un altro cazzo di telefono.>>
Se non fossi agitata mi vergognerei, e anche tanto.
Perché papà paga per aumentare la guardia, quando Daniel fa paura più di tutti loro messi insieme?
<< Mi ridia il telefono..o..chiamo la sicurezza..>> Ci manca solo questo.
In punta di piedi sfilo piano e con delicatezza, il telefono dalla mano di Daniel, che mi lascia fare nonostante la sua reazione sorpresa.
<< Ci scusi tanto, non era nostra intenzione importunarla..>> Dico lanciando uno sguardo di rimprovero a Daniel.
<< Ma vorremmo avere notizie di Alex Clark. Può aiutarci?>>
È strano pronunciare il nome di Alex per intero. Clark. Oddio, Clark.
<< Il ragazzo quasi finito in coma etilico? Infondo a quel corridoio a destra ci sono i suoi cari e il dottore, potete avere informazioni più dettagliate da lui. >>
<< Oh grazie mille, e scusi ancora.>>
Le rivolgo il sorriso più dolce che riesco a fare.
Non ricambia ma piuttosto guarda Daniel altezzosamente.
<< Dovresti imparare le buone maniere ragazzo.>>
Daniel le sghignazza in faccia.
<< Fanculo.>>
Conclude mentre ci dirigiamo.
Potrei anche ridere ma preferisco mordermi la lingua.
Bonnie è lì, con i capelli arruffati e il mascara sbavato. Credo si stia mangiando le unghie dalla preoccupazione. Ci sono anche tutti gli altri del gruppo. Compreso Finn, che mi ha appena notata.
Corro in quella poca distanza buttando le braccia attorno al collo della mia amica.
Daniel si limita solo a fare un cenno al resto del gruppo.
<< Ah, c'è anche la principessa.>>
Fa Melissa a tono acido con le gambe accavallate.
Daniel e Finn le lanciano un'occhiataccia ma io sono troppo presa dall'angoscia di Bonnie per poter rispondere.
Finn. Ricordo ora del suo messaggio. L'appuntamento è questa sera ed io devo ancora rispondere.. rifiutare o accettare?
Diciamo che al momento non ho la testa per decidere.
In un nano secondo vediamo sbucare dalla stanza di fronte a noi un dottore alto e calvo in divisa.
Tutti scattano in piedi.
<< Allora? Come sta?>>
Chiede Daniel sfregando le mani.
<< Ha avuto un malore, nulla di grave. Il vostro amico rischiava il coma etilico. Direi che è stato fortunato, deve solo stare a riposo ma si riprenderà.>>
Questo si che è rassicurante.
Sospiro in contemporanea con Bonnie.
<< Quando possiamo entrare?>>
Domanda Finn accanto a me con sopracciglia corrugate e labbra contratte.
Per poco non sussultavo.
<< Suppongo almeno 20 minuti. Il tempo di riacquistare lucidità. Ah, se qualcuno di voi è in grado di rintracciare i genitori.. beh lo invito a farlo. Se mio figlio fosse in queste condizioni, vorrei saperlo.>>
Termina il dottore avviandosi da un'altra parte.
<< Bene. Ragazzi io prendo un caffè, il dopo-sbronza fa schifo. Venite anche voi?>>
Fa Mike in procinto di sbadigliare. Tutti annuiscono tranne io e Finn.
<< Devo chiamare Clark e avvertirlo di Alex. >> Sentenzia Bonnie.
Concordiamo quasi tutti con un cenno della testa.
<< Beh noi andiamo al bar allora torniamo tra poco, qualsiasi cosa chiamateci.>>
Termina e se ne vanno, con loro anche Daniel che non stenta a sbirciare indietro con la coda dell'occhio.
Io e Finn, imbarazzati e un po' confusi per il contesto ci mettiamo seduti in sala d'attesa.
<< Che bel casino>> Commenta con sorriso ironico.
<< Altroché. Eppure ieri non sembrava così ubriaco.. Se non altro Melissa lo era più di tutti. Forse Alex non lo regge poi così tanto l'alcool..>>Commento. È il caso di giustificarmi per non aver risposto al messaggio?
<< Alex sembra un tipo tosto, ma non se si tratta di bere.
Melissa è perennemente ubriaca, non ricordo neppure l'ultima volta in cui era sobria.. Ei non devi preoccuparti per come si rivolge a te, è fatta così. Ignorandola potresti addirittura diventare sua amica.>> Scherza.
Dubito fortemente che possiamo diventare amiche. Soprattutto sapendo della sua relazione a letto con Daniel. Di cui tra l'altro non sono affari miei..
<< Seguirò il tuo consiglio.>> Rispondo mentendo, in parte. La ignorerò sicuramente, spero.
<< Ho saputo che sei diventato zio. Congratulazioni.>>
Non sapendo che dire.. cambio discorso.
Mi guarda un po' sopraffatto.
<< Grazie, ma.. tu come lo sai?>>
<< Beh, ieri mi aspettavo ci fossi anche tu e qualcuno aveva detto che tua sorella stava per partorire o che avesse già partorito insomma..>>
La mia impacciataggine mi mette in difficoltà e non ho idea di cosa sto dicendo.
<< Ah, giusto. Comunque, non so se hai letto il mio messaggio. Avrei voluto chiedertelo ieri mattina all'università ma mi sei letteralmente sfuggita dalle mani quindi..>>
Effettivamente è così, non appena ho visto Daniel venirmi incontro sono scappata.
<< Hai ragione. Si, l'ho letto in realtà poco prima di venire qui.>>
Dico a testa china.
<< Allora ti va?>>
Chiede diretto.
E ora? Che faccio?
Il tempismo non è mai stato mio.
<< È che..>> Accenno ma non trovo le parole.
<< Hai un ragazzo?>>
Chiede, pensando di aver indovinato. Non so ne come ne perché mi appare in mente l'immagine di Daniel.
Scuoto la testa.
<< No, no, non ho il ragazzo. Ma, non so.. penso che..>>
Sembro proprio una stupida.
Finn mi mette una mano sulla spalla.
<<Guarda che non devi rispondermi per forza ora, puoi anche pensarci. Se non vuoi per qualche motivo, tranquilla, capirò>> La sua gentilezza e dolcezza mi fa venire voglia di accettare.
Finn è un bel ragazzo, intelligente, carino con me.. Infondo è un'uscita.
Con Daniel nulla è mai stato messo un chiaro se non il fatto che dovremmo imparare ad andare d'accordo come si deve. Inutile sperare in qualcosa che non esiste.
Ma preferisco rifletterci sopra.
<< Ok, grazie.>> Rispondo concedendogli un sorriso dolce.

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now