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Daniel's pov.

La rabbia è tanta, troppa.. Mi conosco e sento che se non me ne vado immediatamente da questo posto di merda, spacco ogni singola cosa che trovo. A partire da questo mini butta-fuori che mi rompe le palle da mezz'ora per aver urlato contro il barman. Come si può assumere un ''butta fuori'' alto la metà di quanto lo sono io? È un fottuto scricciolo..
Fortunatamente me ne libero subito senza fare danni..
Da quando c'è Rosie riesco a tenere tutto a freno.. Non benissimo ma ci provo.
Solo che quando si comporta così mi fa essere ciò che non vorrei..
Le ho detto che non la amo. Probabilmente era talmente ubriaca da non aver colto in pieno, anche se era sbiancata, gli occhi stavano per diventarle rossi e a momenti avrebbe pianto.. A meno che non lo abbia già fatto. Solo a pensarci pregherei qualcuno di prendermi a calci.
Mi pento sempre di tutto quando so di trattarla male, ma il punto è che ci rifletto dopo, mai durante.
Dovrei andare da lei e riassestare quella serenità che stavamo cercando di acquisire ma sono talmente incazzato che potrei solo che peggiorare la situazione.
Respiro finalmente un po' d'aria fresca. Quel posto c'era un'odore nauseante di sudore.. Mi chiedo come ho fatto tutto questo tempo ad essermi divertito frequentando disco-pub.. Non ci trovo niente di appagante nello essere sbattuti a destra e sinistra in mezzo a un mucchio di gente ubriaca che puzza.
Rosie sta facendo esattamente come loro, ed è sicuramente la sua prima volta.. Ricordo ancora quando si è sbronzata con sole due birre in compagnia di quel bastardo..
Ma adesso ha seriamente bevuto e ho paura delle ore successive.
Non c'è una cazzo di anima qui fuori nel parcheggio, posso stare finalmente in pace a fumarmi una sigaretta, senza rotture di coglioni.
<< Bella serata eh?>>
Sto per lanciare i santi ma mi rendo conto che è la voce di Alex quella che sento accanto a me.
<< Sei ironico spero.>>
È tutto fuor ché una bella serata.. Lo sarebbe stata se io e Rosie ce ne fossimo rimasti a casa nostra a finire la cena, per poi concludere il tutto con del buon sesso.. Ma il destino mi si è ritorto contro.
<< Ti fa dannare eh.>>
Dice come se mi stesse leggendo i pensieri.
<< A volte non so che fare con lei. Vorrei solo incatenarla da qualche parte e obbligarla a farle fare ciò che le dico.>>
Non sono masochista, o quasi..
Avere la possibilità di controllarla mi renderebbe tranquillo e felice.. Ma lei lo rende impossibile.
<< Lo so, ti conosco.. Però non sei mai stato insieme ad una ragazza, non funziona come vorresti, purtroppo.>>
Le parole di Alex anzi ché essere di incoraggiamento mi portano ancora di più a chiedermi perché cazzo ne parlo con lui visto che ha una ragazza fuori di testa.
<< È normale che tu lo dica... Ti sei messo con "miss faccio e dico tutto io">>
Alex mi guarda interrogativo ma poi capisce e si mette a ridere.
<< La amo proprio per questo. Fratello, anche tu ti sei innamorato dei suoi difetti prima di tutto, solo che non vuoi realizzarlo.>>
Vorrei dirgli che sta sparando un mucchio di stronzate.. Però ci ripenso.
Rosie è la mia rovina.. O meglio, io sono la sua. Ho solo paura che visto i nostri caratteri incompatibili possa finire. Non so proprio cosa farei se mi lasciasse.. Mi crollerebbe la terra addosso con tutto il suo peso.
<< Forse hai ragione.>>
Dico con un amaro in bocca.
Scendiamo in un silenzio assordante.
I miei pensieri mi urlano contro di andare a prendere Rosie, ma il mio orgoglio decide che è ora di andarsene a casa.. Sarà lei a chiedere scusa sta volta.
<< Senti, me ne vado, non ce la faccio più a stare qui.. La riporteresti tu casa? Tanto a me non dà ascolto..>>
Lo sto facendo veramente controvoglia, ma se dò spago alla mia rabbia potrei non fermarmi e fare qualcosa fuori dalle righe..
Alex mi annuisce.
<< Certo, vado a controllare la situazione intanto.>>
Lo ringrazio e io mi dirigo subito a casa.
C'è un freddo fottuto.. Rosie aveva il cappotto con sé? E se morirà di freddo durante il ritorno?
Ma perché cazzo ho deciso di lasciarla lì e non ritornare con lei?
Sto rimuginando come un coglione.
Penso solo a quale sarà la mia prossima decisione di merda.
Sono a metà strada e mi fermo.
Ma che sto facendo? Sto seriamente andando a casa con la consapevolezza di Rosie ubriaca in discoteca?
Alex l'avrebbe tenuta sott'occhio, ma dovrei avere il marchio di "merda umana" se penso al fatto che la sto lasciando lì, in mezzo ai viscidi.
Faccio marcia indietro e chiamo Alex.
<< Senti, vedi se riesci a farla uscire, sto tornando indietro.>>
Dico al cellulare.
<< Siamo tutti fuori dal locale.. C'è Finn.>>
Mi si gela il sangue.
<< Cosa?! Che cazzo ci fa lì? E lei è con lui?>>
Ma che cazzo! Mi sono promesso di non spaccare la faccia a nessuno sta sera ma la sorte mi sfida.
<< Stai tranquillo. È tutto apposto.>>
Attacco senza rispondere e conto fino a 10.
Arrivo due minuti dopo con cattive intenzioni, è più forte di me.. Se dovessi vedere Finn e Rosie...
Ma qui c'è solo Mike, Melissa e Alex che fumano.
<< Dov'è??>>
Chiedo direttamente a pugni stretti.
<< Sono lì giù, a Rosie le veniva di vomitare..>> Mi risponde Alex
Cos...
<< Per forza, con tutto quello che si è scolata.>> Aggiunge Mike.
Non ho bisogno di inutili giri di parole. Voglio vedere Rosie.
Cammino svelto nella direzione indicatomi da Alex.. E finalmente eccola lì.
È accovacciata a terra che si abbraccia le ginocchia. Per un momento dimentico che Finn sia lì seduto accanto a lei..
Mi sento impotente nel vederla stare male così.. Cosa ho fatto..
È colpa mia cazzo.
Avanzo e Rosie alza il suo sguardo fulmineo.
Finn a catena mi vede e si alza in piedi.
<< Hai una bella faccia tosta a tornare indietro.>>
Il pezzo di merda si permette di aprire bocca..
<< Da quale pulpito.. Dovresti ringraziarmi per averti risparmiato tutte quelle botte che avresti dovuto prendere. Ma ora non mi va di perdere tempo con te. Rosie andiamo a casa.>>
Il coglione sorride sotto i baffi, mentre Rosie si alza in piedi anche se barcollando, il trucco tutto sbavato sotto gli occhi, i capelli arruffati. Come fa ad essere bella anche in questo stato?
<< Non sono un cane.. Hai capito? E poi io ho parlato con Finn. È tutto chiarito.>>
Si regge sul muro e mi avvicino per aiutarla a reggersi. Si aggrappa a me ma poi mi spinge.
<< Chiarito cosa? Che si è divertito a dire in giro di averti scopata?>>
Rosie mi fa cenno di abbassare la voce dato che le persone qui intorno ci guardano. Come se me ne importasse qualcosa.
Tutti devono sapere quanto è testa di cazzo Finn.
Non l'ho mai considerato amico.. E poi mi facevo la sua ex ragazza quando si sono lasciati, con il suo consenso.
E questo lo rende testa di cazzo due volte. Se mi lasciassi con Rosie, morirei dall'idea di saperla con un altro.
<< Non è andata così. Ho avuto una discussione con Lauren e dalla rabbia le ho detto che c'è stato qualcosa tra me e Rosie.. Lo sappiamo tutti che Lauren ha la lingua lunga e rende le cose più grandi di quanto sono.>>
Ma che cazzo.. È ora che questi due chiariscono tra loro una volta per tutte senza interferire nella vita degli altri. E Lauren dov'è infatti? Conoscendola se ne sarà andata via non appena ha visto Finn arrivare.
<< Non me ne frega niente di chi sia stato. So solo che se fossi stato al posto di Rosie col cazzo che ti avrei rivolto la parola.>>
<< Ma perché sei venuto proprio adesso a rompere le palle? Stavamo benissimo prima che arrivassi tu, tornatene indietro tanto Rosie non ci torna con te, l'hai sentita no? >>
Devo convincermi che non ne vale la pena andare in galera questa sera.
<< Ci torna eccome invece, piuttosto pensa alla tua incolumità se non sparisci entro 10 secondi.>>
Mi si gonfia il petto per la rabbia che sto trattenendo.. Ma ritorna come prima al tocco della mano di Rosie.
<< Ora bastaaa! Vi sembra il momento adesso di litigare? Sono ubriaca come Dio solo sa e voi decidete di comportarvi da bambini di 5 anni.>>
Rosie riesce a stento a mettere due parole in fila.. Vuole essere autoritaria ma non ne è in grado in questo stato. È di una dolcezza disarmante..
Mi guarda male ma poi, cambiando espressione, si volta verso Finn.
<< Grazie per avermi aiutata ma credo sia meglio che tu vada.. Anzi, vado io, dato che tu sei appena arrivato e.. questo è un luogo pubblico.>>
Finn sorride alla difficoltà che ha Rosie nel liquidarlo e mi sta dando ai nervi..
<< Tranquilla, è stato un piacere, sono felice di aver chiarito questa situazione.. Ci vediamo in giro.>>
La saluta con un cenne io, naturalmente gli ringhio.
Cerco di reggere Rosie per un braccio ma lei si scosta.
<< Sto solo cercando di aiutarti, non puoi camminare da sola, te ne sei resa conto vero?>>
Alza lo sguardo e fa un'espressione stizzita.
<< Mi metto a gattonare se è il prezzo da pagare per non stare con te..>>
Si dimena, ma si sa.. Ho più forza fisica da poter decidere. E ho deciso che non può andare da sola, anche perché è probabile che si faccia investire da un auto.
Salutiamo gli altri in lontananza e ci dirigiamo, FINALMENTE, a casa.
<< Facciamo finta che io non sia incazzato a morte con te e che non ti abbia vista vicina a Finn.. Puoi dirmi cosa ti ho fatto per farti comportare così?>>
Il tono da autoritario non mi si addice ma lei è vulnerabile, da ubriaca potrà sottomettersi.
<< Mi stai chiedendo cosa hai fatto? Piuttosto chiedimi cosa "non" hai fatto.. Sarà più facile risponderti.>>
Si atteggia come una bimba.. La sbatterei al muro in questo momento e farle cose... ma sono troppo infuriato.
<< Stai facendo tutto da sola Rosie.. Ho capito che sei arrabbiata per tuo padre, l'aereo e ciò che è successo e mi dispiace ok? Penso di avertelo detto un milione di volte. Puoi semplicemente superarla e permettermi di rimediare?>>
Non ribatte, resta in silenzio e allora capisco che il suo problema non è questo.
Prende distanza da me e cammina poggiandosi al muro.
<< Mi fai il piacere di camminare qui? Stai pulendo tutti i muri e in questo modo arriveremo a casa domani.>>
Impreca silenziosamente e obbedisce.. Sono sorpreso.
<< Non era così che volevo iniziare la convivenza. Tu che decidi sempre per entrambi, tu che cerchi sempre di "scavalcarmi" in qualsiasi cosa.. Anche sta sera ad esempio: non potevi divertirti con me e basta? No, non lo hai fatto..>>
Le metto una mano sulla spalla ma lei me la toglie subito.
Faccio un respiro profondo..
<< Non l'ho fatto perché ho chiuso con quella vita. Ho passato ogni singola sera a sbronzarmi, scopare a destra e manca e fumare erba..
Tanti ormai ho capito che con te come faccio, sbaglio ogni volta. Mi sono rotto il cazzo anche io.>>
Ribatto in modo acido. Cammino a passo più svelto, lasciandola dietro di me. Nemmeno mi importa della sua reazione.
<< Ma si, fa pure.. Vai a casa da solo.
Non capisco nemmeno perché ho accettato di andare a convivere con una persona che non mi ama.>>
Alza la voce non per farsi sentire ma per rendere vere quelle parole.
Mi giro verso di lei, due metri più avanti, mi sento sul punto di esplodere.
<< Io ti amo, lo sai che l'ho detto per farti infastidire.>>
Un istante dopo guarda a terra e si china. Per un attimo sembra che stia per vomitare e invece assume un'espressione demoralizzata.
<< Così non acquisterò mai fiducia in te. Una volta dici che mi ami, la volta dopo te lo rimangi, poi dici che era per infastidirmi.. A cosa devo credere?..>>
Brobotta ridendo isterica, anche se si vede che è demoralizzata.
<< Sei ubriaca e non ragioni. Domani ne riparliamo ma adesso, per l'ultima cazzo di volta, ti lasci portare a casa?? >>
Mi avvicino e l'afferro per le braccia per farla alzare in piedi, ma lei ancora una volta si rifiuta di farsi prendere.
La mia pazienza ha un limite, e quel limite non è molto lontano, anzi..
<< Vattenee!! Chiamo un taxi e me ne vado da qualche altra parte, purché lontana da te.>>
Sono capricci, ma che..
<< Mi costringi a caricarti sulle spalle.>>
La minaccio e so quanto le danno fastidio le scenate in pubblico, ma tanto ci sta già pensando lei a frignare davanti ai passanti, quindi sarebbe sprecato non concludere in bellezza.
<< Fallo, io mi metto ad urlare.>>
Mi sfida con così tanta sfacciataggine che mi porta ancora di più a farlo.
<< Bene, urla pure.>>
Mi fiondo su di lei e la trascino sulle mie spalle senza darle il tempo di schivarmi.
<< Mettimi giù Daniel!!>>
Sbraita dietro di me.
Cammino velocemente per raggiungere il portone di casa.
<< No finché non ti dai una calmata, siamo quasi arrivati.>>
Non sono per niente divertito da questa situazione, tutto il contrario.
Mi insulta fino all'entrata, urla e si scatena da farmi male.
<< E poi come cazzo ti è venuto in mente di andare da un altro ehh?!
Davanti ai miei occhi!! E se lo avessi fatto io?>>
Urlo sopra la sua voce.
La reggo con una sola mano per poter aprire la porta di casa.
<< E a te che te ne importa? Non mi ami. E una persona che non sa amare non può essere gelosa. Implica questo essere bipolare no? >>
Sbatto la porta dietro di me e a quelle parole lancio le chiavi di casa e mi viene in mente di fargliela pagare cara.
<< Sta' zitta cazzo! Vediamo se ora continui ancora a dire stronzate.>>
Vado in bagno e la faccio scendere nella doccia, bloccandole il passaggio per filarsela.
<< Che stai facendo?!>>
Prendo il soffione in mano e apro l'acqua fredda.
È ubriaca, e pazza.. Può solo che farle bene dopotutto, non le farei mai del male.
<< Per favore smettila!!! È fredda!>>
Grida ormai fradicia che cerca di aprire gli occhi sotto l'acqua gelida.
Sono zuppo anche io ma ne è valsa la pena visto che si sta calmando.
Infatti si arrende.
Si appoggia all'angolo della doccia con le braccia conserte ed io mi decido a chiudere l'acqua.
<< Hai finito?>>
Domando gettando il soffione a terra, Rosie sobbalza e annuisce sconfitta.
Chiudo gli occhi per due secondi e abbasso lo sguardo perché mi ha costretto a questo quando invece avrei preferito non farlo..
Esco dalla doccia e prendo un accappatoio.
<< Tieni, asciugati.>>
Glie lo porgo.
Ci pensa due secondi ed esce spintonandomi, non enuncia una sillaba. Prende l'accappatoio e se lo infila.
<< Sei contento adesso?>>
Cerca di farmi salire i sensi di colpa.
<< No, non lo sono. Ringrazia te stessa per questo.>>
Le do le spalle ed esco dal bagno.
Che serata di merda. Mi butto sul divano e mi accendo una sigaretta e televisione compresa.
Mi scaravento all'indietro e mi massaggio le tempie riflettendo su quanto accaduto e capire dove ho sbagliato...

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now