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Mi chiedo se anche io forse dovrei toccarlo..
Scosto il suo braccio e mi alzo a sedere.
<<C'è qualcosa che non va?>>
Domanda titubante dietro di me.
<< No.. è che.. pensavo magari ora dovrei..>>
So pochissime cose sul sesso e sui preliminari perciò non so esattamente cosa fare o come muovermi.
Lo sento ridacchiare tra sé e se quando capisce di cosa parlo.
<< Per oggi può bastare.>>
Si alza anche lui ma in piedi.
Non capisco, ho appena condiviso per la seconda volta la mia esperienza più intima e ora se ne va?
<< Te ne vai?>>
Domando paranoica.
Senza guardarmi mi passa le mutandine da terra.
Me le rimetto aspettando una sua risposta.
<< No, perché?>>
Scrollo le spalle senza rispondere.
Lo vedo che si spoglia di camicia e pantaloni, restando in boxer.
<< Resti con me a dormire ovviamente>>
Dice mentre prende una sigaretta dal pacchetto che si trova sul comodino.
Mi si accende un sorriso. Vuole che resti con lui a dormire.
Annuisco e mi alzo dal letto.
Mi guardo intorno senza sapere cosa fare. Magari prendere il pigiama?
Quell'orrendo pigiama..
Mi rifiuto di indossarlo per dormire con Daniel.
Nel momento in cui si accende la sigaretta mi alzo e cammino verso di lui. Mi chino e raccolgo da terra la camicia che indossava oggi.
<< Mettitela.>> Dice mentre mi osserva raccoglierla, annebbiato dal fumo.
<< È quello che stavo per fare.>>
Rispondo facendo finta di essere sicura di me stessa. In realtà nemmeno io so cosa faccio.
Mi fa un sorrisetto e faccio per indossare la sua camicia.
È bianca un po' scolorita, mi sta grande. Arrotolo le maniche facendo giusto tre o quattro giri e credo la lascerò sbottonata.
<< Cazzo Ros..>>
Sussurra agitato studiandomi da capo a piedi.
Il mio sguardo finisce involontariamente sul suo pube e capisco..
<< Scusa..>>
Dico arrossendo.
Sbuffa in una risata mentre si aggiusta i boxer.
<< Stai ridendo di me, per caso?>>
Dico.
<<Assolutamente>> risponde continuando a ridacchiare, e mi conduce al letto.
Scopro le coperte e mi sdraio a pancia in giù.
<< Hai esaurito le energie eh?>>
Canzona.
Mi raggiunge, stendendosi accanto a me sotto le coperte.
<< Grazie.. per prima..>>
Gli dico un po' imbarazzata.
Non so perché mi senta timida dopo quello che abbiamo fatto.
<< Spero di essere stato abbastanza delicato, quando sono entrato con le dita. Avrei dovuto avvertirti>>
Spiega in tono di scuse.
<< Shh. È stato bello.>>
Trovo il coraggio di spingermi ancora più vicina a lui.
Mi sento percorsa da un brivido. Daniel non appena se ne accorge capisce al volo e mi copre per bene con la trapunta.
Mi scruta mentre mi rannicchio.
Poggio poi la testa sui suoi bellissimi pettorali. Sono privi di peli o quasi.
Mi accoglie accarezzandomi la testa.
Resterei così per ore ed ore, ad ascoltare il suo cuore che batte sotto la mia guancia.
Restiamo entrambi in silenzio e lui finisce di fumare la sua sigaretta.
Rifletto su quando lo verranno a scoprire i nostri genitori. E nonna..
Di solito a lei racconto ogni minimo dettaglio della mia vita. E invece non sa quasi nulla di Daniel..
Non sa che.. che sono innamorata. Eppure sono qui da quasi un mese.
Ma chi prendo in giro. Non ne ha idea nemmeno Daniel..
<<A cosa stai pensando?>>
Irrompe i miei pensieri.
Aspetto un po' prima di rispondere alla sua domanda.
<< Pensavo a papà.. e a tua madre.. e a questo.>>
Dico riferendomi al nostro contesto.
<< E a quando tuo padre mi spaccherà la testa per "questo">>
Scherza senza ridere troppo. Beh è un fondo di verità purtroppo.
<< Cercherò di evitarlo>>
Prometto scoppiando a ridere. E anche Kelly, cosa penserebbe di me..? Il mio cuore manca di un battito.
Non posso mettermi a ragionare su un piano d'azione proprio ora. Scaccio via quel pensiero.
<< Domani mattina abbiamo scienze sociali proprio alle nove >>
Mi metto le mani in faccia, voglio odiarmi. Alle superiori non ho mai ritardato nessun compito, questa è la mia prima volta, e sono all'università.
Daniel sbadiglia e mi scosta le mani per darmi un bacio sulla fronte. Com'è dolce e piacevole.
Ma come fa ad essere così sereno? Magari a lui succede spesso o magari se ne frega semplicemente..
In realtà mi chiedo quando mai ho visto Daniel studiare..
<< Vorrei avere la tua stessa tranquillità. >>
Confesso..
<< E dai non farla tragica, ho già detto che parlerò io con l'insegnante. Lascia perdere i crediti, Clark ti farà fare quell'audizione lo stesso. Ci ho parlato ieri.>>
Ci ha parlato???? Alzo la testa per guardarlo negli occhi.
<< Che?? E cosa gli avresti detto?>>
Da una parte mi compiaccio che glie lo abbia chiesto personalmente.
Interessa a me quanto interessa a Daniel.. forse comincia a tenerci.
<< Che se non ti avesse fatto fare l'audizione gli avrei sbattuto la faccia a terra.>>
Mi escono gli occhi fuori dalle orbite e Daniel si mette a sghignazzare.
Capisco che stava scherzando.
<< Tu non preoccuparti di cosa gli ho detto. So per certo che parteciperai a quella audizione. Devi piacergli davvero, quel bastardo farebbe sputare sangue a chiunque.>>
Clark. Ha usato l'audizione come compromesso per non aprire bocca.. e Daniel questo non lo sa.
Decido di non rispondere.
Peter Clark ormai è diventato un argomento off limits.
Sarà meglio cambiare discorso prima che dica qualcosa che sarebbe meglio non dire a Daniel.
<< Ma Sandra.. si era ritirata nella sua stanza quando sei arrivato tu oppure ha sentito tutto quello che abbiamo detto e anche.. insomma quello che è successo dopo..?>>
Effettivamente ora che ci penso mi turba sapere che abbia sentito o addirittura guardato.
Daniel sospira prima di rispondere.
Comincia ad accarezzarmi il braccio ed io rabbrividisco.
<< Eh no, non le ho dato il permesso di ritirarsi sta sera.
Probabilmente adesso penserà che abbiamo scopato.>>
Sono inorridita, ma anche eccitata.
Che cavolo mi prende..
<< Ti piacerebbe..>>
Non so perché ho risposto così, ma sta sera mi sento abbastanza coraggiosa da seguire totalmente il mio istinto.
<< Cosa? Scoparti?>>
Replica con tono di speranza.
<< Rosie, non so se ti è chiaro il concetto. Quella sera al motel mi ha fermato solo una cosa: il fatto che sei figlia di Will.
Diciamo che è stato più o meno da quando ti ho vista con il vestito rosso da cerimonia che ho fantasticato su come scoparti. Quindi si, mi piacerebbe. Come scommetto piacerebbe a te.>>
Comincio a fare pensieri sulle cose spinte che potrei fare con Daniel..
La cosa mi intriga e non poco.
Basta Rosie.
Devo tornare in me.
<< Che ne dici di dormire? Ho sonno..>>
Sbadiglio per finta e Daniel capisce subito che sto solo cercando di divagare.
Inaspettatamente il suo pollice e il suo indice afferrano il mio mento.
Solleva in modo che io possa guardarlo.
Com'è sexy..
Può un ragazzo così bello essere attirato da una come me?
Non mi capacito ancora di questo.
Studia attentamente le mie labbra.
Lui si lecca le sue..
Contrae la mascella, un gesto che a me piace molto di lui, mi affascina..
Mi scosta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e in modo spontaneo mi sfrego sulla sua mano che mi accarezza.
<< Cosa mi fai Ros..>>
Bisbiglia.
Arrossisco senza volerlo e lui si avvicina alle mie labbra.
Ci baciamo dolcemente e sono entusiasta di sentire ancora il sapore della sua bocca.
Passiamo all'incirca un'altra buona mezz'ora svegli a parlare.
Gli racconto un po' della mia infanzia e di come eravamo uniti io papà e la mamma prima della catastrofe.
Tutto il tempo mi ascolta con un tono di comprensione e dispiacere..
Lui invece mi parla di come era asociale da piccolo, che faceva fatica a socializzare con altre persone e che è stato bulliazzato quando aveva 9 anni.
Mi racconta di come due bambini "stronzi" (così dice lui) lo avevano rinchiuso dentro il gabinetto della scuola, lasciandolo lì per ben due giorni (tra l'altro nel weekend, quando la scuola era chiusa). Nemmeno la polizia riuscì a trovarlo, tornò lui stesso a casa il lunedì mattina quando il bidello, per pulire i bagni, ha dovuto aprire la porta.
All'epoca erano solo lui e sua madre.
Del padre non ce ne è mai stata l'ombra, ovviamente perché era già in carcere, ma questo lui non lo sa. E mi infastidisce non potergli dire la verità. Anche perché sono sempre convinta che questa sia una delle cause del suo disturbo bipolare..
Ma poi rifletto, Kelly saprà cosa fare al riguardo, io non posso fare nulla purtroppo.
Mi accorgo che la frittata si è ribaltata, Daniel è sul punto di addormentarsi sul mio petto con le mie dita tra i suoi capelli.
Mi fa così tanta tenerezza immaginarlo bambino, immaginarci bambini..
Entrambi abbiamo avuto passati turbolenti. E questo ci rende più simili di quanto lo possiamo ammettere, proprio come mi ripeteva lui stesso. La vera e grande differenza sta nel come abbiamo affrontato questi passati.
Io con molta razionalità e determinazione. Daniel con molta vulnerabilità e irruenza, dimenticandosi la vera realtà dei fatti che riguardano suo padre, quando invece, nel profondo, vive ancora sulla pelle il suo passato.
Ancora in dormiveglia, Daniel si raschia la gola.
<< Rosie, sai già quale canzone portare all'audizione?>>
Domanda con un filo di voce a occhi chiusi.
In realtà non lo so di preciso.. ma so già che non vorrei portare una cover.. piuttosto qualcosa di mio.
Si, scriverò qualcosa.
E dopo tutto ciò che ci siamo raccontati credo di avere un lampo di genio per un'ipotetico titolo.
<< Si. Ora dormi..>>
Lo obbligo e lui mi da una piccola pacca sulla coscia.
<< Dai dimmi quale>>
Si lamenta con mugolii ormai perduto nel sonno.
Mi mordo il labbro inferiore e affondo ancora di più le mie dita tra i suoi bellissimi capelli.
Sorrido appisolandomi e spengo la luce dal piccolo interruttore sopra il comodino bianco alla mia destra.
<< Uncover.>>
Mormoro sicura che Daniel non l'abbia sentito. Mi addormento tra le braccia del ragazzo di cui sono innamorata e che piano piano sto scoprendo in tutte le sue sfaccettature.

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now