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Mi sveglio con le labbra di Daniel sul mio collo. Russa sommessamente.
Mi abbraccia da dietro, le gambe intrecciate alle mie.
I ricordi di ieri mi strappano un sorriso..
Mi giro a osservarlo, esaminare i suoi lineamenti perfetti: quando dorme non ha la solita espressione torva.
Passo il polpastrello sul suo sopracciglio, poi lungo la sua pallida guancia.
Quando raggiungo le labbra Daniel apre gli occhi.
<< Che fai?>>
Non riesco a decifrare il suo tono di voce.
<< Scusa.. stavo solo..>>
Ho davvero timore di rispondere non sapendo di che umore sia..
Accenno a togliere via la mano, ma lui afferra il mio polso.
<< Continua>> Bisbiglia e richiude gli occhi.
È di buonumore fortunatamente e questo già mi rende serena.
Continuo ad accarezzarlo proprio come stavo facendo sulle labbra:
e di sorpresa lui mi morde il dito.
<< Aii>>
Non faccio a meno di sorridergli.
<< Vieni qui..>>
Mi attira a sé e mi cinge in vita, schizzando la testa tra i miei seni.
<< Ei ei non ti accomodarti troppo, dobbiamo alzarci e la sveglia non ha suonato.>>
Commento con tono di voce impostato.
Daniel scuote la testa e bofonchia qualcosa, che sinceramente non riesco a capire perché la sua faccia è ancora qui, sotto di me.
In diverse circostanze la cosa mi ecciterebbe ma adesso dobbiamo veramente andare, odio fare tardi, soprattutto se mi devo giustificare per un compito che non ho svolto.
Ma Daniel li ha preparati i bagagli?
Un cellulare vibra. Non è il mio, io non ho questo suono di notifica.
Daniel se pur con fatica si allontana da me alzando gli occhi al cielo per recuperare il cellulare.
Guarda il display e lo rimette al suo posto. Sarà Lauren .. o Melissa? O qualche altro essere femminile?
Incrocio le gambe e non mi aspetto che mi dica chi sia.
Alza lo sguardo e sorride.
<< Jhon ha portato i bagagli in macchina.>>
Faccio un sospiro di sollievo.. Ed io che pensavo fosse.. lasciamo stare.
<<Jhon è al corrente del fatto che i nostri non sanno che partiamo oggi?>>
Daniel annuisce e rimette la testa sotto al cuscino.
<< Sei sempre mattiniero, proprio oggi devi alzarti tardi? Per favore!>>
Piagnucolo sbattendo l'altro cuscino sulla sua schiena.
<< No vieni qui, altri dieci minuti e poi ci prepariamo. Arriveremo puntuali promesso.>>
Bofonchia mentre tenta di tirarmi giù per il polso.
Mi scosto immediatamente e mi alzo per andare dritta verso il bagno.
<< No, sono le 8.00 e devo farmi la doccia. Resta lì a lamentarti, ma se quando ho finito non sei in piedi ti lascio qui e vado da sola>>
Dico autoritaria con un po' di beffa.
Tira fuori la testa da sotto il cuscino e mi guarda giocoso.
<<Ok. La faccio con te.>>
Fa per raggiungermi mentre si stiracchia.
<<Cosa?>>
Dico spaesata.
<< La doccia>>
Replica ovvio.
Ammetto che mi piacerebbe ma non mi sento così pronta..
Fare la doccia con qualcuno è davvero intimo, anche più di quello che abbiamo fatto.
<< Non c'è da vergognarsi. Io ti ho vista, tu... non mi hai visto ma non è un problema. >>
Mi resserena lui. Ma non ne sono poi così convinta.
<< Non me la sento, oggi.>> Parlo a bassa voce.
Allarga le narici e inspira.
<<Vabbè.>>
Si rabbuia e si volta andando a prendere i suoi vestiti.
Decido di non dire altro per sbrigarmi.
Mi faccio la doccia e shampoo. Una volta finito esco e non trovo Daniel, che sicuramente mi starà già aspettando giù, e vado in camera mia a vestirmi e truccarmi.
Terminato il tutto scendo e Daniel è a tavola che prepara due piatti con Pancake e sciroppo d'acero.
Gli sorrido per il gesto ma lui non ricambia. Mi ci siedo accanto e mangiamo.
È pensieroso, nemmeno mi degna di uno sguardo.
<< Come mai quella faccia? Pensavo fossi contento di partire>>
Sorseggio dell'acqua aspettando che mi risponda.
<< Nessuno ha detto che non lo sono>>
Contesta un po' freddo.
<<E allora a cosa devo quell'espressione?>>
Mi guarda incerto mangiando un boccone con foga.
<< A niente.>>
Dal suo tono irritato ne riconosco il motivo.
<< È da quando ti ho detto che non volevo fare la doccia insieme che mi tieni il muso. >>
Gli faccio notare.
<<Non è vero>>
<< Dimmi perché fai così allora, non trovo nessun altro motivo>>
Lui sta volta mi guarda e stringe gli occhi.
<<Non mi piace sentirmi dire di no>>
Parla a voce bassa, ma molto meno irritato rispetto a pochi istanti fa.
Credo che Daniel non abbia mai sentito un "no" dalla bocca di una ragazza.
Dovrei rispondergli che farà meglio ad abituarsi invece.
<< Be' , io non sono come le altre ragazze, Daniel>>
Si fa largo di nuovo la gelosia.
Fa un sorrisetto.
Tende un braccio per farmi avvicinare a lui. Questo lo acconsento perché non c'è ragione per cui non farlo.
<< Lo so Rosie, lo so.>>
Ci alziamo e mi cinge in vita.
<< Ecco, riusciresti a mantenere questo umore almeno per il resto della giornata? Senza vari sbalzi?>>
O anche per sempre se non è chiedere troppo.
<< Posso fare un tentativo. Dai andiamo, non volevi fare tardi ricordi?>>
Mi dà un bacio sulla bocca e prende le chiavi.
<<Giusto.>>
Raggiungiamo John che si trova in divisa al posto di guida.
Ci accompagnerà lui ovviamente, all'università e poi all'aeroporto.
Arriviamo in anticipo di un quarto d'ora fortunatamente.
Daniel mi prende per mano mentre camminiamo verso il bar. Mi sconcerta il fatto che mi abbia presa per mano, in giro non c'è nessuno pensandoci.. ma non nego che ne sono altrettanto entusiasta.
<<Che ti avevo detto? Potevi restare a letto con me altri 10 minuti invece di frignare. >>
Fantastico su quei 10 minuti. Avrei potuto dargli retta ma tanto da oggi avremo il libero arbitrio di stare anche mezz'ora in più al letto insieme. Naturalmente fino a che non andremo da mio padre.
<< Non pensavo avremo fatto così presto.>>
Confesso dispiaciuta.
<<Eh eh, peggio per te, la prossima volta farai meglio a darmi retta>>
Canzona dandomi una lieve pacca sul sedere che mi fa accendere un sorriso.
Improvvisamente davanti a noi vediamo arrivare Mike, Bonnie e Alex. Niente Melissa, la giornata comincia bene.
Daniel nel momento esatto in cui se ne rende conto però, molla la mia mano.
Lo guardo storto ma lui non ci fa caso.
Ci salutiamo tutti quanti.
Non posso credere che mi abbia lasciato la mano in questo modo.
<< Ei Alex, come stai? Ti sei ripreso?>>
Domando al ragazzo.
<< È stata una nottataccia ma sto meglio grazie. Voi due quindi oggi ve la date a gambe eh?>>
Si riferisce a me e a Daniel.
Come lo sa?
Glie lo avrà detto lui..?
<< Cioè? Che mi sono persa?>>
Intromette Bonnie spiazzata.
Daniel si passa una mano sulla nuca.
<< Nulla che ti interessi.>>
Risponde bruscamente.
Gli dò una piccola gomitata e Bonnie alza gli occhi al cielo.
<< Partiamo più tardi per Baltimora. I nostri genitori hanno anticipato la partenza. Vari cambiamenti per quanto riguarda il matrimonio ecc.>>
Ovviamente mento. Non bisogna "correre" giusto?
Il volto di Daniel è impassibile.
<< Matrimonio? I vostri genitori si sposano?>> Domanda Mike.
Lancio un'occhiata confusa a Daniel.
Nessuno sapeva del matrimonio?
Credo si trovasse anche sui giornali il matrimonio di papà e Kelly.
<< Si, torniamo subito dopo le nozze.>>
Informa Daniel mentre si accende una sigaretta. È una conversazione così difficile da tenere.. Daniel è talmente disinvolto che non ci sto più capendo nulla.
<< Fico. Quindi per capodanno siete dei nostri, si?>>
Capodanno..
Non ho la minima idea di come passare il capodanno.
<< No.>>
Dice Daniel ma io lo interrompo subito.
<< Perché? Cosa fate a capodanno?>>
Non mi importa della sua risposta. Dato che si sta comportando come un "estraneo", io farò come tale prendendo decisioni da sola.
<< Stiamo affittando un locale vicino Times Square, molto molto carino. Verrà un bel po' di gente.>> Fa Bonnie compiaciuta mentre batte le mani.
Le sorrido.
<< Perché no, mi piacerebbe. Devo portare qualcosa?>>
Avverto la faccia dispettita di Daniel accanto a me.
Non mi interessa.
<< Solo te stessa>>
Interviene un'altra voce maschile che conosco.
È Finn che mi viene incontro e mi saluta con un abbraccio.
Daniel ringhia e si agita sul posto e sono quasi contenta del fastidio che sta provando.
Finn si stacca da me con esitazione e Daniel contrae la mascella.
<< Dai cazzone vieni pure tu, ci divertiamo>>
Dice poi a Daniel.
<< Vedremo. Se non ho di meglio da fare faccio un salto. >> Sbuffa.
Dopo aver scambiato ancora qualche parola (e con Finn qualche sguardo) tutti se vanno.
Così come stiamo per fare anche io e Daniel.
<< Scienze sociali è alle 10.00 comunque. L'hanno spostato.>>
Mi mette al corrente.
<< Alle 10.00? Ho un'ora libera allora.>>
<< Perché hai acconsentito a voler passare il capodanno da loro?>>
Cambia discorso stizzito.
<< Perché non mi sembrava una cattiva idea, e credo sarà divertente. Non ci trovo niente di sbagliato.>>
Non trovo il problema in questo.
Lui ce l'ha sicuramente.
<< Si ma vorrei farti notare che hai deciso da sola.>>
<< Perché tu non avevi fatto lo stesso rispondendo "no" per entrambi? Non mi ha neppure domandato se ne avevo voglia.
Ho una testa mia Daniel, ho il diritto di decidere se andare ad una festa. Non puoi dare per scontato che quello che decidi tu va bene anche per me.>>
Assume un'espressione quasi provata e dolce, diversamente da poco fa.
<< Testarda. Come sempre..
Potevamo fare qualcos'altro io e te invece di andare alla festa. Ma ormai hai detto che vuoi andarci.. >>
Fa con tono fiero.
Ci fermiamo all'entrata ed io avanzo verso di lui senza fare a meno di sorridergli.
<< Ah si? Cos'è esattamente che proponi?>>
Mi guarda a testa china per via della sua altezza e si mette a sghignazzare.
<< Se te lo dico dopo dovrei ucciderti.>>
<<Addirittura? >>
Lo sfido ad occhi serrati. D'un tratto
mi afferra un polso e mi trascina verso un angolo isolato.
Non molla del tutto la presa, bensì mi regala una sfilza di carezze lungo il braccio, su e giù..
Ci guardiamo con desiderio.
Si avvicina al mio volto ed io non mi ritraggo.
<< Potrei anticiparti qualcosina però>>
Sussurra nel mio orecchio. Mi morde il lobo ed io rabbrividisco immediatamente.
Stringe in modo bramoso i miei fianchi per poi baciarmi delicatamente il collo.
<<Daniel.. >> Lo chiamo per farlo smettere. E se vedesse qualcuno?
<< Vorrei tanto scoprire cos'hai sotto questa gonna.. te la strapperei via subito.>>
Si sposta verso l'altro lato del collo ed io impazzisco. Gli prendo il volto tra le mani e lo bacio vogliosamente, lui non aspettava altro. Un gemito si leva dal profondo della sua gola.
Mi succhia il labbro inferiore fortemente, cosa che mi piace da matti..
Spinge il suo corpo contro il mio, sbattuto al muro.
Flette le sue anche in modo che la sua eccitazione prema su di me.. e la sento.
Chiudo gli occhi facendomi scappare qualche gemito.
Lui ripete il gesto, ma stavolta io gli rispondo spingendomi contro di lui, perciò mi afferra sù una coscia..
Mi bacia ancora e mi stringe forte a sé. La nostra lenta e deliziosa tortura non cessa di continuare. Io mi strofino su di lui. Lui si strofina su di me.
Strano come possa sentire il mio clitoride in fiamme..
Mi perdo in lui, è inebriante la sensazione di riuscire ad escludere qualsiasi altra cosa.
Però non posso permettermelo.
Come se mi avesse letto nel pensiero, Daniel rallenta piano piano.
<< Devo andare a lezione. Ma se vuoi resto con te>>
Bisbiglia tra un bacio ed un altro.
<< No, vai. Ci vediamo a scienze sociali dopo.>>
Replico controvoglia.
<< Sicura? Non mi va di lasciarti qui ad aspettare.>>
In realtà potrei approfittarne per parlare con Finn ora che ci penso..
<< Sicura. >>
Mi sorride e con il mio collo tra le sue mani belle ruvide e tatuate si china a baciarmi ancora.
Non so perché ma di mia spontanea volontà apro gli occhi ancora prima del previsto e lì butto involontariamente alla mia sinistra, dove sbuca l'espressione scombussolata di Clark a due metri da noi.
Daniel smettendo di baciarmi ci fa caso.
<< Che cazzo..>>
Commenta tra sé e sé.

Uncover.    #WATTYS2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora