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<< Lì preferisco rossi.>>
Commento davanti a dei servizi di piatti e bicchieri in ceramica.
Non credevo di dover fare adesso queste tipi di scelte.. Al massimo a 25 anni sicuramente da sposata.
Daniel assume un espressione ripugnante.
<< Sono inguardabili, te l'ho già detto. Grigi sono più belli e sono in tono con la casa.>>
Dice la sua opinione come se fosse legge.
<< No. Sono in tono con il tuo umore e con il tuo guardaroba. Il rosso sprizza allegria, ed è quello che ci serve in questo momento.>>
<< Ti rendi conto che stiamo discutendo per un fottuto colore?>>
Dice con la mano sulla nuca e la fronte aggrottata.
<< Infatti non dovremmo. Ricordati che sei stato tu a dirmi che potevo arredarla come più preferivo, a patto di accettare di venire con te in questa casa.>>
Ops, touchè.
<< Va bene, pietà. Ma questo non significa che devi approfittarti delle mie debolezze.>>
Sghignazza e, per non farsi vedere, mi abbraccia da dietro.
<< Eh no, non puoi girartela come ti pare. Ammetti che ho ragione e basta.>>
Dico mentre mi libero dalle sue braccia per prendere il servizio di piatti e bicchieri ROSSI.
Daniel, resosi conto di essere stato sconfitto, continua a fare commenti sui miei brutti gusti.
Prendiamo di tutto e di più, un carrello stra colmo di tutto ciò che può servire adesso, l'essenziale; il resto arriverà piano piano con il suo tempo.
Ovviamente è stato lui a pagare, dopo mille bisticci, perciò in cambio gli ho promesso che avrei cucinato io questa sera.
Facciamo anche dei bei pensierini a tutti per natale e Daniel fortunatamente mi è stato d'aiuto con sua madre: un grembiule da cucina fatto a mano da una stilista che lei adora a me sconosciuta però, non me ne intendo di queste cose.. Beh è un tessuto morbidissimo ed è di un colore simile al porpora.
Mentre torniamo al parcheggio e ci diamo da fare per infilare tutto nel bagagliaio, qualcuno in lontananza pronuncia il nome di Daniel, che di scatto si gira.
È Melissa, e indovinate insieme a chi?
Lauren.
Non ci voleva.
<< Ei Gheller! Ciao ehm.. giusto.. Rosie.>>
Enuncia Melissa posizionandosi a un metro da noi insieme a quella... odio anche il suo nome.
Saluto con un cenno e sento gli occhi perfidi di Lauren addosso.
Daniel si avvicina ancor di più a me, come se volesse proteggermi.
<< Che volete?>>
Chiede in tono severo.
<< Come sei acido. Eravamo qui nei dintorni e vi abbiamo visto sgobbare per mettere a posto quella che sembra della spesa. Che mi sono persa?>>
Il suo tono non è cattivo, ma non mi fido. Soprattutto se è in compagnia della persona che ha cercato di oppressarmi la vita intromettendosi tra me e Daniel.
<< Niente che ti riguardi.>>
Cerca di chiudere in fretta la conversazione.
<< Io e Daniel conviviamo.>>
Intervengo d'istinto. Non so perché l'ho fatto. O meglio, lo so.
Louren non è sorpresa, anzi sembra quasi che lo sapesse, mentre Melissa resta allibita.
Avverto l'intorpidimento di Daniel, probabilmente furioso con me per la mia uscita.
<< Quindi voi due state insieme adesso? Cazzo questo è praticamente un incesto.>>
Commenta divertita. Ma che diavolo...
<< Senti, vaffanculo. Voi due non vi odiavate una volta? Che c'è ora siete amiche del cuore?>>
Ringhia Daniel.
<< Infatti no. Non siamo amiche, stavamo solo per andare dagli altri. Volete unirvi?>>
È Lauren a parlare sta volta.
<< No. Abbiamo da fare.>>
<< Dai, andiamo solo a farci un aperitivo. Tu cosa ne dici Rosie?>>
Il suo tono di voce seppur molto ambiguo, non mi piace. Si vede che vuole solo istigarmi.
<< Io dico che ha ragione Daniel e poi perché mi vorreste con voi? Tu mi odi, non che mi importi eh.. e tu mi hai quasi rovinato la vita per esserti permessa di aver raccontato stupidaggini sul mio conto. Non vi sentite ipocrite?>>
Uso un tono superiore, non ho paura di loro.
Mi guardano attonite, poiché non si aspettavano una simile risposta da parte mia, mentre Daniel mi stringe ancora di più a sé, forse per paura di una loro reazione brusca.
<< Io non ho raccontato stupidaggini, non mi invento le cose. È stato Finn a dirmi tutto.>>
No. È impossibile, Finn non lo farebbe.
Non lo conosco benissimo, ma so che è piuttosto improbabile.
Daniel per un momento prende distanze e mi guarda in cerca di risposte.
<< Ma che cazz.. Mi avevi detto di aver visto loro due insieme, non che sia stato il coglione a raccontarti come sia andata.>>
Commenta Daniel nel massimo della confusione. Non lascio il tempo di far parlare Lauren che mi viene in mente una cosa.
<< No no, aspetta, non può averlo fatto. Non avrebbe avuto motivo.. a meno che.. Hai mai pensato che forse lo abbia fatto per te? Per farti ingelosire? Mi ha detto della vostra storia passata e sinceramente credevo non l'avesse superata. Pensaci. >>
Replico.
Non è psicologia inversa quella che sto usando, bensì un modo per tentare di far saltare fuori la verità.
<< Questo non lo so. Ma ha importanza? Ti ha fatto un torto, svegliati. Anzi, lo ha fatto a entrambi. È con lui che dovreste parlare, non con me.>>
Mi rendo conto che purtroppo è vero.
Non rispondo e nemmeno Daniel ha intenzione di replicare dato che farebbe solo una strage. E sul punto di ringhiare.
<< Vabbè.. Noi ce ne andiamo. Speriamo tanto di vedervi a capodanno. Magari potreste risolverla lì e basta, il gruppo tornerebbe ad essere quello di una volta, solidale. >>
Fa Melissa masticando fastidiosamente un gomma, da dove era saltata fuori?
<< Non dire cazzate. Non è mai stato un gruppo solidale, vi state tutti sul cazzo a vicenda e si vede benissimo.>>
Risponde indicandole come esempio.
<< Però ti piaceva il gruppo poco solidale quando ti facevi sia me che lei.>>
Mi viene improvvisamente un conato sentendo queste parole provenire da quella sudicia bocca di Lauren.
<< Basta, mi avete rotto già un quarto di coglioni, andateve.>>
Avanza verso loro per farle andare via, ma senza successo. Si mettono solo a ridacchiare. Non riesco a pensare che sono stata qui per più di 5 minuti a parlare con le ragazze con cui Daniel andava a letto.
<< Dai smettila. Lauren scherzava.
Ce ne andiamo. È stato un piacere rivederti Rosa.. scusa Rosie.>>
Fa Melissa sghignazzando.. quando inaspettatamente si avvicina e mi saluta con un abbraccio molto sentito e carnale.
Sono talmente sbalordita del comportamento instabile di questa ragazza da non capirci nulla. Nemmeno lo colgo questo abbraccio..
Sono abbastanza rigida.
<< Si, ora levati.>>
Dice Daniel che cerca di togliermela di dosso.
Ah già, dimenticavo della sua bisessualità e anche quando una volta mi ha proposto di fare "una cosa a tre". Blah.. Rabbrividisco al ricordo.
Lauren invece fa solo un cenno col capo.
Le due se ne vanno finalmente e io e Daniel torniamo a casa.
<< Comunque non le credo. Finn non può essersi inventato tante idiozie.>>
Dico mentre accende il motore.
<< E tu che volevi che andassi da lui a scusarmi.. Lauren è manipolatrice, ma se ci ha detto addirittura di parlarne con lui significa che ha detto la verità. Ringrazia che sto mantenendo la calma perché sto guidando e ci sei tu in macchina, altrimenti in altre circostanze sarei andato dritto da quella faccia di merda per rovinarlo.>>
Non lo rimprovero per il suo pensiero.
Sono troppo impegnata a cercare di capirci qualcosa.
<< Quando vi siete picchiati non ricordi se ti ha detto qualcosa?>>
Scuote la testa.
<< Nessuno ha parlato, solo agito.>>
Sbruffo nel pensare a quella scena..
<< Basta. Ne ho piene le palle comunque di questa faccenda. Io adesso credo a te, importa questo. Non mi interessa chi si sia stato a inventarsi tutto. Sono i loro soliti giochetti del cazzo, di cui sono stufo.>>
Non è sbagliato il suo discorso, anzi lo trovo piuttosto maturo da parte sua e ne sono orgogliosa che non ci perda altro tempo.
È in me che deve avere fiducia, non in Lauren o Finn.
Lui stesso non reputa più nessuno un amico, se non Alex.
E io devo rispettarlo.
<< Si, forse hai ragione.>>
Dico.
Penserò io stessa a scoprire la verità comunque, dato che si è parlato di me e non bene.
Daniel non replica, fa un leggero sorriso mentre lascia una mano dal volante per afferrare la mia.

Uncover.    #WATTYS2020Where stories live. Discover now