55 Cinquanta sfumature di BlueDomino

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E mentre Lea prendeva decisioni che mi avrebbero consentito di baciarla prima del tempo che avevo stimato e scoparla con un nuovo paio di scarpe addosso, io scoprivo che Adelina Beqiri era un fottuto genio. E quello era il solo e unico indizio che mi confermava che fosse anche la madre biologica di Lea. Il cervello, la mia bambina, non lo aveva certo ereditato da Matteo Gessi. Con il quale infatti non condivideva nemmeno una fetta di DNA.

Grazie a Dio.

Adelina Beqiri smise di esistere non appena conseguì un master in ingegneria dei materiali. Quasi l'intero corso di studi venne finanziato dalla Baker Foundation. Che smise di esistere insieme ad Adelina.

Mio padre Sebastian non capiva un beneamato cazzo di informatica, tecnologia e innovazione digitale. Era un mago della finanza, lui non creava niente, lui accresceva quello che già esisteva.

Mio padre smuoveva capitali, i Volkov erano gli esperti del settore informatico.

I Baker e i Volkov, insieme, avevano fondi, armi, uomini, conoscenze e cattiveria sufficiente a sopravvivere nella ricchezza ben più a lungo del Sacro Romano Impero.

Ma Adelina Beqiri aveva forse individuato il punto debole del settore, e lo aveva fatto prima di tutti. Anzi, forse non prima dei Volkov e dei Baker, ma era più vicina di loro alla soluzione.

Una ragazzina, poco più di una bambina. Come Lea.

Alcun dei documenti d'identità di Blue Osmani erano stati emessi mentre quelli di Adelina erano ancora in corso di validità. La foto non era la stessa, ma il viso raffigurato sì. Non avevo dubbi.

I documenti di Blue erano falsi come Giuda, la data di nascita era contraffatta. Erano falsificati a regola d'arte, e si erano disturbati a rendere tutto credibile, creando un'intera esistenza di Blue anche in Albania: era registrata all'anagrafe e trovai persino un paio di cartelle cliniche che probabilmente, in realtà, appartenevano a qualcun altro. Avevano fatto un buon lavoro anche con la creazione della famiglia d'origine che, manco a dirlo, era deceduta molto prima che AdelinaBlue arrivasse ufficialmente in Italia.

Un lavoro enorme, complesso, forse anche esageratamente certosino.

Era senza dubbio anche un lavoro costoso. Quindi doveva valerne la pena.

L'innesco di tutto quel ben di Dio lo trovai subito, mi bastò cercare la tesi di laurea che era valsa la borsa di studio ad AdelinaBlue e il pagamento dell'intero master successivo:

Sintetizzare le REE, MREE, HREE e LREE: difficile ma non impossibile.

La tesi era in albanese e sprecai 18 ore della mia vita a cercare di tradurla, prima di collegare i miei due neuroni non ancora inceneriti dalla mancanza della mia queen e ipotizzare che, magari, se Sebastian e i Volkov avevano consegnato la borsa di studio probabilmente esisteva già una versione inglese o russa della tesi.

Lanciai un filtro sull'intero sistema informatico delle società che portavano il mio cognome, limitando la ricerca ai file e alle cartelle risalenti agli anni 90, alle parole chiave LREE MREE HREE ed REE, e che non erano mai stati supervisionati da me.

E se per cercare di tradurre quella maledetta tesi mi ci erano volute 18 ore di infruttuoso lavoro, per trovare la cartella di file che mi fece ribaltare lo stomaco per l'angoscia mi bastarono 32 minuti.

Il filtro mi restituì 160 cartelle.

Di queste, solo 49 erano criptate.

Tra le criptate, solo 1 era quella giusta.

Mi si strinse lo stomaco.

Il nome della cartella era BlueDomino.

Feci doppio click.

E lo stomaco mi si strinse ancor di più.

Quella cartella non era semplicemente criptata. Era stata chiusa in un bunker informatico. Un bunker che avevo già visto, contro il quale mi ero scontrato per anni. Senza mai vincere.

La cartella era sigillata con lo stesso inespugnabile malware che aveva messo in quarantena El Diablo.

Fu quello il momento in cui, mio malgrado, alzai il telefono per chiamare e chiedere di essere ricevuto dall'ultimo uomo al mondo cui avrei voluto chiedere aiuto. Sebastian Baker.

SPAZIO AUTRICE

No raga, non state a impazzire nel cercare gli acronimi REE MREE HREE e LREE, che poi ci spiegano tutto Trevor e Sebastian. A modo loro.


Chiaramente è un capitolo brevissimo perchè pregnissimo. Ma anche star lì a inventare 700 dialoghi per qualunque cosa mi pare esageratamente demenziale. Li facciamo chiacchierare nel prossimo capitolo. 

Quindi niente, a tradimento oggi vi siete beccati pure questo capitolo ahahaha

PRICELESSWhere stories live. Discover now