Capitolo 1

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Nathan

«Nathan, ti sei rammollito o sbaglio?» Mi provoca Matthew. Abbiamo deciso di andare a correre insieme.
«Solo perché ho lasciato che mi superassi? Nah!» Replico scherzoso.
«E, allora, perché ti sei fermato e stai riprendendo fiato?» Mi sbeffeggia lui.
«Perché... Be', perché ogni tanto fare una pausa è necessario?» Provo a mentire.

In realtà mi sono fermato di colpo per una visione che mi ha scosso.
È sera, i fasci di luce delle auto della polizia ferma vicino a un Istituto Universitario e sul prato un cadavere di una ragazza con una felpa turchese.

Possiedo il dono di chiaroveggenza, sono in grado di prevedere il futuro tramite visioni.
In passato ero scettico sulla vera esistenza dei miei poteri extrasensoriali, poi tutto è cambiato quando ho incontrato Megan, nonché l'attuale fidanzata di mio fratello Caleb.
Megan è una sensitiva che mi aprì la strada verso la verità e tramite lei riuscii ad approvare il mio dono, mettendolo a disposizione per il bene dell'umanità.

«Nathan, tutto bene?» Percepisco la voce ansiosa di mio fratello.
«Ho avuto una visione...» Affermo superandolo e continuo a correre, ma improvvisamente, di sottecchi avverto una figura avvicinarsi pericolosamente nella mia direzione;
non ho il tempo di evitarlo che ruzzolo sul pavimento acciottolato, e constato che non mi sono fatto nulla.
Matthew corre subito ad aiutarci.
«Mi scusi», mormora un giovane.
«Figurati. È tutto a posto», lo rassicuro.
«Tu, piuttosto... Nulla di rotto?» Gli chiedo.
«No, io... Tutto ok», afferma il ragazzo.
È di media statura, dalla corporatura atletica.
Indossa una felpa grigia con un cappuccio che gli copre il capo, riesco a intravedere sotto di esso ciuffi di capelli corvini. I suoi occhi marroni si incrociano con i miei.
A occhio può avere vent'anni.

Il ragazzo china lo sguardo, mordendosi il labbro.
«Arrivederci», si congeda, frettolosamente.
Io e Matthew ci scambiamo un'occhiata divertita.
Poi, metto le mani nelle tasche della felpa, in cerca di un fazzoletto, ma mi accorgo immediatamente di aver perso il portafogli. «Dannazione!» Mi volto e capisco subito chi può averlo rubato. «Accidenti!» Impreco.
«Polizia! Fermati, ridammi il portafogli!» Esclamo, inseguendo il ragazzo che comincia a correre.
«Fermati!» Lo minaccio, continuando l'inseguimento. Sono vicinissimo.
«Porca puttana!» Impreca il giovane. Intravedo che ha qualcosa nella mano e lo lancia altrove.
Io gli sono praticamente alle calcagna, ma proprio in questo istante, passa un autobus.

«Addio!» Esclama il ladruncolo, salendo sul mezzo.
«Oh, no, accidenti!» Mi dispero.
«Nathan, ecco il portafogli.» Dice Matthew, porgendomi ciò che mi era stato sottratto.
«Dai, non preoccuparti! Era solo un teppistello», mi rassicura Matthew. «E, comunque, sbaglio o mi hai detto di aver avuto una visione?» Chiede fissandomi indagatore.
Stanco della corsa e dagli ultimi eventi, passo la mano sul viso e poi mi lascio andare a un lungo sospiro profondo.
«Era sera, e ho visto le luci delle nostre auto ferme nei pressi di un istituto scolastico. C'era il cadavere di una ragazza stesa sul prato», comunico sbattendo le palpebre allibito.
«Eravamo sulla scena di un delitto? Nathan, ehi, ascoltami, ricordi qualche altro particolare?» Domanda Matthew dandomi una pacca sulla spalla, guardandomi con un'espressione pensosa.
«No, mi dispiace, sono riuscito a intravedere solo quei particolari.»

Il parco è affollato, ci sono bambini che giocano sulle altalene o sugli scivoli sorvegliati a vista dai genitori. Gli schiamazzi dei piccoli sono musica per le mie orecchie.
Intorno a noi ragazzi che sfrecciano sui loro skateboard, uomini e donne che avanzano con le loro ventiquattrore, pronti a iniziare la giornata lavorativa.
Il cinguettìo degli uccelli appollaiati sui rami degli alberi, la brezza del vento che mi scompiglia i capelli mi dona un po' di sollievo.

Murderer SuspectDonde viven las historias. Descúbrelo ahora