Capitolo 28

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Dedicato a Francital
Victor
Canzone consigliata durante la lettura: See You Again- Wiz Kalifa (Feat Charlie Puth) ⏭️

Ho salutato per l'ultima volta mia madre su quel lettino di metallo, non so come ho fatto a non crollare, le ho lasciato un bacio sulla sua gelida guancia e con le lacrime agli occhi ho lasciato la camera mortuaria.

Nathan mi si è avvicinato, il suo viso sfigurato da un'espressione cupa. Senza proferire parola usciamo dall'ospedale e salgo a bordo dell'auto del castano, che saluta suo fratello che si allontana a bordo della sua vettura, una Mercedes.

Nathan sale al lato guida, mette in moto.

Inizio a tremare perché la temperatura è calata. «Accidenti, inizia a fare freddo, si gela! Aspetta un attimo.» Accende la stufetta e pochi minuti dopo nell'ambiente si diffonde un piacevole tepore. «Stai bene? Cioè... va meglio?»

Sono molto lontano dall'essere a posto. «Sì, grazie, adesso non ho più freddo.» Mentre evito di guardarlo negli occhi.

Anche se lui mi ha perdonato nonostante gli abbia detto tutte quelle cattiverie non riesco a perdonarmelo, mi sento uno schifo.

«So che sei sconvolto per ciò che è successo, e mi dispiace davvero tanto per non essere riuscito a salvare i tuoi genitori, mi sento un fallito!» Serra la mascella e due lacrime scendono dai suoi occhi rigando la guancia destra che asciuga frettolosamente.

«No, non sei un fallito, Nathan, perdonami. Sei un eroe perché mi hai salvato la vita due volte! Smettila di sentirti in colpa, per favore, non volevo dirti quelle cose, ero sconvolto, arrabbiato, deluso nel perdere mio padre e poi anche mia madre e me la sono presa ingiustamente con te!» Ammetto contrito, guardo la luna dal finestrino, non riuscirei a sostenere il suo sguardo deluso, triste e soprattutto la vista dei suoi occhi azzurri colmi di lacrime.

«Posso capire come ti senti, in questi casi, quando si perde il controllo si dicono cose che poi ci si pente di aver detto, siamo umani, è facile sbagliare, ma l'importante è ammettere i propri errori, non trovi?»

Giusto, ammettendo i propri errori si ha la possibilità di rimediare!

«Sì, giusto... Nathan, volevo chiederti una cosa, posso?»

«Eh, certo, dimmi pure ti ascolto.»

Mi passo una mano nei capelli. «Sto sospettando che tu sia il mio angelo custode...»

Sento Nathan scoppiare a ridere di gusto. «Sarei il tuo angelo custode? Ti sbagli, gli angeli sono creature stupende, alate, io non ho niente di angelico, come vedi sono un semplice "umano".» Ridacchia divertito.

Già, un semplice umano che mi ha salvato la vita due volte, e sinceramente, sei troppo modesto e non ti rendi conto che sei un figo da paura!

«Sei troppo modesto, non ami mettere in mostra i tuoi meriti, anzi cerchi di nasconderli o sminuire o sbaglio? Ho scoperto tramite tuo fratello che sei un sensitivo che ha le "visioni" in cui prevedi il futuro e tutto questo è una figata pazzesca!» Commento entusiasta.

Nathan scuote la testa e in questo istante sospira profondamente. «Trovi che i miei poteri extrasensoriali, prevedere il futuro tramite le visioni sia un dono e una figata? Mi dispiace contraddirti, ma non lo è affatto! Perché caro Victor, assisto a cose orribili che gli altri non vedono e non è una bella cosa... un esempio? Prima avevo assistito alla tua morte, se non fossi intervenuto in tempo sarebbe successo ciò che ho visto nella visione! Eri steso sul pavimento senza vita!» Sbotta, i suoi occhi azzurri sono tempestosi, le mani strette sul volante. Dio, quanta sofferenza che noto nei suoi occhi, povero Nathan, vorrei aiutarlo a lenire la sua sofferenza, come posso fare?

Murderer SuspectWhere stories live. Discover now