Capitolo 65- 1 Parte

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Nathan
Dedicato a hailey_dskwd AmelieRossetti FrancyTales

Victor è diventato nostro figlio adottivo. Stamattina in tribunale abbiamo firmato l'adozione e questo evento è stato toccante. Mi sono commosso quando il ragazzo ha accettato di fare parte della nostra famiglia, essere nostro figlio che mi è sembrato un sogno.
Oggi è il gran giorno il processo di Marcus Reed e
sono al tribunale Multnomah Country Center.
Continuo a pensare che l'esito di questo processo così importante dipenderà in gran parte dal giudice. O meglio anche dal nostro avvocato Lawrence e che, a tutti gli effetti, la possibilità di sbattere Marcus Reed in galera fino alla fine dei suoi giorni.

Le mani che sudano testimoniano abbastanza bene lo stato d'ansia che mi pervade.
Mi gira un po' la testa, se sposto gli occhi a guardarmi intorno e ci sono certi momenti a cui ho quasi l'impressione che il pavimento sotto di me ondeggi leggermente. L'aula è piena zeppa di gente ed il forte mormorio di tutte quelle voci mi confonde ancora di più e mi dà una strana sensazione di estraniamento.

«Cerca di stare tranquillo», bisbiglia Matthew, in piedi accanto a me dietro il banco dell'Accusa.
Matthew ha un'espressione fredda e distaccata, sembra imperturbabile, l'espressione decisa.

Spero vada tutto bene.

Mia moglie, Samantha, mi tiene la mano, stringendo la presa. I miei genitori sono seduti alla mia destra, accanto a loro Caleb. Intravedo i loro sguardi inespressivi carichi di odio.

Victor, seduto proprio dietro di me, appoggia una mano sulla mia spalla.

Inclino leggermente la schiena all'indietro, per avvicinarmi a lui pur senza voltarmi.
Apprezzo molto il suo tentativo di stemperare un po' la tensione e ho giusto il tempo di rilassare un po' la muscolatura, che subito viene annunciato l'ingresso del Giudice in aula. Un uomo sulla trentina di anni, capelli castani e occhi verdi dall'apparenza severa.

«Buon pomeriggio cari cittadini, siamo qui riuniti per il processo dell'imputato, Marcus Reed che si presenti in aula!» Irrompe freddo con voce possente.

La porta si spalanca e delle guardie scortano: Marcus, il biondo indossa una tuta blu e con le maniIrrompenti i polsi ammanettati si avvicina al tavolo sedendosi accanto al suo avvocato, un uomo dai capelli neri e occhi azzurri.

Marcus mi guarda dal suo posto, sulle labbra un sorriso beffardo. Marcus ridi pure, ma alla fine del processo sarò io a ridere!

«Il Sig. Nathan Dennisov è pregato di farsi avanti e depositare la sua versione.» Enuncia il Giudice con un'espressione indecifrabile.

«Eccomi vostro onore», rispondo e con passi incerti mi avvicino al tavolo con il microfono e davanti a tutta quella gente mi sale l'ansia. «Dunque, come ben saprete... Marcus Reed l'uomo qui presente mi ha drogato con la complicità dell'imputata Grace Hilton... e infine violentato», biascico con gli occhi lucidi.

Intravedo tra i presenti anche Rebecca Lowe, la rossa sgrana gli occhi che si riempiono di lacrime.
«Oddio Santo! È orribile!» Riesco a leggerle le labbra.

La rossa ha scoperto il mio segreto e ne è rimasta sconvolta. Non sapevo che ci fosse stata anche lei al processo.

«Mi racconti la sua versione, com'è successo?»
«Ero ricoverato in ospedale dopo le ferite riportate nell'attentato all'università Grover Cleveland High School. Marcus Reed era nella mia stanza, si era finto un fisioterapista, mi sentivo strano, debole, poi... mi ha violentato...» Spiego a denti stretti.

Murderer SuspectWhere stories live. Discover now