Capitolo 69

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Nathan

Canzone consigliata durante la lettura: Hurricane - 30 Second to Mars.⏭️

Il campanello d'allarme, la visione di Megan, stesa sul terreno bagnato e un uomo sopra di lei che la sta violentando affiora imperterrita. «Un attimo, ma non ci sto capendo niente! Cosa sta succedendo?!» Domanda Matthew palesemente alterato.
«Megan è in pericolo, dobbiamo cercarlo prima che sia troppo tardi!» Comunico ansante.
Infilo il cappotto afferro le chiavi dell'auto, sono partito a razzo, lasciando la stazione di polizia, incurante della pioggia battente ho raggiunto la Chevrolet e salito in macchina mi sono allontanato a gran velocità, proseguendo senza meta con il cuore in gola continuo a premere sull'acceleratore.

Dove sei? Megan, maledizione!
La testa vortica, il cuore batte forte nel petto, davanti a me si palesa un luogo: Forest Park, sono inginocchiato nel fango e tra le braccia stringo forte il corpo privo di vita di Megan.

Ignorando qualsiasi limite di velocità proseguo, pregando qualsiasi cosa purché io riesca a trovarla viva, la pioggia battente cade sul parabrezza e i tergicristalli fanno fatica a espellere l'acqua.
Dallo specchietto retrovisore noto l'auto di Matthew.
Accelerando sull'asfalto bagnato arrivo a destinazione allo strenuo delle forze: il mal di testa mi sta perforando il cervello, il petto sembra essere infuocato. Voglio solo trovare Megan, abbracciarla, e portarla in salvo!
«Megan! Dove sei?» Urlo a squarciagola con nel cuore il sentore di non riuscire a raggiungerla in tempo.

Arrivo in prossimità del luogo nella visione il bosco in un battibaleno, scendo dall'auto in sosta sul ciglio della strada, sbatto lo sportello e corro a perdifiato, urlando il suo nome; munito di torcia elettrica avanzo, incurante della pioggia che continua a cadere dall'alto inzuppandomi. «Megan!» La mia voce è quasi un sussurro mentre mi chino per toccare delle tracce, impronte di piedi e di qualcosa che è stato trascinato. Dannazione, mi alzo e incomincio a guardarmi intorno, in silenzio per assorbire ogni possibile rumore indicante la sua possibile posizione.
Dal ciglio della strada vedo fermarsi la BMW di Matthew, subito dopo con la torcia tra le mani e nell'altra l'ombrello lo vedo avanzare nella mia direzione.
«Nathan, santo cielo, ma che diavolo ti succede? Sei impazzito? Correre in quel modo sotto un temporale?!» Urla a denti stretti.
«Non me ne frega, è un caso di emergenza! Megan è in grave pericolo, zitto! Fai silenzio, ho sentito qualcosa!» Cerco di coprire la sua voce, intorno a noi lo scrosciare della pioggia battente, i tuoni che squarciano il cielo.

Intravedo in lontananza una figura maschile sopra Megan, la ragazza cerca di divincolarsi, istintivamente afferro la pistola dalla fondina e faccio fuoco colpendo alla testa l'uomo che crolla di lato lasciando libera la ragazza. «Ehi! Di qua! L'ho trovata! Matthew, dammi una mano!» Urlo mentre Matthew allibito mi raggiunge.
Sono in ginocchio sul terreno fangoso. Sto piangendo disperato, ma cerco di sorridere e pensare al meglio. Devo farlo, Megan mi guarda negli occhi terrorizzata.
«Megan, ehi, sono qui, sono io. Ti voglio bene, mi dispiace, Megan, santo cielo! Stai bene?» Farfuglio in preda all'ansia.
«Nathan, sei tu, sono tanto felice di rivederti!» Sussurra, aprendo lentamente gli occhi, la sua voce è flebile e stanca. Le sue guance sono solcate dalle lacrime.

«Dio, che spavento, stavo per avere un infarto...» Dico tra i singhiozzi, mi trattengo per non scoppiare a piangere.
«Sei venuto a salvarmi...» Mormora, sorridendo. I suoi occhi castani sono vitrei, le palpebre si chiudono lentamente.
«Non ti addormentare, devi restare sveglia. Resta con me!» La scrollo con vigore cercando di non farla addormentare, apre gli occhi e mi guarda con tenerezza.
«Ti porto via. Andrà tutto bene, ci sono io al tuo fianco e, ci sarò sempre, non ti accadrà nulla, lo prometto!» Confermo, trattenendo le lacrime. Vedo mio fratello Matthew che in preda all'ansia afferra il cellulare e compone il 911. «Sono Matthew Dennisov, siamo a Forest Park, la prego mandate un'ambulanza!» Implora concitato.

Murderer SuspectWhere stories live. Discover now