Capitolo 36- 2 Parte

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Nathan
Canzone consigliata durante la lettura: Carry on Wayward Son - Kansas ⏭️


Megan inizia a recitare una formula in latino.
«Exorcizamus te, Asmodeo, omnis spiritus immundus omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii, omnis Legio, et omnis congregatio secta diabolica.»

Le fiammelle delle candele oscillano violentemente come sospinta da una folata di vento invisibile.

Victor inizia a essere colpito da fremiti e il suo corpo è in preda a sbalzi e contrazioni improvvise.
Lo sento urlare dal dolore mentre Megan continua a recitare la formula. «Vade, Satana, inventore et magister omnis fallaciae, hostis Humanae salutis. Humiliare sub manu dei Potenti, contremisce et effuge, invocato uno Sancto et nobis Terribili nomine, quem inferi tremunt.»

«Dio, creatore e difensore del genere umano,
volgi lo sguardo su questo tuo servo Victor che hai plasmato a tua immagine e chiamato a condividere la tua gloria: l'antico avversario lo tormenta crudelmente,
terrorizzandolo con implacabile violenza.
Fa' scendere su di lui il tuo Santo Spirito
perché lo rafforzi in vista della lotta,
e lo circondi con la sua efficace protezione. Ascolta: Padre santo: non permettere che questo tuo figlio sia posseduto dal padre della menzogna, né che questo tuo servo, da Cristo redento con il suo sangue, sia tenuto in schiavitù dal demonio. Non tollerare che colui che è tempio del tuo Spirito sia dimora di un essere immondo.»

Una voce malefica si palesa dalle labbra di Victor che con un sorriso maligno si eleva fluttuando a mezz'aria sul divano con gli occhi sbarrati.
Deglutisco un bolo di saliva mentre Megan urla: «Nathan, oddio! Attento!» In questo istante il ragazzo mi si avventa addosso facendomi perdere dalla presa il pugnale che cade sul pavimento emettendo un suono metallico.
Ho urtato la testa contro la parete e sento qualcosa di viscoso colare dalla tempia, sangue.

«Ciao, Nathan, sono Asmodeo e posseggo il corpo di questo ragazzo. Morirai per mano sua!» Siamo stesi sul pavimento e Victor sopra di me il suo viso è a pochi centimetri dal mio. «Ehi, lavati i denti, il tuo alito puzza di marcio! Demone infernale!» Commento ironico cercando di afferrare il pugnale, mentre Victor ormai senza controllo mi sta soffocando, stringe la presa sulla mia gola e sento l'aria mancare nei polmoni, la morsa si fa sempre più forte. Faccio fatica a respirare mentre, Megan terrorizzata, sta per colpire Victor con un alare sferra il colpo, ma l'attacco impatta contro una barriera invisibile; la forza del Demone la scaraventa violentemente contro il muro facendole perdere i sensi.

Cazzo! Non ci voleva, sono rimasto da solo, non mi resta che affrontarlo!

Istintivamente, allungo la mano verso destra, afferrando il pugnale tra le dita stringo la presa e di scatto ferisco lievemente Victor al polso destro.
Lancia un urlo disumano. «Maledetto! Mi hai ferito, brucia da morire, ma non importa! Morirai per mano sua!» Lentamente a tentoni striscio sul linoleum terrorizzato dallo sguardo spiritato del ragazzo e dal suo sorriso malefico.

Mi trovo con le spalle al muro, bloccato senza via d'uscita mentre Victor con un balzo è sopra di me.
Con una forza sovrumana mi disarma, impossessandosi del pugnale, mi fissa ridendo. «Sai che sei affascinante?»
Le sue mani scorrono sul mio corpo, la lama del pugnale che scorre sul viso, collo, torace, facendomi rabbrividire.

«C-Cosa stai facendo? Per l'amor del cielo, Victor, per favore fermati!» Imploro inutilmente.

Le sue labbra si avventano feroci sulla mia bocca.
Sgrano gli occhi sconvolto da quel bacio che diventa sempre più asfissiante.
Sento come le energie mi vengono prosciugate, poi improvvisamente tutto diventa ovattato, la vista mi si annebbia mentre le sue mani tornano a serrare la presa alla gola. «Fermati, per favore, non respiro!» Le frasi escono spezzettate.

Poi, all'improvviso, il ragazzo allenta la presa sul mio collo. «Nathan, per favore, uccidimi!» Mi implora e piangendo mi indica il pugnale.

«Non posso, mi dispiace, avevo promesso di salvarti... e lo farò!» Ansante afferro l'arma. «Nathan, svelto, uccidimi! Sta tornando, non posso resistere ancora, non voglio ucciderti!» Vedo le sue lacrime.
Mi fissa con uno sguardo malevolo. Per uccidere il demone devo pugnalarlo al cuore, posso farcela!
Un'improvvisa rabbia scaturisce dentro di me afferrando Victor per la mascella immobilizzando la testa e istintivamente gli svuoto in bocca la boccetta d'acqua Santa.
Lo sento urlare e, in questo istante, il suo corpo viene colpito da convulsioni e dalla bocca esce una nube di fumo nero dove si manifesta Asmodeo. Victor crolla a terra privo di sensi.

Ha un aspetto orribile: le fattezze metà umane e animalesche, il viso, alle orecchie appuntite, alla barba caprina, alle unghie dei piedi e delle mani più consone a una fiera, fino ad arrivare alle grandi ali nere che gli spuntano dalla schiena.

È spaventoso, ma non posso farmi prendere dal panico.

Nella stanza tutto inizia a vibrare. «Stai tremando dalla paura? Osi sfidarmi? Come puoi tu, misero umano sconfiggermi?» La sua risata malevola echeggia facendomi gelare il sangue nelle vene.

«Sei mostruoso... ma non mi spaventi!»

A tentoni mi alzo in piedi con il pugnale stretto nella mano destra. Il Demone scatta in avanti nella mia direzione e così veloce che me lo trovo addosso in un istante. «Morirai!» Sta per infilzarmi con le sue unghie lunghe come artigli e istintivamente lo pugnalo dritto al petto. «Tornatene all'inferno!»

Il demone lancia un urlo disumano. «Non è finita, tornerò!» Mi fulmina con i suoi occhi rossi, si contorce e inizia a bruciare poi a tramutarsi in una nube oscura, che fuoriesce dalla finestra aperta.

Sospiro appena vedo il ragazzo aprire gli occhi, sta bene, grazie al cielo anche Megan riprende i sensi. «Cosa è successo?» Chiede il ragazzo confuso, si massaggia la testa, strizzando gli occhi.
«Ho affrontato il Demone...» Spiego mentre mi si avvicina terrorizzato. «Oddio, Nathan, sei ferito!»

«Cosa? Lo hai affrontato da solo?» Sgrana gli occhi dallo stupore.
«Ho lottato con le unghie e con i denti come dice il detto...» Affermo ironico.
«Sei ferito, hai del sangue sulla tempia...» Mi sfiora la zona dolorante e vedo le sue dita macchiarsi del mio sangue.
«Sono solo stanco, tanto stanco.» Biascico ansante,
guardo il ragazzo e sorrido, dandogli una pacca sulla spalla. «Il Demone non è morto... si è trasformato in un vortice di nube oscura ed è uscito dalla finestra... è ancora vivo, non sono riuscito a eliminarlo, mi dispiace.» Abbasso tristemente lo sguardo sentendomi colpevole.

Tornerà a impossessarsi del corpo di Victor?
«Non ci voleva, maledizione adesso il Demone è libero di girare indisturbato per la città. Potrebbe impossessarsi di chiunque.» Sbraita Megan guardandomi accigliata.

«Mi dispiace, ho cercato di fermarlo con tutte le forze, lo avevo pugnalato al cuore il suo punto debole ma non è morto!»

Ci dovrà essere un altro modo per sconfiggerlo definitivamente.

Tossisco mentre la vista mi si annebbia sempre più.
Victor mi guarda, in questo istante mi abbraccia, lo sento singhiozzare e tremare. «Va tutto bene, sfogati, sei sotto shock, è normalissimo» Gli accarezzo il viso.

«Grazie, Nathan, mi hai salvato ancora una volta... non so che dire!»

«Non devi dire nulla, adesso per favore, non piangere più!» I nostri sguardi si incrociano e le lacrime gli rigano le guance.

«Hai rischiato la vita per salvarmi, affrontato un Demone per riportarmi indietro... se non sei un eroe cosa sei?» Singhiozza aggrappandosi alla stoffa della mia camicia. «Sarei un eroe? Victor gli eroi salvano la vita alle persone... io, non riesco a salvare nemmeno i tuoi genitori! Due vite, due persone sono morte per colpa mia!» Adirato scuoto la testa tenendola tra le mani. «Nathan, non dire così, non hai nessuna colpa!» Le voci di Victor e Megan sono fastidiose per le mie povere tempie che sembrano scoppiare, una forte emicrania mi tormenta.

«Smettila! Sei divorato dal rimorso per non essere riuscito a salvarli! Non è colpa tua, per favore adesso basta soffrire!» Sento la voce ansiosa di Victor chiamarmi disperato, mi scuote mentre sorrido, esausto crollo in un lungo sonno.

Murderer SuspectWhere stories live. Discover now