Capitolo 79

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Dedicato a AmelieRossetti FrancyTales hailey_dskwd
Nathan

Il cuore mi batte all'impazzata, quella visione mi ha sconvolto e non poco... Cristo Santo! Sta succedendo davvero siamo tutti in pericolo! Lascio l'ufficio di Megan alle mie spalle e salgo a bordo della mia auto e a tutta velocità mi dirigo a casa. Durante il tragitto la sensazione che mi invade è sempre pregna di ansia, davanti a me il cielo si annuvola, il sole si oscura e, piomba un buio totale come un'eclissi: il cielo si oscura completamente diventando notte fonda. Avanzo con gli anabbaglianti accesi, lo sguardo davanti a me, ingranando la marcia le strade sono libere, quando a un tratto la radio inizia a emettere dei sinistri echi interferenze voci sovrapposte. Il mio cellulare squilla è Chloe, immediatamente rispondo con il vivavoce. «Nathan, dove sei? Cosa diavolo sta succedendo qui? Il sole si è oscurato è notte fonda nonostante siano le quattro di pomeriggio? Sto iniziando a preoccuparmi!» Riferisce la donna concitata.

«Chloe, sei in ufficio o a casa? Ascoltami, mantieni la calma, resta al sicuro chiudi porte e finestre, sta succedendo qualcosa di brutto, ci vediamo lì appena possibile.»

«Sono alla Centrale con gli altri colleghi, c'è stato un blackout, Nathan, ma dove sei? Cosa sta succedendo? Aspetta non ti sento» La sento urlare e poi, di nuovo la comunicazione viene disturbata da interferenze e si interrompe bruscamente. Dannazione! Cosa devo fare adesso? Victor starà bene? Non ho avuto tempo di chiedergli perché fosse da Megan.
L'auto inizia a dare disturbi, improvvisamente si spegne insieme ai fari che illuminavano la strada davanti a me, piombo nell'oscurità, cerco di riavviare il motore ma non dà segni di vita. Cazzo, non ci voleva, scendo dalla vettura, accendo la torcia elettrica illuminando la strada davanti, rabbrividisco sentendo un ringhio e successivamente un ululato mi accorgo di quella bestia di cane infernale: anziché di pelo, il suo corpo è ricoperto di serpenti velenosi che si rizzano facendo sibilare le proprie orrende lingue ad ogni suo latrato il quale non corrisponde a quello di un cane normale ma ad un rombo di tuono. Mi guarda con i suoi occhi rosso fuoco, ringhia mentre la bava gli cola dalle fauci. Deglutisco un groppo in gola, questo è un incubo sto sognando, svegliatemi! Indietreggio il cane sta puntando verso di me pronto a sbranarmi, istintivamente gli punto la pistola con la torcia in faccia, l'essere indietreggia, emettendo dei latrati il fascio di luce sulla sua pelle gli provoca ustioni come acido la pelle squamosa emana fumo. «Ehi, brutto bestione sei allergico alla luce, eh?»
In questo istante fa un passo avanti per saltarmi addosso, prontamente gli sparo un proiettile dritto in fronte e lo vedo stramazzare al suolo. «Che cazzo era quello?» Lo ispeziono puntandogli il fascio di luce addosso.
Era orrendo, sembrava un Cerbero il mostro sconfitto da Eracle nella mitologia greca, che ce ne siano altri di quei cosi? Il cadavere inizia a decomporsi in cenere. Il rombo del motore della mia auto mi fa trasalire, funziona di nuovo? È come se il guasto fosse causato dall'arrivo di quel mostro. Mi affretto a salire in macchina e con la luce dei fari anabbaglianti accesi mi faccio strada nell'oscurità perenne.

I lampioni delle strade sono accesi, altri spenti o funzionano a intermittenza. Accelerando raggiungo casa, fermo l'auto e noto che la nostra abitazione è avvolta dall'oscurità, al piano superiore vedo la luce delle torce filtrare dalla finestra. Apro la porta con le chiavi ed entrando, Taranis mi accoglie con un abbaiare e scodinzolante, la stanza viene avvolta dalla luce artificiale. «Nathan? Oddio, amore sei tornato!» Samantha mi viene incontro e mi abbraccia. «Cosa sta succedendo? Fuori ci sono quei mostri, cosa dobbiamo fare?» Domanda con gli occhi colmi di lacrime trattenute, la stringo tra le mie braccia, le appoggio le mani sulle spalle, guardandola negli occhi. «Sam, amore, ascoltami: ho un'idea, ma devi avere i nervi saldi, prendiamo ciò che ci serve e andiamo alla stazione di polizia. La situazione non mi piace, dobbiamo andare, i miei colleghi sono bloccati lì, è un luogo sicuro, ci sono armi e potrete restare lì, Victor e Alex dove sono?» Domando d'istinto malcelando la mia ansia.

Murderer SuspectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora