Capitolo 75

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Nathan

Entro nella stanza e mi siedo di fronte ad Alexander. «Salve Alex, come sta la mamma?» Dico, guardandolo fisso negli occhi.
«Agente Chloe, lei lo lascia parlare in questa maniera?» Chloe si mette comoda accavallando le gambe e le braccia. «Io non ho sentito nulla. Le consiglio di rispondere alle domande che le farà il mio collega.»
L'uomo si irrigidisce sempre di più. Le gocce di sudore gli si formano copiose sulla fronte. Tiene le mani sul tavolo e continua a giocherellare con le dita.

Lo guardo con un'espressione compiaciuta. L'ho fatto innervosire abbastanza da fargli perdere la ragione. Apro il file che ho in mano e ne tiro fuori una foto. Gliela metto davanti. È una foto della vittima, Scarlett. Osservo la reazione dell'uomo. Appena l'ha vista le sue pupille si dilatano e una piccola ruga alla sinistra del labbro superiore mi danno la conferma che cercavo.

«Alex, amico mio, vedo che ti compiaci con la tua opera. Non stai celando molto bene il piacere che stai provando nel vedere la tua vittima. Dimmi, ti tocchi di notte ripensando a quella sera. O forse ti masturbi guardando la sua fotografia che, sono sicuro, tieni sotto il tuo cuscino!»

Alexander si alza di scatto e si lancia verso di me, al che mi butto indietro per evitarlo e nel farlo cade dalla sedia. «Bastardo, figlio di puttana. Quello che faccio di notte non sono affari tuoi!» A questo punto Chloe lo ha già messo in manette e lo ha fatto sedere.

«Voi due vi illudete se credete che mi abbiano incriminato. Non ne so niente della morte di quella ragazza. Voglio il mio avvocato ora.»

«Sì, come no, ti chiamo un avvocato, ma prima guarda questa di foto.» Gli ho messo di fronte la foto di Ashley Olsen. L' uomo non può resistere e sorride appena la vede. Guarda la foto con gli occhi pieni di lussuria. Si lecca le labbra.

Io e Chloe ci guardiamo. È chiaro ora, Alexander le ha uccise entrambe.
«Bene, vedo che ti ricordi di Ashley. Perché non ci risparmi il tempo e ci dici dove l'hai sepolta?»
«Sepolta? Ashley è a casa che mi aspetta. È venuta a vivere con me, ci amiamo.»

Sono rimasto sorpreso. La ragazza è viva e convive con quel degenerato. Tutto d'un tratto capisco il significato di quelle parole. Lo fisso. Gli sto leggendo l'anima.

«Chloe, io pensavo che Parrish fosse solo un pervertito, ma ora mi sembra chiaro che abbiamo a che fare con un vero psicopatico.» La bionda annuisce.

Si alza ed esce dalla stanza seguita da me. Appena usciti siamo raggiunti da Caleb. «Abbiamo il mandato, boss. La mia amica ha fatto in modo che il giudice lo firmi subito. Lo vado a prendere.»

«Oh! sono sorpresa, sono le dieci di giovedì sera, pensavo che il resto della popolazione fosse a casa.»
«Il giudice voleva finire dei documenti prima di andare in vacanza. L'ho beccata che stava mettendo tutto via per andarsene.»
«Bene ringraziala per noi, le dobbiamo un favore.»
Caleb si affretta a prendere l'ascensore. Chloe mi guarda e sono in piedi davanti a lei con fare pensieroso.

Chloe

Arriviamo davanti a casa di Alexander. Lasciamo le auto un po' fuori mano, giusto per non farci riconoscere, e ci avviciniamo sempre di più.
«Chloe con me, entriamo. Caleb Matt e Adam nascondetevi e controllate l'esterno. Contatto radio sempre attivo.» La voce di Nathan è autoritaria, degna di un ottimo coordinatore.
«D'accordo.»
«Ah, sono contento di lavorare ancora con voi.» Dice mentre ci avviamo, in un momento che sembra quasi inopportuno.

Murderer SuspectHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin