Capitolo 21 - 1 Parte

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Victor

Sono a casa, seduto sul letto con il cellulare tra le mani, vorrei chiamare Nathan ma non ne ho il coraggio e poi sicuramente non mi potrà rispondere, visto che qualcuno gli ha rubato la SIM.
Mi intrattengo a giocare ai videogiochi, ma la mia mente vaga verso Nathan. Chissà che cosa starà facendo adesso, se sapessi il suo indirizzo potrei consegnargli il libro una volta che l'avrò comprato.

Incuriosito nel sapere dove abita faccio una ricerca su internet e scopro il suo indirizzo è Madison Street. Non è lontano da dove abito, basta prendere il pullman. Segno l'indirizzo su Google Maps e deciso esco dalla mia camera. In soggiorno intravedo la sagoma del bastardo seduto sul divano con la TV accesa e birre vuote sul tavolino. «Dove stai andando?» La voce dell'uomo che mi trovo di fronte mi fa sussultare.

«Sto uscendo, cazzi tuoi?» Lo sfido senza paura, e lui mi fissa con uno sguardo carico di odio. «Va bene, esci pure frocio di merda!» Sghignazzando torna a sedersi mentre sospiro nel vedere che questa volta non è aggressivo.

Mia madre non c'è in casa, prendo il cappotto e indossandolo esco di casa ignorando le imprecazioni dell'uomo completamente ubriaco.

Con le mani affondate nelle tasche mi avvio verso la libreria Powell.
Raggiunta la mia meta entro nell'edificio e mi guardo intorno nella ricerca di qualche libro interessante per Nathan.
In questo istante, curiosando tra i libri, una copertina mi incuriosisce molto: una casa una boscaglia e un'auto con i fari accesi, il titolo è Il tempo della Clemenza di John Grisham. Leggo un po' la trama e mi incuriosisce.

Questo fa al caso mio, lo compro spero che a Nathan possa piacere.

«Mi scusi, signora, quanto costa questo?» Chiedo alla commessa, una signora di mezz'età con capelli grigi e occhi azzurri che mi guardano curiosi. «Oh, salve, costa $13.20 cent.»

«D'accordo lo prendo, tenga», le porgo il denaro e prendo la busta regalo che contiene il libro.

«Arrivederci», dico salutandola, uscendo dal negozio.
Prendo il primo pullman che ferma al Madison Street.
Con le cuffiette alle orecchie mi intrattengo a leggere il libro.

Il pullman arresta la sua corsa vicino al Madison Street, scendo e guardo l'indirizzo di Nathan il 12615. La vedo, è una bellissima casa: con balcone, finestre garage e un giardino curato. Chissà se è in casa.

Titubante allungo la mano e suono il campanello, ed attendo che qualcuno venga ad aprirla.

Nessuna risposta, forse non sarà in casa?

Sto per andarmene, ma la porta si apre e mi trovo di fronte proprio Nathan che mi guarda sorpreso. «Victor, che ci fai qui?» I suoi occhi azzurri mi guardano perplessi.

«Ecco io...»
«Entra, dai, stiamo pranzando vuoi unirti a noi?» Mentre mi accoglie nella sua dimora. «Complimenti bellissima casa!» Dico entrando in soggiorno, guardando l'arredamento moderno, mi trovo a disagio nel trovarmi gli sguardi sorpresi dei presenti, fra cui riconosco: Matthew e Caleb, i fratelli di Nathan. «Allora, volevo presentarvi Victor, dai, ragazzo, non essere timido!» Incita Nathan con un sorriso.

«Piacere di conoscervi, sono Victor e sono qui perché volevo dare un regalo a Nathan per la sua guarigione!» Spiego mentre tendo il dono al castano che incredulo mi guarda negli occhi. «Un regalo per me? Non so che dire... grazie!» Afferma aprendo la busta e appena vede il libro e osserva la copertina e legge la sintesi il suo sguardo si illumina. «Oh, accidenti! È un libro Thriller! Il tempo della Clemenza, mi incuriosisce! Ehi! Come hai fatto a capire che adoro i libri thriller?» Mi guarda stupito e, in questo istante, vorrei restare con loro, ma non voglio disturbare.

Murderer SuspectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora