Capitolo 80

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Soundtrack consigliata durante la lettura: In Between Worlds- David Martijn ▶️

Nathan

Nel Bullpen Matthew mi ha riferito che le comunicazioni radiofoniche sono fuori uso, non possiamo nemmeno contattare l'esercito, di male in peggio!
Come usciremo da questa situazione? Forse il colpevole di tutto questo è Marcus, quel maledetto killer psicopatico, fanatico Satanista se ti trovo, giuro che ti ammazzo!

«Matt, Cal, la situazione non mi piace, ma dobbiamo collaborare, andremo in ricognizione forse potremo salvare qualche civile, dobbiamo scoprire dove si trova Marcus Reed, sospetto che ci sia proprio lui dietro a tutta questa storia!» Riferisco guardando i miei sottoposti. «Be', Nat, sappiamo tramite Alexander che Marcus è a Richmond, dovremo andare lì a cercarlo.»

«Credo che l'abbia detto per depistarci, per farci andare fuori pista, probabilmente Marcus e i suoi tirapiedi sono da qualche parte ancora in città e che abbiano eseguito un rituale occulto provocando questo finimondo!» Spiego digrignando i denti frustrato, battendo i palmi sulla scrivania. «Dobbiamo fare qualcosa, chi viene con me?» Domando guardando interrogativo i presenti.
Matthew, Caleb e Chloe mi guardano. «Conta pure su di noi!» Mi fanno l'occhiolino.

Felice di ricevere il loro sostegno usciamo dall'edificio e a bordo delle nostre auto pattugliamo le strade deserte fin quando notiamo sul ciglio della strada delle sagome umanoidi accalcate e sull'asfalto una sagoma di un ragazzo che cerca di proteggersi. Scendiamo dalle vetture e mi accorgo che quelle non sono persone, ma esseri demoniaci inizio a sparare e a uccidere finché non resta altro che cadaveri sull'asfalto che si dissolvono come cenere. Mi avvicino al ragazzo e lo riconosco è Jake Blackwood.

«Jake? Ehi, ragazzo, cosa ci fai qui? Stai bene?» Lo guardo e mi fissa incredulo, gli appoggio una mano sulla spalla per confortarlo improvvisamente mi getta le braccia al collo e scoppia a piangere. «È colpa mia e di quella tavola ouija, non dovevo lasciarla incustodita, qualcuno l'avrà trovata e usata!» Spiega tra i singhiozzi, piangendo come un ragazzino. Mi ha fatto tenerezza vederlo così fragile.

Il ragazzo adesso si è appisolato nella mia auto, i miei colleghi sono nelle loro vetture e proseguiamo il tragitto tranquilli per tornare alla centrale di polizia, svolto ancora un paio di volte, ritrovandomi alla fine al garage dell'edificio. E parcheggio a fianco dell'auto dei miei colleghi. «Jake, sveglia, siamo arrivati», sottovoce appoggio una mano sulla spalla al ragazzo che apre gli occhi ancora assonnato. «Ehm, cosa siamo arrivati e dove?» Domanda stranito.

«Alla centrale di polizia, il nostro rifugio!» Spiego scendendo dall'auto e insieme al ragazzo e ai miei colleghi entriamo nell'edificio e una volta in ascensore Jake mi guarda abbassa lo sguardo al pavimento e resta in silenzio. C'è un'atmosfera di tensione, nessuno parla, ognuno immerso nei propri pensieri. Chissà se Matthew e Caleb accetteranno di andare all'ospedale psichiatrico dov'è il nonno, spero che quei mostri non siano anche lì...

Il cicalino che avverte dell'arrivo al piano desiderato mi fa trasalire. Sospiro uscendo con gli altri dalla cabina, siamo nel corridoio.
Ad accoglierci ci sono Samantha, Victor, Alex e Chloe. «Bentornati ragazzi!» Esclamano entusiasti.

Victor appena vede Jake lo guarda incredulo. «J-Jake?» Biascica con gli occhi lucidi gli va incontro e i due si abbracciano. «Stai bene? Mi sei mancato!» Li sento conversare tra loro e sorrido.
Mi appoggio con la schiena alla parete, sono esausto.
«Ragazzi andiamo in sala mensa sarete tutti affamati!» Riferisce Chloe con un sorriso. In effetti avverto lo stomaco protestare dai morsi della fame causando un brontolio rumoroso. «Cos'è questo rumore?» Chiedono Matthew e Caleb accanto a me, guardandosi intorno confusi. «Ehm è il mio stomaco vuoto che protesta...» Ribatto sentendomi a disagio, arrossendo leggermente, grattandomi la nuca. «Accidenti, avrai una fame da lupi!» Ridacchiando li seguo insieme agli altri sedendoci a tavola nella sala mensa dove noto anche Rebecca seduta insieme a Chloe a un tavolo che discorrono tra di loro.

Murderer SuspectWhere stories live. Discover now