Capitolo 63

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Victor

Sono a Sellwood Riverfront Park.
Seduto sulla spiaggia accanto a Nathan e al mio cagnolino che non fa che giocherellare con noi. «Sai... Vic, questo posto per me è molto importante? Mio padre mi ci portava spesso quando ero piccolo, mi insegnò a pescare... ho pensato che forse potrei insegnarti qualche trucco della pesca, ti va?» E comincia a posizionare la canna sul fermo.

«Non ci ho mai provato... ma credo sarà divertente.»
«Ehi, che ti succede, sei diventato di colpo triste, tutto bene?» Domando d'istinto aggrottando le sopracciglia.
«Oh, scusa, ero sovrappensiero, mi ero perso in un ricordo della mia infanzia, niente di particolare... accidenti, guarda qualcosa ha abboccato!» Allungandosi ad afferrare la canna e incredulo resto a guardarlo. «Credo che sia qualcosa di bello grosso! Potresti aiutarmi?» Mi rimprovera scherzoso, mi limito ad annuire. Insieme avvolgiamo la lenza lentamente con attenzione e dall'acqua del lago fuoriesce una carpa di tre chili. «Ehi, accidenti, ma quanto è grossa!» Esclamo sorreggendo il pesce tra le mani osservandola con un'espressione meravigliata!

«Wow! Non posso crederci, Nathan, sono riuscito a catturare una carpa! Non male per essere la prima volta!» Biascico gioioso.

In questo istante lascio scivolare il pesce nel secchio colmo d'acqua del lago riempito poco prima. «Nathan, guarda qualcosa ha abboccato alla tua lenza...» E, in questo istante, afferra la canna tra le mani e inizia a avvolgere lentamente la lenza la pesca si rivela fruttuosa abbiamo riempito il secchio con due carpe, trote e lucci. «Faremo una bella cena di pesce alla brace, ti va di unirti con noi stasera per cena e festeggiare al parco di divertimenti?» Chiede guardandomi intanto mi sono seduto accanto a lui sulla battigia. «Grazie, ecco io... volevo dirti che...» Mi prendo una pausa mentre inizio a gesticolare ansioso. «Tutto bene? Dimmi, ti ascolto!» Mi guarda incredulo mentre sospiro profondamente come per darmi coraggio. «Sono felice quando sei accanto a me, sai, è strano, ma per la prima volta nella mia vita mi sento amato e come fossi a casa...» Intravedo i suoi occhi azzurri diventare lucidi, abbassa lo sguardo alle sue mani in grembo.

«Lo è anche per me, Victor, tu sei molto importante per me, sei come un figlio! E, ci ho pensato a lungo... Sei orfano di entrambi i genitori, sei maggiorenne e indipendente... ma non ti piacerebbe se ti adottassimo?» Domanda improvvisamente e, in questo istante, incrocia il mio sguardo sbalordito. «Cosa, sto forse sognando? Mi volete davvero adottare? Non so cosa dire!» Sbatte le palpebre un paio di volte. Abbassa tristemente lo sguardo, spostandolo infine alla distesa azzurra davanti a noi.
Sospira profondamente. Si alza in piedi, amareggiato mi volta le spalle. «Ho capito... forse ho frainteso tutto», borbotta, serrando i pugni lungo i fianchi.

Istintivamente lo abbraccio. «No, cosa dici? Diventare tuo figlio adottivo è un sogno che si realizza perché ho compreso che per me sei un padre quel padre che non ho mai avuto!» Riuscire a dire queste frasi mi commuovono a tal punto da lasciare che le lacrime fluiscono rigando le guance.
«Credevo che non volessi fare parte della mia famiglia perché sono "problematico" invece... mi vuoi bene nonostante tutto.»
«Nonostante tutto, cosa? Nathan, tu non capisci che ti voglio tanto bene? Tu non sei problematico, sei traumatizzato! Ma sai cos'è che voglio?» Biascico con la voce tremante.

«Non lo so, cosa vuoi?» Chiede mentre si volta lentamente a guardarmi.
«Stare con te e la tua famiglia! Questo è ciò che desidero più di ogni altra cosa, l'ho compreso quando mi avete ospitato a casa vostra e ho immaginato un finale felice in cui tu e Samantha foste i miei genitori, fingendo e immaginando di fare parte della tua famiglia!» Farfuglio con il capo chino verso le mie scarpe.
Allunga una mano e mi accarezza i capelli. «Allora è deciso, vuoi che ti adottiamo? Nessun ripensam...» Non riesce a finire la frase che gli getto le braccia al collo. «No, nessun ripensamento! Desidero che tu e Samantha siate i miei genitori e Alex il mio fratellino minore!» Biascico con l'emozione nella voce.

Murderer SuspectWhere stories live. Discover now