Capitolo 76

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Dedicato a hailey_dskwd FrancyTales AmelieRossetti
Samantha

Mi sveglio nel cuore della notte allungando una mano verso il lato di mio marito, ma tocco solo il materasso, Nathan non c'è, avverto ancora il suo profumo.

Allungando la mano accendo la lampada sul comodino e, in questo istante, vedo la sagoma di mio marito di spalle in piedi, rivolto verso un angolo indefinito della stanza. A piedi nudi lo raggiungo.

«Hm... Amore non riesci a dormire?» La mia voce è assonnata mentre lo noto trasalire, quando lo abbraccio. «Sam, credo che devo parlarti di una cosa...» Risponde voltandosi verso di me incrocio il suo sguardo triste, spento.

Gli prendo una mano e gliela stringo. «Ehi, amore, che fai qui in piedi torna a letto, fa freddo, parliamone al caldo», e una volta stesi a letto sotto le coperte, mi giro a guardarlo e intravedo il suo sguardo assente. «Soliti incubi?» Gli chiedo allungando una mano a toccargli la guancia.

«Sam... non c'entrano gli incubi stavolta, ma il mio dono... tu sai che vedo i fantasmi, e... ne ho appena visto uno! Era qui per chiedermi aiuto! È morto, Dio, perché? Era solo un bambino! Non è giusto! Cazzo!» Farfuglia in stato confusionale scoppiando a piangere passandosi le mani nei capelli ansioso, lo vedo scosso e senza esitare lo conforto abbracciandolo. Rabbrividisco al pensiero di ciò che ha appena visto.

Tra le mie braccia lo sento tremare. «Quel bambino poteva avere l'età di nostro figlio, che cosa gli sarà successo? Ha detto che aveva paura e che faceva tanto freddo laggiù...» Biascica tra i singhiozzi.

Sono sconvolta quanto lui da questa rivelazione, ciò che mi fa male è vederlo così fragile. «Amore, per favore adesso calmati, stai tremando», gli passo la mano sulla schiena per confortarlo.

«Scusa, mi dispiace averti rattristata... torniamo a dormire, domani sarà un'altra giornata impegnativa.» Biascica girandosi verso di me e lasciandomi un bacio sulle labbra, subito dopo, lo vedo crollare dal sonno e russare leggermente.
Lo copro meglio con la coperta sopra il busto. Lo guardo dormire, la sua figura mascolina e quell' espressione rilassata che viene interrotta da un gemito, comincia ad agitarsi in preda agli incubi. Fuori dalla finestra si sentono il fischio del vento e la pioggia battente in sottofondo. «Mamma, papà posso venire a dormire nel lettone?» Nostro figlio Alex entra in camera con l'orsetto Po in mano e con il pigiamino blu e koala. «Vieni, tesoro, il papà sta dormendo, non fare troppo rumore...» Sottovoce invito il bambino a intrufolarsi sotto le coperte. Alex non se lo fa ripetere e in punta di piedi si arrampica e si stende accanto al padre in mezzo a noi. «Buonanotte papà», sussurra il piccolo dando un bacio sulla guancia all'uomo dormiente.

«Buonanotte Alex», sussurra Nathan nel dormiveglia, mugugna qualcosa di incomprensibile, mentre abbraccia suo figlio nel sonno. «Mamma quanto è carino papà quando dorme... mi piace che adesso sta riposando tranquillo!» Farfuglia mio figlio guardando suo padre che continua a dormire come un angelo.

«Il papà è molto stanco, facciamolo dormire, dai adesso chiudi gli occhi e dormi anche tu», sussurro spegnendo la lampada sul comodino e chiudendo gli occhi, ripenso a ciò che mi ha rivelato mio marito: il fantasma del bambino e a questi pensieri faccio fatica a prendere sonno.

La sveglia trilla riportandomi al di là del delizioso mondo dei sogni in cui ero e con un gesto approssimativo e insonnolita, allungo il braccio spegnendola. Un sospiro contrariato mi esce spontaneo e dopo un paio di attimi in cui mi stiracchio nel letto beandomi del fresco delle lenzuola, mi decido ad aprire gli occhi anche se preferirebbero rimanere chiusi.

Murderer SuspectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora