Capitolo 60-1 Parte

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Samantha

Mi sono svegliata e non ho trovato mio marito accanto.
Mi sento meglio, avevo bisogno di riposare un po'. Chissà cosa starà facendo Nathan. E, incuriosita, infilo le ciabatte ed esco dalla stanza, scendo al piano inferiore e in soggiorno avverto l'odore di cibo.

Il rumore delle padelle sfrigolare. Un profumo di dolce misto a qualcos'altro che non riesco a comprendere. «Papà, hai finito? Dai, facciamo la partita?»

«Finito, tesoro, eccomi!» Dalla soglia scorgo la figura di mio marito di spalle che si volta verso Alex, indossa dei pantaloni di tuta e la canotta bianca che mostra il suo fisico scolpito, è così maledettamente sexy! Appena entro silenziosamente in soggiorno sorrido nel vedere la tavola apparecchiata con i piatti di Angus e insalata, il pane nella cesta e i bicchieri di vino e la Coca per il piccolo Alex, tutto già pronto per la cena.

Sul divano mio marito che gioca con nostro figlio ai videogiochi e in questo istante mi viene l'istinto di prendere il telefono e scattare una foto ricordo sono così carini!

«Papà, sei un campione! Insieme siamo una squadra invincibile, non ci batte nessuno!» Esclama il piccolo mettendo in pausa il gioco saltando in braccio al papà riempiendolo di baci sulle guance. «Oh, sì, tesoro, siamo un duo invincibile! Ehi, Sam, piccola, stai bene? Ho preparato la cena e... c'è una sorpresa per te...» Afferma il mio amato con un sorriso appena si accorge della mia presenza, con delicatezza si scosta da mio figlio lo prende per mano e insieme ci sediamo a tavola.

«Una cena leggera, ottimo! Grazie, avevo bisogno di riposare un po'» Percependo un languorino.

Nathan è intento a tagliare la bistecca ad Alex, mi guarda negli occhi, e in questo istante il suo sguardo si incupisce.

«Tutto bene?» Chiedo mentre addento un pezzo di carne.
Mi guarda, annuisce semplicemente mentre i suoi occhi azzurri diventano lucidi come se stia trattenendo le lacrime.

Gira e rigira la forchetta nel piatto senza più toccare il cibo.

Mi sta mentendo, conosco mio marito e quello sguardo triste nasconde qualcosa.

«Papà, tutto bene? Perché non mangi, non hai fame?» Domanda Alex, guardando accigliato suo padre.

«Scusa piccolo, ma... mi è passato l'appetito, mangia la mia porzione, così cresci forte e sano...» Risponde alzandosi dalla sedia con un'espressione cupa in viso.

«Ma papà dove vai? Non vuoi mangiare la torta che hai fatto?» Sussurra Alex con un sorriso dolce.

«Oh, è vero la torta... mi dispiace, ma non mi va... eccola, la dovete assaggiare e mi fate sapere se vi piace», mentre si avvia alla cucina e lo vedo intento a tagliare la torta e torna da noi con due piatti con sopra il dolce di mele che tanto adoro.

«Ecco qua, buon appetito!» E lascia i piatti sul tavolo.
«Resta qui, papà, per favore, non trascorriamo più il tempo insieme come prima. Torni a casa sempre stanco... e quell'espressione triste, perché? Vorrei di nuovo il papà di un tempo!» Borbotta accigliandosi.
«Tesoro, mi dispiace tanto... ma il tuo papà di un tempo... difficilmente tornerà» e accendendo la TV si siede sul divano.

Sta soffrendo tanto e mi rattrista non sapendo come potermi comportare con lui, non ha mangiato niente.

In TV trasmettono il notiziario NBC: «Domani alle 4:30 pomeridiane si terrà al Portland Timber la partita di calcio di beneficenza per i bambini oncologici.»

«Mamma, domani papà parteciperà alla partita, che bello! Faremo il tifo per lui! Papà, sei contento?» In questo istante il piccolo si alza dalla sedia e si avvicina a suo padre, sedendosi accanto a lui, lo abbraccia. «Ehi, pulcino, ma certo che sono felice della partita... vuoi vedere i cartoni animati?» Mentre gli scompiglia i capelli e sfoglia i programmi su Netflix. «Vorrei vedere Shaun vita da pecora!» Esclama nostro figlio, mentre mangia la torta con il piatto tra le mani e guarda il cartone animato con suo padre e allunga la forchetta verso il viso del più grande. «Assaggia dai, papà è buonissima!» Borbotta Alex e in questo istante imbocca suo padre. È una scena così tenera. «È vero, è squisita!»

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