Capitolo 54

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Nathan
Canzone consigliata durante la lettura: Wish I Had an Angel- Nightwish ⏭️


Avverto un capogiro improvviso che mi fa barcollare, il cuore che batte all'impazzata, la vista sfocata. «Oh, no, di nuovo...» Farfuglio strizzando gli occhi mentre un'emicrania fastidiosa tormenta le mie povere tempie.

Una visione si palesa davanti ai miei occhi: è notte una figura maschile incappucciata che violenta e uccide Allison per poi inciderle sul corpo il marchio Satanico.

Riesco a intravedere la luna riflettere nelle acque del fiume Willamette! Cazzo, no, sta per succedere Allison è in pericolo. Le visioni ricorrenti sono un campanello d'allarme, dannazione devo raggiungerla prima che sia troppo tardi!

Megan e Victor mi guardano perplessi. «Scusatemi, ma devo andare!» E frettolosamente esco dalla stanza, correndo a perdifiato nel corridoio lascio l'ospedale.
Comincio a correre verso il taxi fermo nel traffico, sta per scattare il verde. «Ehi, aspetti!» Urlo bussando al finestrino del lato guida. La taxista, una donna dai capelli neri e occhi grigi, abbassa il finestrino. «Salve, c- cosa? Ma tu sei... Nathan, l'agente di polizia! Ci siamo già visti anni fa, ti ricordi? Sono Alessa, sali, dove devi andare così di fretta?» Domanda, guardandomi incredula.

Questa donna ha un viso familiare, dove l'avrò vista, Alessa, aspetta mi conosce... Oddio, sì, adesso ricordo, è la sorella di Olga, una vittima di Marcus Reed!
Mi apre lo sportello del passeggero e salgo a bordo.

«Dove vuoi che ti accompagni bel fusto?» Sghignazza divertita, ingranando la marcia.

«Willamette park... per favore, ehi, ma ci stai provando con me?» Domando imbarazzato.

«D'accordo, ti porterò alla tua destinazione... Potrebbe essere...» Mentre ridacchia e svolta a destra.

«Ah, sei ancora sfacciata vedo. E così sei una tassista?» Osservo la donna che tiene lo sguardo davanti a sé, i suoi occhi grigi in questo istante iniziano a lacrimare, perché sta piangendo?

«Nathan, volevo vederti... per ringraziarti, mi salvasti la vita in quel blitz dall'arresto di Marcus Reed, da quella sera sono libera e lo devo solo a te!» Rallenta accostando. Si asciuga gli occhi.

«Ehi, stai bene?» Chiedo perplesso nell'essere fermi nei pressi del Willamette park e vedere che la donna è scoppiata in lacrime. «Sono felice di averti rivisto, quando tempo è passato da quella sera del nostro incontro? Non ricordo. Volevo incontrarti per ringraziarti. Mi hai ridonato la gioia di vivere salvandomi da quell'inferno!» Afferma guardandomi negli occhi e in un istante il suo sguardo diventa triste. «Eccoci arrivati la corsa è finita...»

«Grazie del passaggio, è stato bello rivederti e sapere che hai un lavoro decente e che ti ho salvata da quella vita pericolosa, quanto ti devo?» Mentre prendo il portafoglio. «Niente... questo è per ringraziarti di tutto ciò che hai fatto per me!» In un istante mi getta le braccia al collo e mi ruba un bacio. La respingo imbarazzato e infastidito. «Smettila, ma che ti prende? Vedo che non hai perso il vizio di provarci con me?!» Frettolosamente, aprendo lo sportello scendo. «Nathan, scusami...» Mi fa l'occhiolino scherzosa.
Scuoto la testa perplesso dalle avance della donna ex squillo e, chiudendo lo sportello, mi avvio verso il parco.

È notte, la luna si rispecchia nelle profonde acque del fiume Willamette, mentre il mio battito cardiaco accelerato inizio a percepire l'ansia accrescere poiché le visioni ricorrenti della morte di Allison si ripetono irruenti in continuazione flash nitidi: la sua sagoma senza vita, nuda e che galleggia sulle acque del fiume mi tormentano. Nell'aria echeggia il lugubre verso di un uccello notturno.

Murderer SuspectWhere stories live. Discover now