14.Ginger

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Il locale è vuoto. Ci hanno messo un po' a sistemare tutto, ma è finalmente ora di andare a casa. Ginger stà riordinando le ultime bottiglie dietro al bar mentre Dillon è andato a recuperare la giacca in ufficio. Sorride, è stata una bella serata. Si è divertita.

Guarda il locale vuoto, chi l'avrebbe detto che un giorno sarebbe stata socia di qualcuno in un attività che effettivamente funziona. Forse è vero quello che dicono, che anche da una cosa davvero, davvero negativa, può nascere alla fine qualcosa di buono.

Si guarda intorno, fino a poche ore fà il locale era gremito e lei era sul bancone che si esibiva davanti a tutti quegli sconosciuti, scuote la testa.. i suoi insegnanti di musica non ci crederebbero mai, le tremavano le mani quando faceva il conservatorio e suonava dietro al pianoforte, adesso sculetta senza vergogna in pantaloni di pelle ed extension da gitana.

La vita riserva davvero tante sorprese.

'Perchè sorridi?'

Dillon con la giacca in mano le và incontro. Lei infila il suo giacchino di jeans e si avviano assieme verso la porta con le chiavi in mano.

'Pensavo a come è andata la serata. Incredibile quanta gente attiri questo posto , non trovi? Non mi capacito di come sia possibile che le cose stiano andando così bene, mi sembra come se da un giorno all'altro mi possa svegliare e scoprire che mi sono immaginata tutto.'

Dillon annuisce mentre lei chiude a chiave la porta e alza le braccia per prendere la saracinesca. Le fà segno di spostarsi , poi con forza la tira giù. Si piega per chiudere i lucchetti laterali : è un vecchio edificio, ma la posizione è perfetta e gli spazi sono adatti per le loro esigenze.

Quando si volta verso di lei ha l'aria pensierosa.

'Perchè sei così serio?'

Lui fa un sorriso tirato.

'Vuoi la verità?'

Lei annuisce .

'Certo.'

'Sono preoccupato. Penso sia solo questione di tempo prima che qualcuno ti noti e ti convinca a diventare una star... ti porterà via e tutto questo finirà.'

Ginger ride, divertita.

'Ti sbagli, non mi noterà nessuno Dillon. Non funziona così... ti svelerò un segreto: quando ero ragazzina avrei dato un braccio per diventare famosa. Cantare su un palco, avere un pubblico. Ero brava sai? Molto più brava di adesso. In oltre ero anche giovane e molto, molto determinata : mandavo demo per tutto il paese, suonavo in un gruppo... insomma, le solite cose. Eppure non è andata.' Scuote la testa ' Avevo tutte le carte in regola sai? E al tempo sarei stata disposta a sacrificare tutto per arrivare, ora non più.'

Lui la guarda mentre si avviano verso la macchina.

'E poi?'

'Poi niente.. ho suonato in qualche locale - si corregge – in molti locali. Ho girato da una città all'altra senza tregua, rincorrendo non so neanche io cosa... ho incontrato tanta gente sbagliata e ho finito per non sapere più neanche io cosa stavo davvero cercando.'

Continuano a camminare in silenzio, fino a quando arrivano alla macchina.

'E poi?'

Ginger si appoggia alla macchina e sospira.

'Poi ho capito che non sarei arrivata da nessuna parte. Mi sono lasciata tutto alle spalle e sono andata via, ho attraversato il paese e ho cominciato una nuova vita. Mi sono detta che con la musica avevo chiuso e per un po' ci ho creduto davvero. Non ho suonato per più di un anno, ho fatto dei lavori saltuari e ho girato da una città all'altra senza meta ... fino a quando non ho ripreso in mano una chitarra , per caso a una festa in spiaggia. Quella sera ho scoperto che era quella l'unica cosa che avevo davvero amato nella mia vita :la musica. E quando ami davvero qualcosa non la lascerai mai, qualunque cosa succeda.'

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now