75. Ginger

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Lunedì mattina è in cantiere alle 9,00 spaccate. Saluta i ragazzi e fà un primo sopralluogo da sola, ormai è a sua agio lì,  in buoni rapporti con tutti e riesce a controllare l'avanzamento dei lavori anche da sola. 

E' contenta nel constatare che tutto sta procedendo come da accordi presi e che non ci sia nulla di particolare da segnalare. Saluta Roger che inaspettatamente è arrivato con Nahtan .

'Ciao Roger, non mi aspettavo d'incontrarti oggi. Come mai qui?'

Fà un cenno con la mano per salutare anche Nathan, che le strizza l'occhio di rimando.

'Sono venuto a prendere le misure precise dei lucernai, sembra che dal comune abbiano dato l'ok per ampliarli, voglio farmi firmare i documenti necessari dal tuo capo prima della sua trasferta.'

Ginger aggrotta le sopracciglia.

'Quale trasferta?'

'L'ho chiamato stamattina preso per informarlo, mi ha detto che parte domani per una trasferta di lavoro che durerà una settimana, tornerà entro fine mese ma non voglio correre rischi. Passo nel pomeriggio in comune a ritirare la documentazione necessaria e poi gliela porto questa sera, così fà le firme necessarie e  mandiamo avanti tutta la burocrazia in sua assenza.'

'Capisco. Tu quindi resti qui un po'?'

Lui la guarda sospettoso.

'Almeno un paio d'ore, perchè?

Le indica la sua agendina rossa, sorridendo.

'Sto preparando un resoconto per Cain del sopralluogo di oggi, dovevamo vederci nel pomeriggio ma c'è stato un imprevisto e non riesco proprio ad andare, posso dartela così gliela allunghi tu questa sera?'

Roger annuisce, poco convinto.

'Sì, ma non voglio discutere con lui, ok? Sai com'è il tuo capo, pignolo ed estremamente polemico. Mi assicuri che lì dentro non ci sono appunti  che mi metteranno in difficoltà?'

Ginger sorride contenta.

'Siete precisi con i tempi, l'avanzamento lavori è in regola con le aspettative, sto solo segnando alcuni dettagli che ancora non sono definiti come la posizione delle prese elettriche o degli interruttori per l'impianto elettrico e il tipo di infissi da confermare... finisco il sopralluogo e vengo a portarti tutto ok ? Se non ti fidi possiamo leggere la relazione che sto facendo insieme appena hai finito anche tu. Che dici?'

Lui annuisce, più sereno.

'Ok, facciamo così.'

Se ne và e la lascia insieme a Nathan, non si vedono da un po'. Le ultime volte che è stata in cantiere lui non c'era, chissà dove era finito.

'Hey, ti si rivede finalmente.. si può sapere che fine avevi fatto? La piccola Lily? Come sta?'

'Bene , grazie.'

Lui le sorride ma sembra impacciato.

'Tutto bene? Qualcosa non và?'

Nathan la guarda serio.

'Ginger, senza offesa, ma io devo lavorare ok? E ci tengo molto al mio lavoro.'

Lei lo fissa senza capire.

'Immagino, perchè mi dici questo?'

'Non voglio altri problemi con Cain.'

Ginger è ancora più confusa.

'Che problemi hai avuto con lui?'

Nahtan la guarda serio.

'Te. L'ultima volta che è stato qui e ci ha visti insieme poi mi ha fatto una ramanzina di mezz'ora e non solo a me, a tutti i ragazzi. Gli ho spiegato che non abbiamo fatto niente e che Caleb non aveva più messo piede in cantiere, ma è stato molto chiaro sui rischi che correvamo se ti davamo fastidio.'

'Ma tu non mi dai fastidio! Nessuno dei ragazzi me ne dà...'

'Lo so, gliel'ho detto. Pensavo fossi stata tu a lamentarti di qualcosa.'

'IO? Io non ho detto niente. Davvero Nathan , devi credermi...'

Lui annuisce piano.

'Sei sicura che tra voi due ci sia solo un rapporto di lavoro? Perchè capisco essere protettivi e tutto con i propri dipendenti, ma a me sembra un po' troppo da parte di un semplice datore di lavoro tutta questa preoccupazione nei tuoi confronti.'

Ginger lo guarda seria.

'Non c'è nient'altro, te l'assicuro.'

Uno dei ragazzi li raggiunge e si ferma davanti a Nathan.

'Roger ha bisogno, chiede se puoi andare da lui.'

Ginger gli fà segno che è tutto ok.

'Và pure, io finisco il mio giro e se ho qualche dubbio vi raggiungo per chiedervi dei chiarimenti.'

Continua a segnare sulla sua agendina rossa gli appunti  e pensa a come dire a Cain che oggi non riuscirà ad andare da lui. E' il primo incontro di lavoro che diserta, se inventa la scusa giusta potrebbe essere credibile no?

Non vuole vederlo.

Si vergogna troppo dopo quello che è successo tra loro e ha il terrore che lui possa baciarla ancora, e poi una cosa tira l'altra... assolutamente no. Non po' neanche immaginare di doverlo respingere ancora... certo, lui sà del suo problema... ma un conto è parlarne il modo teorico, un conto è trovarsi nuda davanti a lui e alla sua erezione colossale e dovere bloccare tutto. 

No, no, assolutamente no. E' una posizione in cui preferisce non trovarsi .

Oddio.. che vergogna.

E' certa che la odierebbe, sempre che non abbia già cancellato il suo nome dalla rubrica.

Ripensa a come è stato fantastico la sera prima, a come è riuscito a evitare che la situazione diventasse ancora più mortificante.. ha ancora la sua camicia sul letto. Si chiede come abbia fatto a rimettersi i pantaloni con quell'erezione... dio la sua erezione...no, non vuole pensarci. Come non vuole  ritrovarsi di nuovo a fare la figura della pazza scioccata davanti all'uomo più bello e gentile che abbia mai conosciuto.

La fortuna gli ha offerto l'occasione della vita. Un taglio netto.

Se oggi non si vedono, poi lui se ne andrà per una settimana. Avranno entrambi il tempo di fare decantare la cosa e decidere il da farsi. Se al suo ritorno si farà vivo, potranno decidere il da farsi, se sparirà nel nulla vorrà dire che ha fatto bene a non esporsi ulteriormente.

Finisce di fare il suo lavoro più sollevata, l'idea di non dover incontrare Cain e continuare a flagellarsi su quanto si sia fatta compatire venerdì sera è decisamente una liberazione.





Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now