80. Cain

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E' da quando è arrivato questa mattina che non riesce ad avere Ginger tutta per se.  Vederla  da sola, in mezzo al mare, lontana da tutti gli dà finalmente un'opportunità. 

Si libera di Terry ed Amber con una scusa e  si avvia verso la riva, cercando di passare inosservato, per quanto sia consapevole che il suo look non gli faciliti la vita. 

E' da venerdì che non la vede, Ginger lunedì ha deliberatamente evitato d'incontrarlo e ogni suo tentativo successivo di contattarla telefonicamente è andato a vuoto. 

Sà bene che non è  un caso. 

Raggiunge la riva e continua a camminare, fino a quando  la raggiunge. E' sdraiata sul pelo dell'acqua con gli occhi chiusi e un sorriso zen sulle labbra. 

Vorrebbe annullare la breve distanza che li separa e toccare quelle labbra, quella pelle chiara. Vorrebbe stringersela addosso come ha fatto venerdì e baciarla, non importa se tutti possono vederli. 

E' in astinenza.

Non gli è mai mancato nessuno in vita sua, ma andare via questi pochi giorni, sapendo che lunedì lei lo ha evitato di proposito è stato più impegnativo del previsto.  Lo ha costretto a prendere una decisione di cui ogni minuto che passa è sempre più convinto.

Incrocia le braccia al petto per impedirsi di fare stupidaggini. 

'Disturbo?'

Il suo tono è più autoritario del previsto, ma non può farci nulla. Stà già facendo del suo meglio per non fare un altro passo, prenderla tra le braccia e ricominciare da dove hanno interrotto giorni prima.

Ginger apre gli occhi, si mette in piedi e lo guarda. Sbatte gli occhi stupita di vederlo lì, come se davvero lui potesse stare altrove.

'Cain! No... ma... - si mette una ciocca bagnata di capelli dietro un orecchio - ..cosa ci fai qui?'

Lancia un'occhiata alla riva, cerca una via di fuga?  La sua reazione lo infastidisce... insieme al fatto che è tutto il giorno che  lo evita . 

Si aspettava un'accoglienza diversa. 

Non è abituato ad essere ignorato. E' tornato prima a posta per vederla, è lì solo perchè sà che ci sarebbe stata anche lei e sembra che l'unica cosa che Ginger vorrebbe è che lui fosse altrove.  Si posiziona a braccia incrociate esattamente tra lei e la riva e domanda in tono sferzante alzando un sopracciglio.

'Perchè? Dove dovrei essere, sentiamo.'

Lei lo guarda, aggrottando la fronte senza capire perchè sembri infastidito.  

'No... è solo che... insomma..- si vede che non sà bene come continuare, indica la riva imbarazzata - ...c'è un sacco di gente che ti vuole oggi...gli autografi, i selfy.. - si schiarisce la voce, è ovvio come non sia affatto a suo agio lì con lui - ... pensavo fossi impegnato, tutto qui. Comunque  wow.. congratulazioni, non sapevo giocassi così bene a pallavolo. Tu, Amber e Terry siete stati davvero incredibili... accidenti una super squadra, .. intendo prima, insieme.... avete vinto il torneo  tra l'altro e c'era un tifo spaventoso.'

Cain vede che si morde il labbro inferiore per costringersi a tacere. Probabilmente si è accorta che sta blaterando a vanvera, come fà ogni volta che è in imbarazzo. Sorride soddisfatto, constatando che dopotutto lui non gli è poi così indifferente. 

Fà un passo avanti, avvicinandosi. Tanto vale venire subito al punto.

'Perchè mi stai evitando?'

Lo sguardo di Ginger è sgomento, come quello di una preda che si accorge di essere spacciata.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now