189. Cain

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Quando apre gli occhi Ginger lo sta fissando. E' seduta a gambe incrociate sul letto  con indosso la sua camicia abbottonata a metà, i capelli sono una criniera selvaggia rosso fuoco e la luce del giorno che entra dalla vetrata vicino al letto mette in risalto le sue lentiggini e dà ai suoi occhi di giada una sfumatura più intensa.

La prende per una caviglia e se la trascina vicino.

'L'accordo era che saremmo stati a letto tutto il giorno, ricordi?'

Lei ride, divertita.

'Ma siamo a letto...'

Lui appoggia il gomito al cuscino mentre con l'altro braccio la prende per la vita e se la stringe addosso. Petto contro petto.

'..non  abbastanza vicini.'

La bacia e sente il suo sapore assieme a quello di menta, deve essersi lavata identi.  Probabilmente si è anche fatta una doccia a giudicare dal suo profumo, si stacca da lei prima di eccitarsi di nuovo. Vuole parlare.

'E' da tanto che sei sveglia?'

La osserva, i loro volti a pochi centimetri di distanza. Lei fà segno di no.

'Ho fatto la doccia e sono rimasta a guardarti, non volevo che ti svegliassi.. è da quando ci siamo conosciuti a casa tua che non mi capitava di vederti dormire. - Con una mano gli accarezza la barba - Stai bene?'

Sà a cosa si riferisce: lui quando stà bene non dorme mai. 

'Emily dice di sì e anche io mi sento bene. Ricordo praticamente tutto... almeno credo, ma comunque... tutto quello che conta. ' Esita prima di proseguire. ' Ascolta :  non sò davvero come scusarmi con te per quello che è successo quel giorno con Jeff. '

'Non devi...'

Lei cerca di fermarlo ma lui continua.

'Ti prego. Lasciami finire.' L'avvicina ancora un po'. ' Il modo in cui mi sono comportato, le supposizioni assurde e le conclusioni insensate a cui sono arrivato ... quello di cui ti abbiamo accusata, quello di cui io ti ho accusato.... - chiude gli occhi per un attimo - .... quando la memoria è cominciata a tornare mi sono sentito un perfetto imbecille. Sono stato uno stronzo.' Cerca di trovare le parole per spiegarle. 'Ero confuso, spaesato non capivo cosa mi stesse succedendo e di chi potermi fidare e chi no.. e poi ...quando la memoria ha cominciato a tornare ... ero certo di aver rovinato tutto e volevo solo trovarti, spiegarti, scusarmi  ... ma tu eri sparita nel nulla. ' La guarda serio.'  Non ho mai conosciuto nessuna come te. La verità è che prima d'incontrarti non avevo idea di cosa significasse amare qualcuno, nè essere amato ..tu hai stravolto il mio mondo... sei sincera, autentica,  incredibilmente dotata... sei l'unica donna che vorrei con me e no, non voglio aspettare ancora. Ci ho messo 35 anni per trovarti e  sò che probabilmente non ti merito, ma posso migliorare... voglio migliorare.  Se tu sei così pazza da stare con me, voglio che facciamo le cose sul serio. Voglio tutto: matrimonio, figli, litigi, routine, vecchiaia, sesso,  tutto quello che il destino ha in serbo per noi .' La fissa serio. ' Torna vivere con me, ti prometto davanti a dio e agli uomini che non ci lasceremo più. Qualunque cosa accada.'

Lilith gli prende il viso con entrambe le mani. Sorride.

'Cain, è troppo.  Non c'è bisogno di tutto questo ... lo sai, vero?' I suoi stupendi occhi verdi lo guardano preoccupati. 'Io non vado da nessuna parte senza di te. Dal primo momento che ti ho visto... al locale,  ho capito subito che sarebbe stato difficile riuscire a resisterti.... e dopo... più ti conoscevo, più era evidente quanto fossi speciale. Sei stato gentile, sensibile, comprensivo, paziente ...dopo Aaron non pensavo che sarei più riuscita a frami toccare da nessuno mai più.. ma tu sei riuscito a guarirmi . Non sò davvero come tu abbia fatto.  - Sospira -   Quello che è successo a casa tua con Jeff mia ha ferita... ma sò che la persona che avevo davanti non eri tu..  quello che ti è accaduto,fuori dal locale...è stato solo colpa mia. Dorian è stata colpa mia, l'aggressione, tutto ...se penso a quello che sarebbe potuto succedere quella sera ... non me lo perdonerò mai... io..'

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora