68. Cain

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Si costringe ad interrompere il bacio prima che il profumo inebriante della sua Lillith gli faccia commettere qualche stupidaggine. Ha la mente annebbiata e l'unica cosa a cui riesce a pensare è come sarebbe far scivolare le mani sotto la stoffa impalpabile di quell'abito e toccare il corpo che riesce ad intravedere attraverso le eleganti trasparenze.

Vorrebbe dimenticarsi della festa, rientrare con lei dentro a quel portone e sdraiarsi su qualunque superficie disponibile per esplorare ogni centimetro della sua pelle profumata. Leccarla, morderla, respirarla senza limiti di tempo, solo loro due e nessun ostacolo tra i loro corpi nudi e sudati. 

Non riesce a pensare ad altro.

Dopo tutto ha l'immagine di lei incisa nella carne: Lillith il demone della tempesta. 

Non ha mai saputo perchè quel giorno abbia scelto proprio quel simbolo nel laboratorio di tatuaggi fra mille altri,  ma oggi, ora, ha la risposta.  Gli sembra così chiaro : c'è sempre stata lei e solo lei nel suo destino,  doveva  trovarla per capirlo.

Ora l'ha trovata. 

E ha capito.

Fa un passo indietro senza lasciarle la mano.

'Basta come risposta?' 

Ginger annuisce confusa mentre lui si  schiarisce la voce arrochita dal desiderio.

'Andiamo?'

Lei lo guarda come se non sapesse dove stiano andando davvero, ed in fondo è così per entrambi. Possono continuare a fare finta che tra loro non ci sia niente di speciale, ma è come se una forza magnetica li attirasse l' una verso l'altro, e per quanto cerchino stoicamente di resisterle, l'esito è scontato. L'unico dubbio a questo punto, è dove tutto ciò li condurrà.

Gli stringe la mano.

'Andiamo.'

Cain sorride e camminano verso la macchina, parcheggiata poco distante.

'Sai vero che mio padre compie 67 anni?'

Le chiede canzonatorio.

Ginger replica senza capire.

'Sì, perchè?'

Lui si ferma davanti alla portiera del passeggero e la apre per lei, è una delle poche cose che gli hanno insegnato i suoi genitori che ha imparato. Fa scorrere lo sguardo sulle sue trasparenze.

'Vuoi che stasera gli venga un infarto?'

Lei alza la borsetta e gliela sbatte sulla spalla ridendo e fingendosi arrabbiata.

'Smettila! E' tua sorella che ha comprato questo vestito!!'

Lui ride divertito.

'Lo sò, e non la ringrazierò mai abbastanza.'

'Sei incorreggibile!'

Ribatte lei infilandosi in macchina.

Cain aspetta che si metta seduta e ne approfitta per lanciare uno sguardo ai piedi nudi, imprigionati in un paio di sandali intricati di lacci.

Mentre chiude la portiera si chiede quanto ci voglia per toglierli, ma facendo il giro della macchina per raggiungere il posto di guida l'idea di lei nuda, nel suo letto, con quei sandali ai pedi gli ha già marchiata a fuoco il cervello.

Fa un profondo respiro prima di afferrare la maglia, entrare in macchina e sedersi.

Deve darsi una calmata. 

Ginger lo guarda comprensiva e gli domanda 

'Nervoso?'

Lui afferra il volante e si volta verso di lei che gli mette una mano sulla spalla . Il movimento imprevisto sposta lievemente la profonda scollatura del vestito che  fà intravedere uno scorcio inatteso del suo seno,  il capezzolo rosa fà capolino come ad invitarlo per un rapido assaggio.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now