Fuoco e fiamme

116. Dillon

Dillon è in macchina che aspetta Ginger sotto casa. Ha la radio  che gli fà compagnia e l'aria condizionata accesa .

Luglio sta finendo e tra poco  gli  studenti  se ne andranno in vacanza, la stagione è ormai agli sgoccioli. Sta pensando se varrebbe la pena chiudere qualche settimana ad agosto. L'anno è andato incredibilmente bene e comunque tenere aperto non  porterà chissà che guadagni,  potrebbe essere l'occasione giusta per staccare un po' e riposarsi. Prendere una pausa di riflessione da tutto, passare un po' di tempo al mare con suo nipote e rientrare più carico e motivato a settembre.

In più, tutta questa situazione lo preoccupa .

Ha sempre voluto gestire un locale e l'idea che il Red Ginger possano diventare un punto di riferimento per La Jolla è elettrizzante, ma non sà se potrebbe riuscirci senza Ginger e ha sempre più l'impressione che tutta questa notorietà che le sta crescendo lentamente intorno finirà per portargliela via. 

E' come la marea, non si può fermare.

Prima Miller coi suoi bigliettini da visita e l'insistenza di chi pensa di aver trovato un talento inaspettato, poi Cain che ammette il suo interesse per una donna dopo anni di totale indifferenza e ora questo coglione, Dorian, che solo perchè è il capitano della squadra di football locale, candidato al professionismo, pensa che tutte le donne gli cadranno ai piedi.

Sembra la tempesta perfetta.

Si chiede solo quanto resisterà Ginger a tutte queste sollecitazioni. E' bella , giovane, talentuosa non capisce perchè non giri la ruota e tenti la sorte, dopo tutto le chances sono dalla sua parte, tutti al locale oramai se lo chiedono... non dice che potrebbe sfondare e diventare una cantante famosa, sà bene quanto sia impervia la strada per il successo, ma almeno provarci, quello sì. Ama la musica, sà comporre canzoni è evidente che quello sia il suo mondo... invece sembra determinata a non muoversi da la Jolla, per qualche insondabile ragione.

Per carità, per lui è solo una fortuna ma sente che c'è un motivo dietro a quella ritrosia  e il non riuscire ad afferrarlo lo rende inquieto. Fissa il portone del suo palazzo fino a quando la vede uscire, trafelata.

Indossa un paio di shorts di jean, una canottiera, le sneakers e la borsa a tracolla. Quando si fà le trecce sembra una ragazzina, ma per qualche assurda ragione la trova ancora più sexy. Si chiede scoraggiato quando gli passerà questa ossessione per lei.

Accende la macchina e s'impone di pensare ad altro.

'Hey Dillon! Eccomi. Grazie davvero per il passaggio.'

Red entra in macchina, portando per un attimo con lei il clima afoso dell'esterno.

'Figurati, sei di strada. Hai sentito Nina?'

'Sì, passa la locale.. ha detto che avrebbe fatto un paio di telefonate per capire meglio la situazione. Se devo dirti la verità mi è sembrata euforica e non sò davvero se  possiamo fidarci perchè ci aiuti contenere sta cosa. '

Dillon scuote la testa.

'Le abbiamo chiesto di farci da pr... è quello che ha fatto. Penso che i primi a doversi chiarire le idee siamo noi, per questo sono passato a prenderti. - Le lancia un occhiata mentre guida - Stò cercando di essere obbiettivo, tu sai bene come la penso , ma questa storia dei social .. insomma, ci ha effettivamente aiutato a riempire il locale ed acquistare notorietà. '

Red lo guarda stupita.

'Quindi tu sei favorevole?'

Lui scuote la testa.

'Non dico che sono favorevole. Dico semplicemente come stanno le cose: se mi chiedi se ci ha portato nuovi clienti, la risposta è sì. Ne ha portati, ma sei tu che ne stai pagando le conseguenze. '