106.Cain

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Quando finalmente viene sotto la doccia, è  insoddisfatto. Nulla è più frustrante che desiderare qualcosa che non puoi avere.

Resta con le spalle appoggiate al muro, mentre l'acqua tiepida scorre sul suo corpo scolpito da anni di allenamento sperando possa portare via la frustrazione oltre a quello che resta del suo recente amplesso. 

Non pensava che sarebbe andata così anche sta notte, deve ammetterlo. 

Da quando conosce Lilith si ritrova un po' troppo spesso  a darsi sollievo da solo, sotto la doccia, immaginandola lì con sè.  Sà bene che potrebbe supplire altrimenti, ma non vuole.

Infrangerebbe il loro patto facendo sesso con un'altra donna, insieme alla speranza di riuscire ad averla. Ginger non glielo perdonerebbe mai e lui non ha ancora rinunciato all'idea di loro due insieme.

Ne ha parlato ancora con Emily, evidentemente si è rassegnata alle sue chiamate mattutine e  sembra adesso disponibile ad aiutarlo davvero. E' stata categorica nello spiegargli come la fiducia sia alla base di tutto, c'è un unica strada da percorrere ed è quella di conquistare la sua mente : in un qualche modo deve convincere Lilith che può fidarsi di lui.

Sinceramente però non sà più cosa inventarsi. 

A volte pensa a Dillon e si chiede se non stia combattendo una battaglia persa in partenza. Il suo amico è l'uomo più affidabile, sincero, paziente e leale che abbia mai conosciuto eppure con Ginger non è bastato. Sà bene di non essere migliore di lui e il solo pensiero che possa aver rovinato la loro amicizia per niente lo fà sentire davvero, davvero molto stupido. 

Ci sono momenti con Lilith in cui gli sembra di essere a un millimetro dal poterla afferrare e un attimo dopo la sente lontana mille miglia, irraggiungibile, con la testa piena di dubbi assurdi, proprio come è successo poco prima, in macchina. E' terribilmente frustrante. 

Scuote la testa perplesso, è decisamente stanco. 

Forse ha solo bisogno di dormire un po'.

Chiude l'acqua ed esce dalla doccia. 

Si asciuga rapido ed infila un paio di boxer, per un attimo pensa se sia il caso d'infilarsi anche una maglietta , ma è luglio. C'è caldo. Se per Ginger è un problema anche vederlo a torso nudo, bhè... forse è davvero l'ennesima conferma che le cose non stanno andando come dovrebbero.

Si lava i denti e  va in camera.  Accende l'abatjoure , si leva l'orologio e lo appoggia sul comodino dopo avergli dato un'occhiata: sono quasi le tre. E' la prima volta che si porta a casa una donna e si ritrova a letto certo che non faranno altro che dormire, fà un sorriso amaro. 

Se lo raccontasse a Jeff sà che non gli crederebbe.

Sente il rumore del phone provenire dal bagno e quando si interrompe, si ritrova a fissare la porta, impaziente. Ginger compare indossando una delle sue maglietta che le arriva a metà coscia, i capelli sono una nuvola rossa sciolti sulla schiena e sorride, ma è un sorriso che non le ha mai visto, è come  se sapesse un segreto che non ha nessuna intenzione di rivelargli .

Probabilmente non se ne è accorta ma i  suoi capezzoli eretti premono contro il tessuto sottile di cotone  ed è impossibile non  rimanere ipnotizzati dal modo in cui si muovono ad ogni  passo. 

Sà che non dovrebbe fissarli, ma non può distogliere lo sguardo.

'E' da tanto che aspetti?'

Gli chiede mentre si avvicina. Sembra di nuovo serena, forse la doccia l'ha rilassata o forse, semplicemente,  il pensiero che stanotte non faranno sesso la tranquillizza.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now